sabato, luglio 04, 2015

GOOD BYE ROAMING! IN EUROPA DAL 2017 SI TELEFONERÀ ALL’ESTERO SENZA COSTI AGGIUNTIVI. PRIMI TAGLI ALLE TARIFFE FIN DAL 2016.



Oristano 4 Luglio 2015
Cari amici,
questo è il periodo nel quale le varie Compagnie telefoniche fanno guadagni ancora più lauti, per quell’intrigante marchingegno, noto come Roaming, che le varie società di telefonia inventarono per poter ‘pelare’ ancora meglio i propri clienti. Ora, finalmente, dopo lunghe ed estenuanti trattative, l’Unione Europea è riuscita a trovare l’accordo che abolisce le tariffe roaming sulla telefonia cellulare a partire dal Giugno 2017, mentre già da Aprile 2016 i costi aggiuntivi oggi caricati all’utente saranno inferiori del 75%. Dal prossimo Aprile, infatti, gli operatori saranno tenuti ad applicare una commissione massima di 0,05 euro al minuto per le chiamate, di 0,02 euro per ogni sms inviato e di 0,05 euro per Megabyte per il traffico dati (tasse escluse). Il problema del Roaming, amici miei, nonostante i costi è poco conosciuto (e quindi sottovalutato) dagli utenti, per cui ritengo utili dare a chi ne ha bisogno alcuni chiarimenti e fare alcune precisazioni.
Il termine roaming (dall'inglese to roam = andare in giro), è usato nel campo delle telecomunicazioni, per indicare la possibilità di “connettere”, mettere in contatto, degli utenti di una rete telefonica con quelli di un’altra rete, consentendo agli uni e agli altri di utilizzarne un’altra quando la propria non è disponibile, pagando ovviamente per questa possibilità concessa un costo supplementare. Nell’operazione di “scambio reti” a guadagnare sono entrambe le Compagnie: essendo il passaggio da una rete all’altra un vantaggio reciproco, i costi aggiuntivi costituiscono solo un maggiore guadagno, senza sostenere, invece, particolari maggiori oneri. Sicuramente il roaming è un servizio molto utile per gli utenti, ma che però può incidere molto sulla bolletta! Quando arriva il periodo delle vacanze, proprio come nel periodo attuale, si ricorre massicciamente a questo servizio e, ovviamente, si paga anche tanto! Ora, però, almeno all’interno dell’Unione Europea, sembra arrivato il momento di dire basta ai salassi aggiuntivi.
Quello ottenuto è un risultato da tempo atteso, considerato che il Parlamento Europeo aveva reclamato un’abolizione dei costi di roaming già dalla fine del 2015. La decisione ora presa, considerate le diverse opinioni esistenti in proposito, risulta essere frutto di un “compromesso”, che avviene proprio al termine della presidenza lettone del Consiglio Europeo che, a partire da questo Luglio è invece affidata al Lussemburgo. Il lungo braccio di ferro tra favorevoli e contrari all’abolizione derivava dalla considerazione che i costi, una volta tolti dal roaming, sarebbero ritornati di rimbalzo a pesare sulle spalle degli utenti, in quanto si affermava che le compagnie telefoniche si sarebbero rifatte aumentando in poco tempo le tariffe.
Altro importante risultato ottenuto, nascosto all’interno della decisione di rendere free il roaming, è stato quello di ottenere dai gestori la Net Neutrality, ovvero la neutralità della rete. Questo tema, poco discusso in Italia, ha invece mosso grandi polveroni negli Stati Uniti, dove la FCC, Commissione Federale per le Comunicazioni, ha deciso di tutelarla il 26 Febbraio 2015. Ma cos’è esattamente questa Net Neutrality?
La net neutrality, in sostanza, significa che i fornitori di servizi internet hanno il dovere di fornire agli utenti delle ‘network aperte’, che non possono discriminare in alcun modo il contenuto che naviga sul web. Se la net neutrality non esistesse, i gestori potrebbero separare ad esempio i servizi Internet in due bande, una lenta e una veloce, quest’ultima fornita a un prezzo più alto, oppure bloccare compagnie rivali e impedire la distribuzione di alcuni tipi di contenuti (politici, razziali, religiosi, etc.).
La decisione presa dal Consiglio Europeo rappresenta la prima regolamentazione dell’UE sulla net neutrality, anche se anch’essa frutto di un compromesso. Il testo approvato, infatti, prevede sì che i fornitori non blocchino alcun contenuto online, tuttavia sono state consentite alcune eccezioni: i fornitori possono “mettere da parte” (riservare) porzioni del network per “servizi specializzati o innovativi” oppure di “alta qualità”. In effetti il Parlamento Europeo con questa concessione pare abbia voluto dare un’opportunità ai gestori di fornire una linea Internet migliore ed al miglior offerente, mentre il Consiglio era convinto che la “riserva” poteva costituire solo un vantaggio per i gestori.
Dopo la decisione presa la Commissione dell’U.E. ha comunque ribadito che entro il 2016  sarà attuata una “revisione ambiziosa” sulle norme che regolano le telecomunicazioni. "Sono stati ascoltati i cittadini europei, - ha dichiarato il Vice Presidente della Commissione UE per il mercato unico digitale Andrus Ansip - cittadini che hanno chiesto e aspettato per la fine dei sovra costi del roaming così come per regole sulla neutralità di Internet". “L'intesa - ha concluso il commissario Guenther Oettinger - è essenziale per consumatori e imprese nella società ad economia digitale europea".
Cari amici, sicuramente è un buon passo avanti: vi ricordate i tempi in cui anche le ricariche telefoniche dei telefonini erano gravate dai così detti “costi di ricarica” che, poi, anche se a denti stretti, furono abolite? Quella ora ottenuta è una bella vittoria per i consumatori e non impoverirà più di tanto le grandi Compagnie che, spesso, sulla pelle di milioni di utenti, fanno guadagni stratosferici!
E’ tempo che certi privilegi inizino…a cadere!
Ciao, a domani.
Mario


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