sabato, ottobre 01, 2022

L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE AVANZA, SOSTITUENDO LA NOSTRA: MA DOMANI SIAMO SICURI CHE RIUSCIREMO A CONTROLLARLA O CI SFUGGIRÀ DI MANO?


Oristano 1° ottobre 2022

Cari amici,

Inizio i post di ottobre con un argomento che, sotto certi aspetti, preoccupa non poco: L’intelligenza artificiale. Questa è un'intelligenza creata dall'uomo, ma, giorno dopo giorno, continua a perfezionarsi, avanzando nella conoscenza come un carrarmato di ultima generazione. Dai semafori alle auto, dalle catene di montaggio a quelle di approvvigionamento dei beni materiali, passando per i servizi e l’artigianato, nulla le appare precluso: è in grado di governare tutto. Ormai anche nelle nostre case l’intelligenza artificiale la fa da padrone, rivoluzionando tutte le attività umane molto più di quanto non abbia fatto in precedenza neppure l’informatica. Per ora stiamo tutti gioendo e godendo di questo straordinario strumento, ma siamo sicuri che in futuro andrà tutto bene, che questa delega, sempre più ampia, che l'uomo continua a concedere all’Intelligenza Artificiale, sia senza pericoli per il nostro domani? Diversi scienziati iniziano a dubitarne.

Amici, un gruppo di ricercatori che si occupa di intelligenze artificiali di alto livello ha di recente confermato che in effetti l’intelligenza artificiale sta diventando sempre più complessa ed autonoma, e che, continuando di questo passo, noi umani non saremo più in grado di controllarla; pur essendo una macchina risulta essere "super intelligente", diventando sempre più capace di autogestirsi, ovvero essere una macchina pensante, capace di agire in maniera autonoma, e che potrebbe diventare un serio pericolo per le nostre capacità di controllo, che in futuro verrebbero vanificate. Insomma, saremo perdenti e impotenti, in balia della macchina pensante, la cui Intelligenza Artificiale sarebbe superiore alla nostra.

Questi ricercatori sostengono che "Una super-intelligenza pone un problema fondamentalmente diverso da quelli tipicamente studiati sotto la bandiera dell'etica robotica, in quanto una super intelligenza è sfaccettata e quindi potenzialmente in grado di mobilitare una diversità di risorse al fine di raggiungere obiettivi potenzialmente incomprensibili per gli esseri umani, e per questo impossibili da controllare".

Il ragionamento del gruppo di ricercatori è partito dal vecchio problema di arresto presentato da Alan Turing nel 1936. Il problema è incentrato sul sapere se un programma per computer raggiungerà o meno una conclusione e una risposta (quindi si interromperà), o semplicemente si ripeterà per sempre cercando di trovarne una. Trasportare l’etica all’interno dell’intelligenza artificiale (per esempio farle capire che il mondo non va comunque mai distrutto) è quasi impossibile: nessun algoritmo può essere assolutamente certo di riuscirci, hanno detto i ricercatori, in quanto sarebbe un modo per limitare le capacità della super-intelligenza.

"Una macchina super intelligente che controlla il mondo suona come fantascienza", ha detto l'informatico Manuel Cebrian nel 2021. "Ma ci sono già macchine che svolgono determinati compiti importanti in modo indipendente senza che i programmatori siano in grado di capire come l'abbiano imparato". "Si pone quindi la domanda se questa loro capacità possa a un certo punto diventare incontrollabile e pericolosa per l'umanità".

Un recente articolo pubblicato su una rivista peer-reviewed, curata dai ricercatori dell'Università di Oxford e di Google DeepMind, il team di ricerca dell’azienda californiana che sperimenta nuove soluzioni AI, teorizza che l'intelligenza artificiale rappresenterà sul serio un rischio esistenziale per l'umanità. Negli scienziati c’è la convinzione che il crescente sviluppo dell’intelligenza artificiale arriverà ad un punto che essa diverrà così intelligente che gli esseri umani non riusciranno più a comprendere non solo come funziona ma anche come tenerla sotto controllo e quindi limitarla.

Secondo uno studio ripreso da ScienceAlert, controllare questa super intelligenza, le cui intenzioni non potremmo prevedere, in quanto la sua capacità di ragionamento e di previsione delle nostre reazioni andrebbero ben oltre quelle dell’umano più intelligente che esiste o che potrà esistere, risulterà sostanzialmente impossibile. Indubbiamente un problema estremamente serio, in quanto un’intelligenza così avanzata potrebbe mettere in atto, scenari catastrofici per la stessa sopravvivenza dell’umanità.

Cari amici, c’è chi sostiene che, forse, ci siamo spinti troppo avanti. Secondo diversi ricercatori l’incomprensibilità umana di un’intelligenza artificiale raggiungerebbe livelli tali che per noi sarebbe impossibile capire come potremmo contrastarla. Anche se oggi l'idea di certe macchine super intelligenti che controllano il mondo possono sembrare solo fantascienza, in realtà esistono già algoritmi che eseguono attività, anche molto importanti, senza che i programmatori intervengano, come spiega Manuel Cebrian, l'informatico super impegnato in questi studi. Il pericolo appare dunque davvero reale! Credo che in tanti dovremo riflettere non poco!

A domani.

Mario

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