lunedì, novembre 10, 2025

CURIOSITÀ DELLA VITA FAMILIARE IN GIAPPONE: SE IN CASA CI SI SENTE SOLI (SUCCEDE, IN PARTICOLARE, TRA LE GIOVANI COPPIE), SI PUÒ NOLEGGIARE UNA NONNA…


Oristano 10 novembre 2025

Cari amici,

Lo stile di vita orientale è davvero molto diverso dal nostro! Usi, costumi e tradizioni millenarie, permangono anche in tempi, come i nostri, ben lontani dalla logica del passato. Ebbene, oggi voglio parlare con Voi di un’antica tradizione giapponese che a noi, in realtà, può far sorridere: quella di cercare di sopperire alla solitudine casalinga, (presente in particolare nelle giovani famiglie di recente costituzione), “Noleggiando e portando a casa una nonna"! Sì proprio una nonna anziana non della propria famiglia.

In Giappone è operativo un servizio chiamato “OK OBAACHAN” (che significa “Ok Nonna”), che potremmo definire unico nel suo genere. Questa ritrovata iniziativa, nata a Tokyo nel 2012, risulta alquanto gradita nell'arida vita di oggi, in quanto più di 100 donne tra i 60 e i 94 anni nel Paese del Sol Levante offrono la loro esperienza e la loro saggezza per aiutare chi ne ha bisogno; cosa offrono? Dall’aiuto nelle faccende domestiche alla cura dei bambini, fino alla più semplice compagnia. Molte richieste arrivano da persone sole o da famiglie che hanno bisogno di una mano nella vita quotidiana. C’è chi chiede la presenza di una “nonna” per affrontare momenti delicati, come fare coming out con il padre, o chi sogna semplicemente un bento cucinato con amore.  

A noi questa bizzarra trovata nipponica può far sorridere, ma sarebbe meglio analizzarla con attenzione. Nella vita di oggi, sono tante le giovani coppie che soffrono di solitudine, e questo servizio "OK Obaachan", che permette di “affittare” una nonna di norma per compagnia, ma capace di dare non solo calore umano ma anche supporto materiale, contribuendo a creare legami autentici tra generazioni. Anche da noi, amici, ci sono spesso dei momenti in cui ci si sente soli, e capita che ci fermiamo a pensare a com'erano belle quelle giornate dell'infanzia trascorse con la nonna!

Quanti ricordi, quanti insegnamenti e quanti bei manicaretti ci preparava quando eravamo bambini in crescita, tirandoci così su il morale. Ecco, quando questi ricordi ci assalgono, abbiamo bisogno di qualcuno che ci ascolti, che magari ci insegni a cucinare un piatto o che semplicemente si sieda con noi a bere una tazza di tè. Ed ecco che i giapponesi hanno trovato l’antidoto a questa solitudine, circondandosi di una figura che ricordasse quei tempi, e ristorando la mente intristita dai nostalgici ricordi del passato.

Amici, il Giappone, come ho detto prima si porta appresso una cultura e una tradizione millenaria. Anche se a noi questo servizio “Ok Nonna” può sembrare una cosa così bizzarra e irreale, quasi proveniente da una serie tv distopica e futuristica, dovremmo vederlo con occhi diversi. Eppure questa soluzione viene da noi considerata una "trovata made in Japan", vista con sufficienza, come del resto le altre, tipo “La fidanzata o amica in affitto”. A ben vedere, noleggiare una dolce nonnina per combattere i nostri momenti di solitudine, non credo che sia proprio un’offerta da far rifiutare. 

La vita di oggi, in realtà, risulta sempre più arida in tante parti del mondo. In un Paese come il Giappone, poi, la solitudine è un problema sempre più frequente. L’idea “OK OBAACHAN”, che risale a più di dieci anni fa, fu lanciata dall'azienda Client Partners nel 2011, per cercare di rispondere a un doppio bisogno sociale: creare opportunità lavorative per donne over 60 e offrire un supporto emotivo a chi ne ha bisogno. Un'iniziativa dal valore molto simbolico, che permette di "richiamare" nonnine di età compresa tra i 60 e i 90 anni, capaci di offrire qualcosa che nessun social può dare: una relazione autentica.

Cari amici lettori, sinceramente io apprezzo questo servizio che considero alquanto positivo; dietro questa idea si nascondono temi profondi: l’invecchiamento attivo, la necessità di integrare i bassi redditi degli anziani, e, soprattutto, dare ristoro alla crescente solitudine presente nelle grandi città, non solo giapponesi. OK Obaachan, per me, risponde alle attuali necessità con calore umano, empatia e un pizzico di genialità tutta nipponica!

A domani.

Mario

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