martedì, luglio 02, 2019

IL SALUTO AFFETTUOSO DI MONSIGNOR SANNA CHE IL 30 GIUGNO HA LASCIATO LA GUIDA DELL’ARCIDIOCESI ARBORENSE: NON UN ADDIO MA IL COMMIATO DI UN FRATELLO CHE MANTIENE ORISTANO NEL CUORE.


Oristano 2 Luglio 2019
Cari amici,
È giunta l’ora. Dopo un rinvio di 2 anni, proroga arrivata al compimento dei 75 anni del nostro Arcivescovo Monsignor Ignazio Sanna, è arrivata la nomina del suo successore, nella persona di Monsignor Roberto Carboni, già Vescovo di Ales-Terralba, di cui, comunque, manterrà la guida come Amministratore Apostolico. Il 30 giugno scorso, dopo un breve periodo di preparazione per l’insediamento del nuovo Arcivescovo, Monsignor Sanna con una bella e partecipata cerimonia ha voluto salutare la “Sua Diocesi”, che aveva governato per ben 13 anni.
In una Cattedrale strapiena di fedeli, con la presenza di numerose autorità civili e militari venute a salutarlo da tutto il territorio, l’Arcivescovo, ormai emerito, ha celebrato per l’ultima volta da Arcivescovo titolare la Santa Messa, dedicando al “popolo di Dio” di cui era stato illuminato pastore, un’omelia straordinariamente affettuosa, che non ha mai dato adito ad un saluto di addio, ma solo di commiato, in quanto ha ribadito che non avrebbe mai dimenticato la sua Oristano, Città che era entrata in modo perenne nel suo cuore.
Ho partecipato alla sacra funzione con i Cavalieri della Delegazione oristanese del Santo Sepolcro di Gerusalemme (a cui con orgoglio appartengo), di cui Monsignor Sanna fa parte come Priore e che per tutti noi, cavalieri e dame, è stato una preziosa guida e un grande Assistente spirituale. Tutto il territorio della Diocesi Arborense, in particolare la città, ha voluto essere presente per salutarlo con grande affetto. Diversi i rappresentanti sia delle Istituzioni (a partire dal Sindaco di Oristano) che delle Associazioni diocesane che hanno voluto salutarlo con un messaggio dall’altare, ai quali Monsignor Sanna ha risposto con un affettuoso messaggio nella sua Omelia.
Un’Omelia incentrata, ripeto, non sull’addio al ‘popolo di Dio’ che gli era stato affidato da Papa Benedetto XVI 13 anni fa, ma su un semplice commiato, come quello di chi parte per svolgere la sua missione in altro luogo, ma che continua a sentirsi parte viva e attiva della ‘sua Oristano’. Monsignor Sanna, infatti, ha deciso che manterrà non solo la sua residenza ad Oristano, ma, come ha avuto modo di affermare anche pubblicamente nell’Omelia, vorrà essere seppellito nella Cattedrale di S. Maria, Chiesa Madre della sua Diocesi, quando Dio stabilirà che dovrà lasciare questo mondo. Parole d’amore che hanno commosso i numerosi presenti.
Nel suo breve messaggio di saluto ha ricordato i bei momenti felici trascorsi, ma anche quelli difficili, di delusione, quelli che lo avevano anche molto provato e che in un momento particolare lo avevano quasi convinto a chiedere di rinunciare al gravoso incarico. Poi ha voluto rassicurare i fedeli della Diocesi Arborense, affermando che con il Suo successore essi sarebbero stati in buone mani. Monsignor Carboni, ha detto, farà il suo ingresso ufficiale la prossima domenica 7 luglio, e sarà fraternamente accolto anche da Lui.
Cari amici, mi sono onorato in questi anni della Sua amicizia, sia come uomo che come cavaliere, e posso dirvi che da Lui ho avuto ben di più della semplice amicizia, avendomi insegnato molto. Mi piacerà, capitando a Roma di andare a trovarlo, e allora, come si fa con un caro amico o un congiunto, abbracciarlo con grande affetto; sarà un ritrovarsi con quella gioia che ristora, che ci da la dimensione di quanto sia grande il balsamo dell’amicizia, quanto sia importante l’affetto, la comunanza di idee e di comportamenti.













Nel chiudere questa riflessione, amici, Vi confesso che seppure l’abbraccio di avant’ieri con Lui in Cattedrale (mentre gli auguravo di avere ancora una lunga strada di servizio da percorrere), sia stato velato dai miei occhi bagnati di commozione, avevo la certezza che quello non era un saluto d’addio ma quello di un semplice arrivederci presto! Mi sono mancate le parole per dirgli che, incontrandolo a Roma, lo avrei salutato con un sorriso e, magari in modo giovanile come si era sentito apostrofare dai giovani oristanesi, dicendogli semplicemente: “Ciao Vescovo”!
A presto, caro Monsignor Sanna!
Mario

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