venerdì, agosto 09, 2024

LA CIVILTÀ DEI “SUMERI”: LA PIÙ ANTICA DELLA STORIA. FU UN POPOLO DI ORIGINE INCERTA, CHE SI STABILÌ NELLA MESOPOTAMIA, TRA IL TIGRI E L’EUFRATE, OLTRE 4.000 ANNI FA.


Oristano 9 agosto 2024

Cari amici,

Il popolo dei SUMERI,  che si stabilì nella Mesopotamia meridionale, tri i fiumi Tigri ed Eufrate, non si sa bene da dove arrivò: forse dall’Asia, ma non vi è certezza. I Sumeri si insediarono nella regione intorno al 5° millennio a.C., in una piccola zona chiamata Sumer, che significa "Paese coltivato". Era la fertile Mesopotamia, nome che significa "terra in mezzo ai fiumi", in quanto posta proprio tra i fiumi Tigri ed Eufrate. Su questa terra i Sumeri si insediarono stabilmente, dando origine a culture diverse e importanti, come quelle di Eridu e Obeid, caratterizzate da ottime ceramiche lavorate al tornio.

La loro cultura raggiunse livelli altissimi per l’epoca, e la loro presenza diventò più incisiva nel periodo storico di Uruk, con la comparsa delle prime città, cinte di alte e fortificate mura (a scopo difensivo), costruite con solidi mattoni; le città erano governate da un re, che era coadiuvato da sacerdoti e funzionari. In città, oltre le abitazioni, erano presenti le botteghe dei mercanti e degli artigiani, mentre i contadini abitavano all'esterno della zona urbana, all'interno di piccoli villaggi.

Cuore pulsante della città era la ZIGGURAT, una grandissima torre a più piani sulla cui cima si trovava un tempio che di giorno veniva usato dai sacerdoti per le celebrazioni del culto degli dèi e di notte veniva utilizzato come osservatorio astronomico. La base della ziggurat era invece utilizzata come magazzino per conservare il cibo e le risorse della città. I Sumeri risultano, come detto, un popolo dotato di alta cultura: essi utilizzavano la scrittura cuneiforme, cosa che li pose al vertice del sapere dell’epoca.

Questo antico popolo praticava una religione politeista, ovvero credeva nell'esistenza di tanti dei, e riteneva che l'uomo fosse stato creato da queste potenze celesti, quindi da venerare. Le divinità più importanti dei Sumeri erano: Anu: dio del cielo, Enlil: dio dei venti e signore della terra, Enki: dio delle acque, Shamash: dio del sole e della terra, Ishtar: dea dell'amore e della guerra. In pratica i sumeri identificavano in queste forme divine le forze che governavano la loro vita cercando di renderle più vicine, comprensibili e magari anche "addomesticabili".

Per quanto politeisti i sumeri non erano comunque “fatalisti”, ovvero non affidavano semplicemente al destino la spiegazione degli eventi, tanto che svilupparono delle doti umaniste di fondamentale importanza nello sviluppo delle civiltà future; inoltre, si distinsero per una serie di invenzioni e intuizioni che ne dimostrano pienamente lo spirito vivace e l'intelligenza brillante e attenta. Intelligenti, dunque, e grandi osservatori, i Sumeri divennero maestri in diverse arti. Vediamone alcune.

Tra le invenzioni e le scoperte dei sumeri  troviamo, come accennato prima la scrittura (quella cuneiforme), un sistema di comunicazione che permise di sostituire la cultura orale con quella scritta e pose le basi per una civiltà sempre più evoluta e sofisticata. I Sumeri usavano la scrittura cuneiforme e imprimevano i cunei con uno stilo su una tavoletta di argilla fresca, che successivamente veniva fatta essiccare. Non tutti sapevano leggere e scrivere, l'istruzione era riservata a pochi privilegiati, che diventavano scribi dopo molti anni di studio, garantendosi così una professione elitaria e una carriera di successo.

Altre importanti materie in cui erano bravissimi erano: l'aritmetica, la geometria e l'astronomia. I sumeri si dimostrarono abilissimi astronomi e grazie ad uno studio attento e preciso degli astri: furono i primi a dividere l'anno in dodici mesi e il giorno in 24 ore. Il sistema numerico da loro adottato utilizzava una base di 60 e non di 10 come il nostro; questo è il motivo per cui le ore furono divise in 60 minuti e i minuti in 60 secondi. Per gli antichi Sumeri, 60 era un numero ideale, perché poteva essere diviso equamente per 1, 2, 3, 4, 5, 6, 10, 12, 15, 20 e 30, garantendo versatilità nella misurazione. Inoltre, poiché erano grandi osservatori del cielo, essi stimavano che ci fossero 360 giorni in un anno, divisi nettamente in 60 sei volte. Sebbene l’impero sumero alla fine sia scomparso, il loro metodo di misurazione del tempo è sopravvissuto per oltre 5.000 anni, modellando il modo in cui anche noi oggi percepiamo e misuriamo il tempo.

Anche la ruota fu da loro rivoluzionata. La ruota era già stata inventata nel periodo neolitico, ma loro la costruirono utilizzando un unico blocco di legno (era quindi una "ruota piena"), e solo successivamente gli Hittiti la perfezioneranno creando la ruota a raggi ferrati che risulterà più leggera e veloce, I carri dei sumeri erano trainati da animali simili ai nostri asini che si chiamavano onagri e che ancora oggi si trovano nell'attuale Mesopotamia. Per quei tempi la ruota era un'invenzione straordinaria per lo sviluppo delle città; attraverso l'utilizzo della ruota i trasporti divennero più veloci e si riuscirono a coprire distanze prima impensabili, grazie alla ruota il commercio e l'economia dei sumeri crebbero creando ricchezza e abbondanza. Presso i Sumeri la ruota veniva utilizzata dai vasai come tornio, per creare contenitori e recipienti; l'intuizione dei sumeri permise di applicare il principio rotatorio della ruota, rivoluzionandone l'antico utilizzo e trasformandola così in un mezzo di trasporto.

Lo sviluppo dell’applicazione della ruota nei carri e le abilità degli artigiani permisero ai Sumeri di distinguersi anche nella caccia, rendendo così l'alimentazione sempre più varia e contribuendo a creare un popolo geneticamente sano e forte. Altra invenzione attribuibile ai Sumeri è quella delle leggi. Il ritrovamento della stele di Hammurabi, che prende il nome dal re babilonese che la fece costruire, dimostra che i Sumeri possedevano un compendio di leggi, che essi pubblicizzavano in modo che fossero rese note attraverso la scrittura.

Cari amici, una grande civiltà quella dei Sumeri, tanto che anche oggi alcune loro invenzioni continuiamo ad utilizzarle anche noi. Abili astronomi, i Sumeri osservarono i movimenti dei corpi celesti, e usarono queste informazioni per creare un calendario lunare di 12 mesi strettamente allineato con le stagioni agricole. Il loro bisogno di misurare il tempo con precisione fece sì che inventassero dei calendari accurati, essenziali non solo per regolare l’attività agricola svolta, ma anche per coordinare le loro complesse cerimonie religiose e le diverse attività amministrative. Insomma, quella dei Sumeri fu una civiltà indubbiamente straordinaria!

A domani.

Mario

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