domenica, aprile 18, 2021

SIMONA PITTAU: UNA SARDA «TOSTA», NATA CON LA MUSICA NEL SANGUE. OGGI È PRIMO FLAUTO DELLA CELEBRE ORCHESTRA SINFONICA DI VIENNA «WIENNER SYMPHONYKER ORCHESTRA».


Oristano 18 aprile 2021

Cari amici,

Che i sardi, in particolare le donne sarde (non dimentichiamo mai che la Sardegna è da millenni la patria del matriarcato), siano caparbie e resilienti, non è certo una novità, in quanto queste capacità risultano chiare ed evidenti ogni giorno. Oggi, voglio proprio parlare con Voi di una di queste donne sarde orgogliose, Simona Pittau, eccellente flautista a Vienna presso la «WIENNER SYMPHONYKER ORCHESTRA». Un percorso straordinario il suo, partito dal Teatro Lirico di Cagliari, passando per la Scala di Milano, Stoccolma e Parigi, per approdare poi a Vienna.

Il viaggio di Simona, oggi eccellente componente dell'orchestra sinfonica della capitale austriaca, inizia prestissimo. Nata a Samassi nel 1985 da una famiglia di agricoltori e insegnanti, è affascinata dalla musica fin dalla più tenera età. A soli 4 anni e mezzo è gelosa del fratello Giulio, più grande di lei, che prende lezioni presso la Banda Stanislao Silesu di Samassi; punta i piedi in casa finché non viene accontentata, tanto che, diventata grande, dirà, seppure con un sorriso, “Ho imparato a leggere e a scrivere con lo studio del pentagramma."

Crescendo la musica resta il suo più grande obiettivo. Simona Pittau, occhi scuri profondi, è convinta che la musica sarà la sua realizzazione nella vita, perché riuscire a fare quello che si è sempre desiderato, è una obiettivo da conquistare, da raggiungere. Le sue prime capacità le mostra suonando nella banda del suo paese, Samassi, dove viene apprezzata e benvoluta, e questo è per lei un ambiente ricco di stimoli. Lei allora era poco più che bambina, mentre la gran parte dei componenti della banda erano diplomati al Conservatorio di Cagliari o studenti negli ultimi anni. A sedici lei si diploma al Conservatorio di Cagliari.

Dopo il diploma conseguito al Conservatorio di Cagliari, Giovanni Pierluigi da Palestrina, continua a studiare nelle scuole superiori, scegliendo ingegneria biomedica, fino a quando si trasferisce in Olanda, ammaliata dalla sua passione: la musica, e si iscrive a un Conservatorio internazionale. Nel frattempo partecipa a concorsi nazionali e internazionali. Nel 2004 vince una borsa di studio a Firenze e vola a Siena per perfezionarsi. Due anni dopo è la volta del primo concorso mondiale a Pechino, al quale partecipano i cinquanta flautisti migliori al mondo.

Questo successo le crea un grande entusiasmo, tanto che, con gli occhi che le brillano, afferma: «La prima esperienza come musicista professionista è avvenuta con la Gustav Mahler Jugend orchester, che sancisce per me il passaggio alla musica orchestrale. Si tratta di un'orchestra formata da giovani musicisti provenienti da tutta Europa grazie alla quale ho avuto l'onore di esibirmi nelle sale più prestigiose del mondo». Con quest’orchestra (è l’orchestra giovanile di Claudio Abbado), suona per tre anni, e gira l’Europa esibendosi nelle sale più prestigiose.

Wiener Symphoniker - Vienna

Ormai nulla sembra fermarla. Diverse le sue esibizioni importanti: dal Teatro Lirico di Cagliari alla Scala di Milano, da Stoccolma a Parigi. Sono queste solo alcune delle tappe della carriera dell'artista, ormai arrivata alla maturità. A 34 anni, ormai ricca di un grande talento, di tanta tenacia e passione, conquista il tanto desiderato posto nella Wiener Symphoniker, l'orchestra sinfonica di Vienna. La sua felicità è al massimo.

«Vienna è l'ombelico del mondo della musica classica. È un lusso e un onore vivere in mezzo a tanta arte e cultura, qui gli stimoli non mancano mai. Essere nata in Sardegna, a Samassi, mi ha permesso di formarmi in libertà e mi ha caricata della grinta necessaria per spingermi con risolutezza verso il mio obiettivo. La musica è in grado di dare un senso alla mia vita come ha detto qualcuno: dove le parole non arrivano… la musica parla». Queste le sue parole pronunciate con l’orgoglio dei sardi abituati a lottare. Simona ora vive a Vienna da tre anni, e nell’orchestra “Wiener Symphoniker” ricopre il ruolo di flautista e ottavino solista, oltre ad insegnare all’Università dell’arte di Vienna MUK “Musik und Kunst”.

Cari amici, purtroppo la pandemia in atto ha quasi completamente paralizzato il suo lavoro; i teatri sono ancora chiusi e i concerti per il momento sono ancora tutti online, senza pubblico. Simona Pittau ha dovuto rivedere i suoi piani e rinunciare per ora alla visita in Sardegna. Nonostante il periodo, non ha perso la grinta per combattere anche l'isolamento da Covid-19. Quando l'Italia era già in piena epidemia ha dimostrato la sua vicinanza ai compaesani con una performance sonora che ha fatto il giro dei social. Sapeva già tutto del virus prima ancora che si estendesse alla stessa Austria. Ora dal suo appartamento viennese si tiene costantemente in contatto con la famiglia e gli amici lontani e continua a suonare il suo flauto sperando di ritornare presto alla normalità quotidiana.

Grazie Simona per il tuo coraggio, la tua forza e le tue capacità: grazie per quello che fai e per quello che sei. La nostra Sardegna ha bisogno di donne come Te!

A domani.

Mario
L'orchestra sinfonica di Vienna

 

 

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