giovedì, ottobre 13, 2022

LA CARNITINA, UN AMINOACIDO INDISPENSABILE ALL’ORGANISMO UMANO, LA CUI CARENZA CAUSA LA SINDROME DA AFFATICAMENTO CRONICO.


Oristano 13 ottobre 2022

Cari amici,

La "CARNITINA" è un aminoacido di cui il corpo umano non può fare a meno. La carenza di questo aminoacido (inizialmente chiamato dagli scopritori M. Tomita e Y. Sendju, nel 1927, “Vitamina T"), fa sì che nell'organismo si sviluppino diverse patologie, tra cui la sindrome da affaticamento cronico. La carnitina, dunque, risulta indispensabile nell’organismo per consentire l'ossidazione degli acidi grassi nei mitocondri (organuli delle cellule che producono energia); essa, infatti, agisce da veicolo trasportatore attraverso le membrane cellulari, e quest’azione sinergica fra carnitina, esteri della carnitina ed enzimi, fa sì che questo processo complesso venga portato a termine nello svolgimento del metabolismo cellulare.

La carnitina risulta quindi risulta essenziale per il trasporto degli acidi grassi nei mitocondri e una sua carenza comporta una ridotta produzione di energia a livello cellulare. Gli effetti benefici della carnitina sulla stanchezza fisica e mentale si possono constatare dopo l'assunzione di alimenti che la contengono, necessari per integrare la sua presenza nei momenti di stress fisico e mentale e nei passaggi di stagione più delicati.

Un profano come me si chiede: Ma come viene prodotta la carnitina nel nostro organismo? Gli addetti ai lavori spiegano che circa il 25% del fabbisogno giornaliero di carnitina è sintetizzato da fegato e reni, mentre il rimanente 75% è assunto con la dieta. Fondamentali sono i diversi micronutrienti (come la vitamina C, la niacina, la vitamina B6 e il ferro), che funzionano da co-fattori enzimatici. Le principali fonti alimentari di carnitina sono le carni come pecora, agnello, manzo, suino, coniglio e, in misura inferiore, i prodotti caseari. Verdura, frutti e cereali ne contengono solo in tracce, ma l’organismo umano può creare carnitina a partire dell’amminoacido lisina di cui sono ricchi i legumi.

Amici, come accennato prima, la carnitina è una molecola particolarmente importante per il metabolismo energetico cellulare e la sua carenza può essere legata a numerose patologie a carico del cuore, che risponderanno bene all’integrazione con carnitina. La carenza grave di carnitina è causa di: anemia, scarsa efficienza muscolare, affaticamento cronico, livelli alterati di grassi nel sangue e disturbi cardiaci. Nel neonato (soprattutto pretermine), la carenza di carnitina si manifesta con: cardiomiopatia, debolezza e ipoglicemia.

Poiché la gran parte del fabbisogno giornaliero di carnitina viene fornito proprio dalla carne (che deve il suo nome proprio al suo alto contenuto di carnitina), ai vegetariani, che evitano questo alimento, viene consigliato di integrare questo fattore nutrizionale per compensarne la mancanza e non avere dei problemi. In realtà, nonostante statisticamente la popolazione dei vegetariani non appaia tanto a rischio di carenza di carnitina, così come i soggetti che praticano diete dimagranti e nemmeno chi pratica attività fisica intensa e prolungata, la compresenza di più fattori, suggerisce a chi non si ciba di carne di cercare di integrare questo fattore nutrizionale. Questo perché, come detto, in condizioni di normalità, il 75% circa della carnitina viene assunto con la dieta.

Si, amici, sulla carenza di carnitina nei vegetariani i pareri risultano ad oggi ancora controversi. Oltre la carne, come prima accennato, esistono diverse altre fonti naturali di carnitina quali: noci e semi, legumi, verdure come carciofi, asparagi, barbabietole, broccoli, cavoletti di Bruxelles, aglio e prezzemolo; frutti come albicocche e banane; cereali come grano saraceno, granturco, miglio, farina d’avena, crusca, frumento integrale, germe di grano; altri alimenti come il polline, il lievito di birra, la carruba, e la verza. Anche l’avocado e il Tempeh (semi di soia fermentati), sono buone fonti di carnitina. La compensazione, dunque, appare necessaria.

Cari amici, anche chi oggi si alimenta con una dieta vegetariana o vegana risulta in grado di avere a disposizione tutte le vitamine necessarie in quantità adeguate alle esigenze nutrizionali dell'organismo, con la sola eccezione della vitamina B12, che va comunque assunta con un integratore, seppure all'organismo sia necessaria una quantità alquanto bassa (pochi microgrammi al giorno).

A domani.

Mario

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