Oristano 17 aprile 2025
Cari amici,
Oggi è Giovedì Santo, giornata che dovrebbe vedere, noi cristiani, tutti più buoni e caritatevoli! Eppure l'egoismo nel mondo non solo non diminuisce ma continua a crescere! Secondo gli ultimi dati
diffusi dalla Banca Mondiale, quasi 700 milioni di persone soffrono
la fame, vivendo con meno di 2,15 dollari al giorno. Una cifra che non
permette nemmeno il minimo indispensabile per la sopravvivenza, ovvero quel
minimo di condizioni che possano garantire l’accesso a quei bisogni riconosciuti come
essenziali. In questa terrificante situazione quelli che pagano il prezzo più
alto sono i bambini, la categoria più fragile, nella fase più delicata: quella della crescita, che
matura in un ambiente privo delle seppur minime condizioni di vita.
Non avere almeno le “minime
risorse economiche”, per poter provvedere ai bisogni essenziali, significa
soffrire e far soffrire innanzitutto la fame. Il diritto al cibo, almeno quello
minimo necessario alla sopravvivenza, risulta negato a circa 181 milioni di
bambini sotto i 5 anni, che vivono in condizioni di povertà alimentare grave.
Questi bambini stanno subendo una violazione inaccettabile del loro diritto al
cibo e alla nutrizione. E non è tutto. Oltre alla mancanza di cibo, la povertà
estrema in diversi Paesi del Sud del Mondo spesso non garantisce nemmeno
l’immediato accesso all’acqua potabile.
L’acqua, come ben
sappiamo, è assolutamente indispensabile alla vita. Il consumo di acque non
sicure, causa l’insorgenza di malattie o epidemie che, soprattutto nei più
piccoli, hanno spesso conseguenze fatali. Per poter sopravvivere, nelle Comunità sono proprio i bambini
quelli che vengono incaricati di intraprendere i lunghi cammini, talvolta di
4-5 ore, necessari per raggiungere le fonti di acqua potabile più vicine! Un
compito gravoso dal punto di vista fisico, tra l’altro svolto da giovanissimi anche denutriti!
Vivere nell’indigenza ha
molti altri effetti negativi collaterali: uno dei più importanti è il mancato
accesso alle cure mediche: una situazione che di frequente comporta
l’insorgenza di complicazioni, di diversa entità, in particolare quando ad
insorgere sono malattie facilmente curabili. Senza alimentazione adeguata,
senza acqua potabile e senza cure mediche, la vita diventa solo sofferenza, a
cui si aggiunge l’impossibilità di potersi migliorare, mancando anche la
possibilità di avere un minimo di istruzione, cosa che mina ancora di più il loro futuro.
Come accennato prima, il
dramma più grande è vissuto dai bambini, che sono costretti a fare i lavori pesanti
fin da piccolissimi. Il lavoro minorile, oggi, nel mondo riguarda circa 160
milioni di bambini, costretti, per esempio, a stare nei campi, nelle miniere o
nelle fabbriche in condizioni disumane. Molto spesso, lo sfruttamento minorile
va di pari passo con l’abbandono scolastico, un’altra conseguenza della povertà
estrema particolarmente avvertita in Paesi come Bangladesh, Cambogia, Nepal, ma
anche Ruanda, Zimbabwe e Kenya.
A causa dell’indigenza,
inoltre, in molti Paesi è particolarmente diffuso il fenomeno dei matrimoni
precoci: ogni anno, per non gravare sulle famiglie, più di 12 milioni di
bambine sono costrette ad abbandonare gli studi per sposarsi contro la loro
volontà con uomini molto più grandi. Vincolate a una vita di abusi, alcune sono
sottoposte anche alle mutilazioni genitali, una pratica lesiva, devastante per
la salute fisica e mentale, che molto spesso può condurre alla morte.
Amici, ci può essere un
rimedio a tanta indifferenza ed egoismo? Difficile ipotizzare in che modo invertire
questo tristissimo fenomeno che ancora oggi, nel Terzo Millennio, qualifica in negativo quella parte
della Società attuale - nota come quella dell’abbondanza - come quella alquanto
egoista e per nulla disposta ad aiutare gli altri. Una società intrisa di
egoismo, volutamente indisponibile a cercare
di contrastare la povertà estrema, che non consente di poter così garantire un
futuro migliore ai moltissimi bambini che crescono in un mondo dove sono privi
ti tutto, compreso il minimo vitale.
Eppure cercare di eliminare
le condizioni di indigenza presente in molti Paesi del Mondo, situazione che al giorno
d’oggi è considerata una vera e propria priorità, è il primo obiettivo dell’Agenda 2030
per lo Sviluppo Sostenibile sottoscritta nel 2015 dai Paesi membri dell’ONU. Un
impegno portato avanti anche da altre organizzazioni internazionali
indipendenti, che dovrebbero contribuire concretamente con una serie di iniziative,
programmi di sostegno e progetti. Una delle realtà maggiormente impegnate nel
contrastare gli effetti della povertà estrema sui bambini è ActionAid,
attiva da oltre 35 anni in 71 Paesi del mondo. ma a tutt'oggi poco è stato realizzato!
Cari amici lettori, credo
che ci vorrà ancora molto tempo prima di veder realizzato un mondo di pace, di altruismo e di pacifica convivenza, senza guerre, egoismi e prevaricazioni, finora portate
avanti dai Paesi più forti!
A domani.
Mario
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