lunedì, novembre 17, 2025

LA SCOPERTA RIVOLUZIONARIA, DI JULIAN BROWN: TRASFORMARE LA PLASTICA IN CARBURANTE PULITO UTILIZZANDO SOLO L’ENERGIA SOLARE.


Oristano 17 novembre 2025

Cari amici,

Ci sono scoperte che in un primo tempo sono state giudicate solo fantasiose, e che, invece, una volta realizzate, hanno rivoluzionato in modo straordinario il mondo. È avvenuto altre volte nella storia e, ora, potrebbe essere la volta di un’altra scoperta che, una volta perfezionata, potrebbe cambiare volto al serio problema dell’inquinamento creato dalla plastica. A cercare di trovare soluzione ad un problema così grave potrebbe essere proprio un giovanissimo inventore, tale JULIAN BROWN, che ha sviluppato un rivoluzionario sistema di pirolisi a microonde alimentato da energia solare, in grado di trasformare i rifiuti plastici in carburanti puliti come benzina, diesel e jet fuel, riducendo così inquinamento e sprechi.

Che la plastica sia ormai, a detta di tutti, “La peste di questo millennio”, è una serissima realtà. Viviamo un mondo in cui ogni anno si producono centinaia di milioni di tonnellate di plastica, e se ne riciclano solo una minima parte, creando in terra e in mare un inquinamento difficilissimo da combattere. Anche gli studi più avanzati continuano a cercare una soluzione a questo inquinamento, ipotizzando sul “COME” poter fronteggiare questo problema, e, magari, trasformare questo rifiuto in risorsa! Ed ecco, che è apparsa all’orizzonte una luminosa, possibile soluzione.

Negli USA, opera un giovane ricercatore statunitense, tale Julian Brown, di appena 22 anni, appassionato di ecologia, che, nell’intento di dare una mano per risolvere il problema dell’inquinamento della plastica, si è ingegnato a trovare una soluzione; prova e riprova, ha costruito un particolare sistema compatto e poco costoso, che ha chiamato “PLASTOLINE”: un aggeggio che può essere definito low-cost, ma che trasforma i rifiuti plastici in carburante liquido, pronto all’uso. Un’idea semplice ma geniale, nata in un garage, che potrebbe risolvere il terribile inquinamento creato dalla plastica.

La tecnologia messa in atto da Julian Brown si basa su un processo noto come pirolisi, già utilizzato in ambito industriale ma spesso con costi e complessità elevate. PLASTOLINE, invece, è un reattore pirolitico compatto e accessibile, che consente di convertire vari tipi di plastica (come polietilene e polipropilene) in carburante liquido – benzina, diesel e kerosene – in un modo relativamente sicuro e a basso costo. Il funzionamento è semplice: la plastica viene riscaldata in un ambiente privo di ossigeno, evitando la combustione. Le alte temperature scompongono i polimeri plastici in molecole più piccole che, una volta condensate, formano combustibili liquidi.

Amici, secondo Julian Brown, il carburante prodotto può essere utilizzato per alimentare generatori, fornelli o piccoli motori, ed è una risorsa preziosa soprattutto in contesti dove l’accesso all’energia è limitato e i rifiuti abbondano. L’obiettivo di Brown, con la sua interessante invenzione “Plastoline”, non è quello di competere con i colossi dell’energia, ma quello di offrire una soluzione a quelle Comunità che non hanno accesso a sistemi di riciclo o smaltimento avanzati. E proprio in questi contesti  (villaggi rurali, aree isolate o in via di sviluppo), che la combinazione tra abbondanza di rifiuti plastici e scarsità di carburante rappresenta una criticità quotidiana.

I crescenti rifiuti plastici sono un serio problema da affrontare. Secondo l’OCSE, solo il 9% dei rifiuti plastici prodotti nel mondo viene effettivamente riciclato. Il resto finisce in discarica, viene bruciato o, peggio, disperso nell’ambiente. Le tecnologie di riciclo meccanico tradizionale sono spesso limitate a pochi tipi di plastica e non riescono a gestire i rifiuti misti o sporchi. In questo scenario, le tecnologie di riciclo avanzato come la pirolisi stanno guadagnando attenzione, ma devono ancora superare ostacoli legati alla sostenibilità economica, all’impatto ambientale e alla sicurezza operativa. Plastoline prova a colmare questo vuoto, con un approccio open source, leggero e replicabile.

Cari amici, gli studi continuano, perché una soluzione deve assolutamente essere trovata! Plastoline si propone di essere una prima risposta a questo problema: una micro-tecnologia circolare, adattabile localmente, che riduce l’impatto ambientale dei rifiuti e al tempo stesso offre energia a basso costo. La storia di JULIAN BROWN è un esempio potente di intraprendenza giovanile e innovazione sostenibile. Julian è un ragazzo con un’idea semplice, realizzata con materiali accessibili e tanta autodidattica, che sta già facendo parlare di sé per l’impatto potenziale della sua invenzione. A Lui il nostro grazie!

A domani.

Mario

1 commento:

Anonimo ha detto...

..e al grande Amico Mario non gli sfugge nulla.. grazie