Oristano 6 luglio 2021
Cari amici,
Che il Mar Egeo sia
costellato di magnifiche isole da sogno, grandi e piccole, non è utopia ma una
concreta realtà. Ebbene, proprio su questo mare c’è la bellissima isola Astypalea, la cui “forma a farfalla” la rende
ulteriormente attraente e desiderata. In questo luogo incantato chi la governa ha
già messo in atto quella necessaria “transizione energetica” di cui
tanto si parla, ma che in realtà appare ancora, per tanti, solo un problema
fumoso, quasi fosse un oggetto misterioso. Su quest’isola, invece, già oggi due
terzi dei veicoli circolanti stanno per essere sostituiti da auto, bici e
scooter elettrici, che saranno progressivamente alimentati da fonti
rinnovabili. Ma questo, pensate, è solo il primo passo.
In realtà per cambiare
davvero registro, per arrivare al pieno utilizzo delle energie rinnovabili, e
quindi arrivare alla vera “transizione energetica”, non è sufficiente
cambiare solo i motori a scoppio! Per rendere l’isola davvero ecologica, e
quindi fornita di energia eco-sostenibile, il sistema di trasporto, le attività
tradizionali di noleggio di veicoli dovranno quanto prima essere trasformate in
servizi di mobilità condivisa, che sostituiranno e renderanno più efficiente il
servizio di trasporto pubblico. E questo è proprio ciò che in quest’isola si
sta caparbiamente portando avanti!
Su Astypalea si sta organizzando
una flotta di car-sharing per residenti e non, con un sistema di gestione
digitale che eviterà, ad eventuali, incauti turisti di perdersi sulle stradine
di montagna, come spesso succede d’estate. Il programma in atto prevede: che i generatori
diesel che garantiscono oggi l’elettricità all’isola saranno eliminati e
sostituiti da campi fotovoltaici e turbine eoliche da 3MW entro il 2023 (che
garantiranno elettricità pulita al 100% dei veicoli e copriranno il 60% di
tutti i consumi di elettricità; il programma prevede che entro il 2026 si
arriverà a coprire l’80% del fabbisogno totale dell’intera isola.
La rivoluzione elettrica portata
avanti nell’isola di Astypalea è nata da un accordo
tra il Governo greco e la casa automobilistica tedesca Volkswagen, che si è
posto l’obiettivo di trasformare l’isola in un laboratorio reale, onde poter
sperimentare come si può accelerare la transizione energetica verso fonti
rinnovabili in una micro-comunità. L’esperienza servirà come base progettuale
per altre realtà simili, come le nostre piccole isole italiane: Astypalea ha
una superficie di 100 kmq – circa la metà dell’isola d’Elba – con 1300
residenti e 70mila turisti l’anno. Amici, a chi si è chiesto
perché la scelta di fare quest’esperimento sia caduta proprio sull’isola di
Astypalea (scelta tra le numerose isole greche), si è risposto che la decisione
è stata presa per tutta una serie di fattori.
Il primo, intanto, perché è
un’isola un po’ defilata dai grandi flussi turistici, essendo posta in
posizione solitaria, ben lontana dalle altre (si raggiunge, oltre che in aereo,
in 10 ore di navigazione dal Pireo); l’isola è meta privilegiata di chi ama una
vacanza mare-natura-tranquillità, che rifugge dal caos creato dai rumorosi modi
attuali di vivere l’estate; insomma da quei gruppi di persone sicuramente
meglio disposte a sperimentare questa nuova tipologia green sui servizi di
mobilità. Per quanto riguarda i residenti, invece, il progetto di
elettrificazione li aiuterà a tagliare la bolletta energetica del 25%. Una
scelta certamente ottimale per questa tipologia di isole, in quanto l’approvvigionamento
di idrocarburi e gas risulta particolarmente oneroso, dal momento che i
rifornimenti devono arrivare via nave dalla terraferma.
Cari amici, La
rivoluzione elettrica portata avanti nell’isola di Astypalea sarà seguita passo
dietro passo da un gruppo di ricercatori delle Università di Strathclyde
(Scozia) e dell’Egeo, che monitoreranno le reazioni, il gradimento o le
obiezioni manifestate dalla Comunità locale; si sa che anche le iniziative più
virtuose debbono venire accettate e dunque funzionano solo se corrispondono ai
desideri, alle esigenze e alla sensibilità di chi le vive in prima persona.
Per ora i residenti di
Astypalea hanno espresso solo la precisa richiesta che la rivoluzione elettrica
non alteri il paesaggio dell’isola, che è il loro bene più prezioso! Quella in
atto dovrà essere una rivoluzione green assolutamente non invasiva, che escluda
quelle immense distese di pannelli fotovoltaici (come del resto avvenuto
altrove), così come le gigantesche pale eoliche impattanti e rumorose, capaci
di turbare agli ospiti ed agli abitanti il rasserenante paesaggio dell’isola.
Un esperimento, amici,
che sarà seguito da tutti con la massina attenzione!
A domani.
Mario
Astypalea, l'isola farfalla |
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