Oristano 9 settembre 2020
Cari amici,
Le anticipazioni c’erano già state, e anche numerose, rese note anche da Quattroruote lo scorso 5 luglio. Nella recente approvazione da parte del Senato del disegno di legge di "Conversione del Decreto Semplificazioni", le pressioni esercitate sul Governo, in particolare dal Comune di Milano, hanno avuto successo: il
Codice della strada è stato modificato non poco, andando anche oltre le previsioni. Oltre alle numerose
modifiche introdotte per favorire la cosiddetta mobilità dolce, il Senato ha affrontato (entrando
praticamente a gamba tesa nel Codice della Strada) e approvato numerose modifiche alla circolazione stradale.
L'intervento più invasivo ha riguardato il
contestato problema degli “AUTOVELOX”, uno degli ultimi tabù in materia di circolazione, cedendo alla
pressione dei Comuni, che chiedevano perentoriamente di avere l’ufficiale autorizzazione di usarli anche sulle strade urbane e di quartiere.
Ora, dopo l’approvazione definitiva da parte della Camera, il “Decreto Semplificazioni” sarà legge e i
Comuni potranno installare strumenti per il controllo remoto delle violazioni anche sulle strade urbane (e
persino sulle strade locali, piste ciclabili, e addirittura sugli itinerari ciclopedonali), previa autorizzazione del
Prefetto.
Una norma che, abbinata al dilagare, spesso indiscriminato, delle zone 30, rischia di provocare
valanghe di multe anche in assenza di comportamenti oggettivamente pericolosi.
Altre novità, però, non mancano. La sosta, per esempio potrà essere sanzionata anche dai netturbini.
Basterà una foto.
Nel Codice della Strada entra un nuovo articolo, il 12 bis, che consentirà anche ai
dipendenti dei Comuni e delle società private che gestiscono la sosta regolamentata o che gestiscono i
parcheggi di accertare le violazioni della sosta o della fermata. Lo stesso potere, compreso quello di
disporre la rimozione dei veicoli, sarà concesso, incredibilmente, anche ai dipendenti delle aziende
municipalizzate o delle imprese addette alla raccolta dei rifiuti urbani e alla pulizia delle strade. In questo
caso, però, il potere di elevare multe in materia di sosta o di fermata sarà limitato ai
casi “connessi all'espletamento delle predette attività”.
Ciò, però, non vuol dire che potranno farlo solo se l’auto intralcia lo svuotamento di un cassonetto. La
norma, infatti, parla anche di “aree limitrofe a quelle oggetto dell’attività di propria competenza che sono
funzionali, rispettivamente, alla gestione degli spazi per la raccolta dei rifiuti urbani o alla fruizione delle
corsie o delle strade riservate al servizio di linea”.
Non solo. In tutti i casi, per accertare le violazioni sarà
possibile ricorrere alluso della tecnologia digitale e a strumenti elettronici e fotografici. Il potere di elevare
multe sarà concesso a persone senza precedenti penali e dopo il superamento “di un’adeguata
formazione”. A loro sarà conferita, durante lo svolgimento delle proprie mansioni, la qualifica di pubblico
ufficiale.
Il Decreto prevede ancora molto altro.
Telecamere saranno posizionate anche per sanzionare il divieto di
accesso o di transito. Aumentano le situazioni in cui è consentito, alle forze di polizia, di non contestare
immediatamente la violazione. Oltre alla velocità, al passaggio con semaforo rosso, al sorpasso, agli accessi
alle Ztl, alle aree pedonali, alle piazzole di carico e scarico merci e alla circolazione sulle corsie riservate si
aggiunge la circolazione sulle strade con accesso o transito vietato. Come nelle altre situazioni, le
apparecchiature dovranno essere omologate dal Ministero dei Trasporti.
