Oristano luglio 2021
Cari amici,
Tanto tuonò che piovve!
Il lungo braccio di ferro messo in atto per poter far restare i Giganti di Mont’e
Prama nel luogo del ritrovamento, ovvero a Cabras si è concluso: il 1° luglio,
con le firme, apposte davanti al notaio, del Ministro Dario Franceschini, del
Presidente della Regione Sarda Cristian Solinas e del Sindaco di Cabras Andrea
Abis, è nata formalmente la “Fondazione Mont’e Prama” istituzione che
gestirà lo splendido patrimonio costituito dalle statue dei Giganti insieme al
parco archeologico di Tharros.
Dopo strappi e
ricuciture, sommosse e forti prese di posizione, finalmente la collaborazione
tra il Ministero della cultura, la Regione Sardegna e il Comune di Cabras ha preso
corpo e trovato la giusta sintonia, che ha permesso di arrivare all’importante
risultato, di gestire “in casa propria”, quindi a Cabras, i famosi Giganti,
ritrovati oltre 40 anni fa e oggi fiore all’occhiello non solo di Cabras e
della Sardegna ma dell’intera nazione. I Giganti, amici, sono un
patrimonio straordinario, capaci di far riscrivere agli storici le origini
della civiltà del Mediterraneo; uno strumento fondamentale per la scoperta e la
valorizzazione di una delle più antiche civiltà del “Mare Nostrum”. I Giganti
sono un patrimonio di inestimabile valore, capaci di creare una grande
opportunità di conoscenza per la Sardegna e per il nostro Paese; in realtà non
solo dal punto di vista storico della grandezza dell’antica civiltà della Sardegna,
ma anche un’attuale occasione irripetibile dal punto di vista di valorizzazione
turistica del Sinis di Cabras e dell’intera Isola.
Come ha dichiarato il
Ministro Dario Franceschini, al momento della firma dell’atto
costitutivo della Fondazione Mont’e Prama, il Ministero della cultura da Lui
presieduto conferirà alla neonata Fondazione l’intero complesso delle sculture
di Mont’e Prama; le statue saranno esposte nell’area nuova, realizzata in ampliamento
del Museo Archeologico di Cabras con un finanziamento di tre milioni di euro
nell’ambito del programma d’interventi previsti dal Piano strategico “Grandi
Progetti Beni culturali” annualità 2015/2016. Questo finanziamento include anche
la gestione dell’area archeologica di Tharros, la Torre di San Giovanni e
l’ipogeo di San Salvatore.
Obiettivi della
Fondazione saranno, tra l’altro: la predisposizione e attuazione del piano
strategico di sviluppo turistico-culturale e di valorizzazione, anche
paesaggistica, del “Sistema di valorizzazione integrata territoriale del SInis
– Terra di Mont’e Prama”; il potenziamento dei servizi offerti al pubblico, sia
in termini di accoglienza sia di promozione della conoscenza; la definizione di
un piano di manutenzione programmato dei beni conferiti, in accordo con la
Soprintendenze archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana
di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna; l’organizzazione di
attività didattiche e formative capaci di avvicinare il pubblico al patrimonio
culturale; l’ideazione e la realizzazione di iniziative di ricerca, studio,
documentazione, informazione ed educazione, incentivando la collaborazione con
Università, Accademie e Centri di ricerca e restauro nazionali e
internazionali.
Organi della Fondazione
sono: il Presidente, nominato dal Ministero della cultura d’intesa con la
Regione Sardegna, il Consiglio di Amministrazione, il Consiglio di Indirizzo,
il Comitato Scientifico, l’Organo di revisione. Il primo CDA della nuova fondazione sarà
presieduto dal giornalista Anthony Muroni, già direttore de L’Unione
Sarda (il maggior quotidiano dell’isola) e composto da Paolo Fresu e Patricia
Olivo (segretario regionale MIC) in rappresentanza del MIC, da Andrea Abis
(sindaco di Cabras) e da due rappresentanti della Regione Sardegna: Efisio
Trincas (medico, ex sindaco) e Graziella Pinna (insegnante).
Anthony Muroni, subito dopo la cerimonia si è così espresso con i Media: "Oggi è nata la Fondazione Mont’e Prama, voluta dal Ministero della Cultura, dalla Regione e dal Comune di Cabras. Il Ministro Dario Franceschini e il Presidente Christian Solinas mi hanno affidato una grande responsabilità, che spero di essere in grado di sostenere, assieme agli altri componenti del Cda, in leale collaborazione con Soprintendenze, Polo museale, Università, sistema degli Enti locali e del mondo delle imprese e delle associazioni culturali. Guarderemo al mondo, orizzonte nostro, dei Giganti e dell’Isola intera. Affronto questo ulteriore impegno con il solito spirito del ragazzo di Tresnuraghes, orgogliosamente di Tresnuraghes, che da sempre mi accompagna. W Cabras, W la Sardegna, W la cultura".
Il Presidente della
Regione Christian Solinas al momento della firma, ha posto l’accento
sulle potenzialità del territorio di Cabras e sulla necessità di ricostruire,
anche e soprattutto attraverso la Fondazione, quella corretta narrazione della
Storia che è mancata in questi anni. “Da oggi si potranno realizzare grandi
cose. La nascita della Fondazione segna un punto di svolta perché potrà
contribuire a creare, attraverso una economia della cultura che esiste e che in
Sardegna è ben rappresentata da siti importanti come quello di Barumini, nuove
forme di sviluppo in grado di rendere il territorio e la Sardegna più
attrattivi. Le statue di Mont’e Prama, in particolare, sono gli unici esempi di
statuaria in pietra del periodo nuragico (900-700 a.C.) ritrovati fino ad ora
in Sardegna, e uno dei più antichi esempi di statuaria nell’ambito del
Mediterraneo” ha affermato.
Cari amici, plaudo alla
felice conclusione del braccio di ferro che vide lo scontro tra Ministero e il sindaco di Cabras Andrea Abis. È tempo che la Sardegna e la sua antichissima civiltà vengano
valorizzate e la sua storia portata realmente a conoscenza, in particolare dei
ragazzi, modificando quanto prima i numerosi libri di scuola che parlano di
tutte le civiltà ad eccezione di quella sarda! La civiltà della Sardegna, per
quanto ad alcuni possa dare fastidio era ben presente e attiva quando Roma non
era stata ancora tracciata con l’aratro!
Dimostriamo al mondo intero
la grandiosità e la potenza in passato del popolo sardo!
A domani.
Mario
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