Oristano 20 agosto 2024
Cari amici,
L’estate è notoriamente
il vero periodo del riposo; in particolare agosto, è il mese nel quale la gran
parte dei lavoratori vorrebbe andare in ferie. In questo caldo mese estivo, c’è
una festa importante: quella di FERRAGOSTO! È questo un giorno di festa
e di riposo, dai più sognato, desiderato e tanto atteso! I curiosi si chiedono:
“Ma come e quando è nata questa festa”? La risposta, in realtà ha radici
lontane. Vediamole.
Il termine Ferragosto
deriva da “FERIAE AUGUSTI” (letteralmente “il riposo di Augusto”). A
istituire questa festa fu proprio l’imperatore Ottaviano Augusto nel 18 a.C. con
il preciso intento di celebrare la fine dei lavori agricoli e, finalmente,
dedicarsi al meritato relax. I festeggiamenti si svolgevano seguendo la consolidata
tradizione dei Consualia, dedicati a Conso (Consus), che per i Romani
era il dio della terra e della fertilità. Un giusto periodo di riposo, dunque,
vissuto proprio come un intervallo dai pesanti lavori dei campi.
Nell’antica Roma la festa
era attesa con grande piacere; iniziava ai primi del mese, e durava diversi
giorni, durante i quali si organizzava letteralmente di tutto: dalle Corse di
cavalli, ai banchetti luculliani, dalle sfide sportive alle varie celebrazioni svolte
nelle vie addobbate di fiori. Insomma, una festa a tutto tondo, che interessava
tutta la città, che festeggiava facendo molteplici auguri ai proprietari
terrieri, felici per il buon raccolto, e che ricambiavano gli auguri con ricche
mance.
Questa gradita festività
estiva si consolidò nel tempo in modo talmente forte che la sua importanza durò
nei secoli, arrivando, anche se in modo evoluto, fino a noi, trasformata da
celebrazione pagana in ricorrenza religiosa. Come ben sappiamo i cristiani
recuperarono moltissime festività pagane, adattandole nella nuova religione. Come
avvenne con i Saturnalia, la ricorrenza che celebrava il solstizio d’inverno e
la nascita della nuova natura, che, con il cristianesimo, divenne la festività
del Natale. Con la festa delle FERIAE AUGUSTI, avvenne più o meno lo stesso: il
Ferragosto, nella religione cristiana, divenne la festa dell’Assunzione di
Maria, ovvero l’ascesa della madre di Gesù in Paradiso con anima e corpo.
Al giorno d’oggi questa
giornata è considerata un momento cruciale dell'estate, simbolo di pausa,
trascorsa tra viaggi e serate con gli amici. Ferragosto, insomma, sinonimo di
relax e riflessione, un ponte tra la spensieratezza estiva e il ritorno alla
routine quotidiana. Una festa ricercata e gradita, tanto che il 15 agosto, non
resta che scegliere “come festeggiare”: tra grigliate, giornata al mare, pranzo
in famiglia o festa di paese! Tante le opzioni, purché ci si riposi, o almeno
si provi a farlo.
Amici lettori, voglio
concludere questo post parlandovi di una curiosa leggenda sarda legata al
Ferragosto: quella de SU TRAIGOLZU, un mostro leggendario che emerge
dalle profondità marine nel giorno di Ferragosto. La leggenda narra di un
mostro marino, somigliante ad un minotauro, che, prigioniero e incatenato nelle
profondità marine, per un solo giorno all’anno gli è concesso di liberarsi
dalle catene per andare alla ricerca di anime da portare via con se negli
abissi.
Secondo le credenze
popolari, SU TRAIGOLZU emerge dagli abissi alla mezzanotte tra il 14 e
il 15 agosto, per poi tornare prigioniero alla mezzanotte tra il 15 e il 16.
Durante queste 24 ore, la terribile creatura andava alla ricerca delle sue
vittime, in modo particolare durante tutta la giornata di Ferragosto. Ragion
per cui era rischioso e sconsigliato fare il bagno al mare, in quanto su
Traigolzu poteva cogliere di sorpresa, trascinando sott’acqua e affogando la sua
vittima.
Amici, le leggende
nascono in particolare come spauracchio per i bambini più vivaci, sperando di
renderli un po’ più buoni. Ebbene, Su Traigolzu, una volta calato il sole,
nelle poche ore di libertà concesse vagava per le vie e tra le case tirandosi
dietro le sue grosse catene, in cerca di anime e corpi, terrorizzando intere
comunità. Questa figura mitologica sembrerebbe aver avuto origine nel paese di
Sindia, in provincia di Nuoro, dove si dice che si continui a manifestare la
notte del 15 agosto per le vie del paese.
A Sindia, infatti, Su
Traigolzu è tornato ad essere una maschera del carnevale, che ha ripreso a sfilare
per le vie del paese. Questa terrificante maschera era presente, secondo alcune
testimonianze, fino al termine degli anni ’20 del secolo scorso, per poi
sparire completamente dimenticata; nel 2011, però, grazie alle preziose
testimonianze degli anziani questa maschera è stata ricostruita e riproposta
con grande successo.
Cari amici, la Sardegna,
lo ripeto da tempo, non è solo mare, ma un grande contenitore di arte, cultura,
storia, gastronomia, feste e folclore! La Sardegna è davvero unica, per cui
consiglio a tanti di venirla a scoprire!
A domani.
Mario
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