Oristano 28 aprile 2025
Cari amici,
Che l’Intelligenza
Artificiale, in tempi relativamente brevi, avrà, nel mondo del lavoro, un impatto sotto certi aspetti devastante, comincia
ad essere più una realtà che un’ipotesi possibile. A dirlo con convinzione non è un personaggio qualsiasi,
ma un certo Bill Gates, che nel campo dell'A.I. è di certo da considerare un grande
esperto! Per lui, fondatore di Microsoft, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE sostituirà la gran parte delle attività svolte oggi dall’uomo, e ciò darà il via a quella possibile,
terrificante previsione fatta tempo fa da Karl Marx, ed esposta nel suo libro "IL CAPITALE": la meccanizzazione porterà al collasso il Sistema
capitalistico. Le aziende, infatti, che sicuramente si terrebbero tutti gli
extra profitti ricavati con le macchine, sarebbero aggredite da valanghe di milioni di uomini e donne senza
lavoro, che, per sopravvivere, scatenerebbero una guerra senza esclusione di colpi, che distruggerebbe ogni cosa!
Il problema non è solo teorico, in quanto già esiste in parte, ed è di
rilevanza mondiale. Secondo BILL GATES, in meno di un decennio saranno i robot, forniti di Intelligenza Artificiale, a sostituire l’uomo nella gran parte dei
lavori finora svolti, e che – nella migliore delle ipotesi – consentiranno alla specie umana di lavorare limitatamente (per determinate specializzazioni) per pochi giorni, calcolati in circa 2 alla settimana. “Al ritmo attuale dell’innovazione - ha affermato Gates - gli
esseri umani non saranno più necessari per la maggior parte delle mansioni e
dei mestieri, per cui presto sarà necessario ripensare il concetto stesso di
lavoro”.
Amici, a pensare tutto questo
non è solo la fervida mente di Bill Gates, ma ormai sono in tanti, a partire da
chi lavora nella Silicon Valley, quel luogo definito “il cuore pulsante
dell’innovazione tecnologica mondiale”. Anche a Wall Street ormai si è capito
che il mondo del lavoro è destinato a cambiare profondamente nei prossimi anni.
Secondo l’Amministratore delegato di JP Morgan, Jamie Dimon, l’avvento
dell’intelligenza artificiale “rende il lavoro meno prioritario” e con molta
probabilità “si arriverà a una settimana lavorativa di tre giorni e mezzo circa”.
Amici, il numero dei
giorni lavorativi in una settimana, tutto sommato è poco rilevante, mentre la parte del leone la faranno le
retribuzioni. Lavorare due o tre giorni la settimana, che riduzione salariale
comporterà? Una possibile decurtazione
degli stipendi del 60 o del 40% non sarebbe sostenibile per le famiglie. La
risposta possibile è una sola: lavorare meno mantenendo la stessa retribuzione
di prima! Per quanto assurdo possa sembrare, in realtà non esistono
alternative, perché altrimenti scoppierebbe una guerra civile! Le aziende,
pertanto, saranno costrette ad accettare la nuova realtà per la loro stessa
sopravvivenza!
Dico questo perché per la
sopravvivenza del “Sistema capitalistico”, gli stipendi e le retribuzioni
garantiscono la circolazione dei bene e servizi, e senza le retribuzioni, CON LE TASCHE VUOTE, i beni
chi li comprerebbe? E qui torna in ballo Karl Marx e la sua previsione
apocalittica sul previsto collasso del sistema capitalistico. Marx già nel 1800
aveva intravvisto la principale debolezza del sistema capitalistico: il
progresso tecnologico avrebbe aumentato la rendita del capitale a scapito della
retribuzione del lavoro. Un processo inevitabile, in cui “LA DOMANDA NON È PIÙ
IN GRADO DI ASSORBIRE L’OFFERTA”, per cui ciò porrebbe fine al Modello
capitalistico, con un eccesso di produzione che nessuno sarebbe in grado di
acquistare.
Finora, ciò non è ancora
successo, in quanto il capitalismo è riuscito, seppure con difficoltà, a
sopravvivere all’innovazione tecnologica, ma i tempi, con l’arrivo massiccio
dell’Intelligenza Artificiale, appaiono maturi. Si, l’intelligenza artificiale
potrebbe operare la più grande cancellazione di posti di lavoro mai avvenuta
nella storia, e ciò rischia di far avverare la previsione di Karl Marx sul
collasso del sistema capitalistico, una rivoluzione che potrebbe avere
conseguenze inimmaginabili per la sorte del pianeta!
Cari amici, credo che in
tanti stiamo sottovalutando i rischi derivanti dall’avanzare senza controllo
dell’Intelligenza Artificiale. Superati determinati limiti, il mondo rischia il
collasso! Ovviamente, questo delicato processo di riconversione industriale dovrà
essere attentamente seguito dalle autorità politiche delle grandi potenze
mondiali, che solo con un ferreo controllo del continuo avanzare dell’A.I., potrà,
stabilendo delle regole certe, fermare questo ipotetico disastro, ancorché, comunque, alquanto
possibile. Ne va del futuro del pianeta e dei suoi abitanti.
A domani.
Mario
1 commento:
Sarà, ma se uno fa uno sguardo un po approfondito sulla questione dell'intelligenza artificiale il risultato è penoso, fondamentalmente si tratta di una truffa o meglio di una mania speculativa, tutto qui. Stranamente la Microsoft del caro Zio Bill ha deciso di fermarsi nell'acquisto di locali adatti ad ospitare questi centri. Mancano soldi! E come la mettiamo con l'energia, visto che sono dei mostri assetati? Bill si è lanciato sul nucleare per alimentare questi centri ma qualcosa di molto più terra terra gli sta arrivando dal Giappone: una richiesta futura di estradizione per la questione dei "vaccini" Covidi-19.
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