Oristano 28 luglio 2021
Cari amici,
Il cavolo è una verdura che
appartiene alla famiglia delle Brassicacee. Di questa verdura ne esistono
molteplici varietà, come ad esempio: il cavolfiore, il cavolo nero, il cavolo
cappuccio, il cavolo ornamentale, il dinosauro (o Lacinato o toscano), i
cavolini di Bruxelles e il cavolo riccio, solo per citare i più comuni. Anche
se i vari tipi di cavolo li possiamo trovare nei supermercati tutto l’anno, è nelle
stagioni fresche (in inverno e anche in primavera) che essi manifestano al
meglio tutta la loro bontà, in quanto hanno un sapore più dolce e poi sono disponibili
in maggiore quantità e varietà.
Il cavolo può essere
coltivato anche in presenza di temperature molto fredde, dove il gelo produce
foglie di cavolo molto dolci. Essendo presente in numerose varietà, il cavolo
si differenzia per gusto, aspetto e consistenza. Il Cavolo riccio, per esempio,
ha le foglie increspate e un gambo fibroso e di solito è verde intenso a colori;
ha un sapore vivace, pungente, con deliziose qualità amare pepate. Il cavolo
ornamentale è una specie indicata come verza; le sue foglie possono essere sia
verdi che bianche ma anche viola e i suoi steli si uniscono per formare una
testa a maglie larghe. Il cavolo ornamentale ha un sapore più dolce e la
consistenza tenera, mentre il cavolo Dinosauro (è il nome comune per la varietà
conosciuta come cavolo lacinato o cavolo nero), ha foglie verde-scuro è una
texture in rilievo. Ha un sapore leggermente più dolce e delicato rispetto al cavolo
riccio.
Oltre che essere ricco di
proprietà nutrizionali, il cavolo veniva coltivato fin dall’antichità per le
sue proprietà medicinali, e in particolare per curare disturbi quali la
sordità, la gotta e alcune patologie a carico dell’apparato gastrointestinale. Tale
alimento ha un ridotto apporto calorico ed è ricco di minerali, come potassio,
calcio e fosforo; inoltre il cavolo è ricco di fibre utili per favorire il
corretto funzionamento del sistema intestinale e prevenire la stipsi. È anche
ricco di flavonoidi e carotenoidi, che contengono alte proprietà antiossidanti, utili per prevenire l’invecchiamento precoce e i malanni.
Broccoli, cavolfiori,
cavolo cappuccio, verza, cavoletti di Bruxelles, etc. contengono: tanta acqua, più del 90% del suo peso, tante
vitamine, in particolare la A, diverse del gruppo B, la C, la E e la K; contengono
inoltre beta-carotene, precursore della vitamina A, tanti sali minerali, in
particolare calcio, ferro, potassio e magnesio, tante fibre, dall’elevato
potere saziante. Proprio in virtù delle sue proprietà nutrizionali e delle
particolari componenti contenute in esso, il cavolo, in tutte le sue varietà,
può contribuire alla tutela della salute del nostro organismo. Ma vediamo in
quali campi estrinseca al meglio la sua efficacia.
Consumare questa verdura,
amici, può contribuire a proteggere la salute dell’apparato cardiocircolatorio,
grazie soprattutto all’apporto della vitamina K, molto importante per il
fattore coagulazione. Ma non solo: è grazie all’azione degli antiossidanti che
il cavolo può contribuire alla salute della vista, della pelle e prevenire
l’insorgere di patologie tumorali. Inoltre, grazie all’apporto di calcio,
magnesio e fluoro, il cavolo può aiutare le ossa e la loro salute; non bisogna
poi dimenticare l’importante apporto di ferro, grazie al cavolo infatti è
possibile anche aiutare i globuli rossi e la loro produzione.
In sintesi possiamo dire
che i cavoli sono: Antinfiammatori, Regolano la pressione, sono Antiossidanti,
Antistress e proteggono dall’ulcera; fanno anche bene come detto agli
occhi (il beta-carotene, in quanto precursore della vitamina A, è una sostanza
indispensabile per una corretta funzione visiva e per mantenere gli occhi in
salute), aiutano a dimagrire e sono anche depurativi. E non è tutto. Amici, è da tempo che si
sostiene che gli alimenti appartenenti alla famiglia delle crucifere possiedano
delle importanti proprietà antitumorali; oggi vi sono anche tanti studi a
confermare l’efficacia dei cavoli nel prevenire varie tipologie di tumori, in
particolare quelli a livello di vescica, mammella, polmoni e sistema digerente.
Principali responsabili sarebbero non solo l’elevato contenuto di sostanze
antiossidanti, ma anche la presenza di glucosinolati, particolarmente
concentrati nei broccoli e nei cavoletti di Bruxelles. Un motivo in più per non
farsi mancare i cavoli nella dieta! Inoltre, per essere di concreto beneficio,
dovrebbero essere consumati almeno 2-3 volte alla settimana!
Cari amici, il consumo
del cavolo, come del resto avviene con l’utilizzo di altri vegetali, può avere delle
possibili controindicazioni. La sua assunzione è sconsigliata a chi soffre di
disturbi a carico della tiroide, poiché è fonte di goitrogeni, sostanze che
impediscono alla tiroide di elaborare in modo corretto lo iodio; inoltre,
sembra che il consumo del cavolo sia sconsigliato a chi assume come terapia
farmacologica gli anticoagulanti, poiché questo potrebbe interferire con i farmaci
assunti; in questo caso è sempre meglio chiedere un consiglio preventivo al
proprio medico curante.
Che aspettate amici? Il
cavolo è una vera ricchezza fornitaci da madre natura! Utilizziamolo, però,
sempre con raziocinio!
A domani.
Mario
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