Novità anche sui permessi di sosta e circolazione degli invalidi. Sarà istituita, presso l'Archivio Nazionale
Veicoli del Ministero dei Trasporti, una piattaforma unica nazionale informatica delle targhe associate ai
permessi di circolazione dei titolari di contrassegni invalidi. Ciò, si legge nel testo del Decreto, "al fine di
agevolare la mobilità, sull'intero territorio nazionale, delle persone titolari dei predetti contrassegni".
Ampia liberalità per chi va in bicicletta. Le Bici, pensate, potranno circolare anche contromano!
Ampia liberalità per chi va in bicicletta. Le Bici, pensate, potranno circolare anche contromano!
Questa novità era
nell'aria da tempo; con ordinanza del Sindaco, e previa installazione di apposita segnaletica, sulle strade
urbane di quartiere, locali, urbane ciclabili e sugli itinerari ciclopedonali le biciclette potranno circolare
contromano, ma solo lungo la cosiddetta corsia ciclabile per doppio senso ciclabile, che potrà essere
realizzata sulle strade con limite di velocità pari a 30 km/h o su quelle che fanno parte di una Ztl. Ciò,
incredibilmente, “indipendentemente dalla larghezza della carreggiata, dalla presenza e dalla posizione di
aree per la sosta veicolare e dalla massa dei veicoli autorizzati al transito”. Si chiamerà “doppio senso
ciclabile”.
Arriva dunque la corsia ciclabile a doppio senso. Già introdotta con il decreto Rilancio, cambia ancora la
definizione di corsia ciclabile, la cosiddetta bike lane, che adesso può essere impegnata anche da altri
veicoli, anche quando sono presenti fermate del bus, e che può essere valicabile limitatamente alla
necessità di effettuare la sosta o la fermata, ovviamente nel caso in cui vi sia, al di là di essa, “una fascia di
sosta veicolare”. Non solo. La corsia ciclabile potrà consentire, come detto, anche la circolazione contromano. La riforma,
infatti, introduce anche la cosiddetta “corsia ciclabile per doppio senso ciclabile”, posta a sinistra rispetto al
senso di marcia, “idonea a permettere la circolazione sulle strade urbane dei velocipedi in senso contrario a
quello di marcia degli altri veicoli”.
Precedenza dunque data alle biciclette! Automobilisti, dunque sempre più guardinghi e attenti...Le biciclette che transitano sulle strade urbane ciclabili o che vi si
immettono, anche da luogo non soggetto a pubblico passaggio, hanno la precedenza su tutti gli altri veicoli! Lungo le strade urbane a senso unico dotate di corsia ciclabile per doppio senso ciclabile, i conducenti degli
altri veicoli devono dare la precedenza alle bici che circolano su di esse! Sorpassare una bicicletta diventa
un vero problema. Lungo le strade urbane ciclabili, nel caso in cui sia necessario sorpassare una bicicletta,
bisognerà rallentare e farlo “a ridottissima velocità qualora le circostanze lo richiedano”, usando comunque
“particolari cautele al fine di assicurare una maggiore distanza laterale di sicurezza”.
Bici anche sulle strade riservate ai bus. I Comuni potranno consentire la circolazione delle biciclette anche
sulle strade riservate ai mezzi del trasporto pubblico, purché non siano presenti binari tranviari a raso e a
condizione che la larghezza della strada non sia inferiore a 4,30 metri.
La mini riforma del Codice prevede anche un’altra lunga serie di novità. Dalle deroghe al divieto di
circolazione con targhe estere, alla sosta delle auto elettriche, dall'istituzione di “zone scolastiche” ai Taxi fruibili anche a noleggio. Ammessi anche i Tricicli oltre 250 cm3 in autostrada.
Cari amici, credetemi, a me queste riforme mischiate a mille altre nel recente Decreto semplificazioni mi sanno tanto di minestrone. Non
sarebbe stato meglio, prendere in mano il codice della strada, riesaminarlo e adattarlo, con ampio dibattito, alle nuove esigenze,
senza miscelare una sequenza di modifiche in un decreto sul quale, tra l’altro, è stata posta la fiducia?
A domani.
Mario
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