lunedì, settembre 30, 2019

GLI INVESTIMENTI IN VALUTE VIRTUALI. I SERI PERICOLI DELL’UTILIZZO DELLE I.C.O. (PIÙ NOTE COME CRIPTOVALUTE), CHE HANNO CAUSATO VERE E PROPRIE TRUFFE.


Oristano 30 settembre 2019

Cari amici,

Chiudo le riflessioni del mese di Settembre parlando ironicamente di Pinocchio e del famoso "Campo dei miracoli". Purtroppo ancora oggi di creduloni alla Pinocchio ce ne sono tanti, e farebbero bene a smettere di sognare restando con i piedi per terra! Il post di oggi credo lo dovrebbero leggere con buona attenzione...
L'argomenti di oggi è dedicato alle "Criptovalute" che pare aumentino di giorno in giorno. Le emissioni di queste nuove ‘monete virtuali’, che puntano al reperimento di capitali per finanziare nuove attività come quelle create dalle Start Up, sono costantemente in aumento. Ho di recente trattato l’argomento delle criptovalute su questo blog parlando dell’ingresso sul mercato della nuova moneta lanciata da Mark Zuckerberg, la Libra (chi ha interesse può andare a leggere quanto scritto cliccando sul seguente link: http://amicomario.blogspot.com/2019/07/una-nuova-cripto-valuta-si-affaccia.html)
Il mondo delle criptovalute, in realtà, risulta essere molto pericoloso, e gli investitori dovrebbero usare molta cautela nell’entrare in gioco. La giusta preoccupazione non è solo derivante dalle pericolose oscillazioni che queste valute virtuali, come Bitcoin o Ethereum hanno sul mercato dall’oggi al domani, ma anche dalle possibili truffe che si celano dietro la facciata.
Queste monete senza regole, ufficialmente note come I.C.O. (Initial Coin Offering) sono sempre più utilizzate per far partire attività di nuova concezione, di norma sviluppate dalle Start Up, utili come forma di finanziamento ovvero di raccolta di capitali. In cambio delle somme fornite, i sottoscrittori delle ICO ricevono un certo quantitativo di nuove criptovalute emesse dalle startup, nella speranza di forti rivalutazioni future. Essendo tutto basato su un immaginario futuro roseo, il pericolo dei danni che possono causare queste monete virtuali preoccupa non poco, sia gli Enti di controllo monetari dell’Europa che del resto del mondo.
L’ESMA (l’organismo che sovrintende alle Authority finanziarie europee) ha lanciato diversi warning (campanelli di allarme) sui rischi che le ICO pongono in termini di tutela degli investitori e di integrità dei mercati finanziari. Il fenomeno è ancora molto lontano dai valori raggiunti da altri mercati, come quello dei derivati, ma ha comunque registrato numeri interessanti. Nonostante il ridimensionamento del Bitcoin nel corso del 2018, la raccolta di fondi tramite ICO è proseguita a ritmi elevati. L'anno scorso il valore raccolto a livello globale ha abbondantemente superato i 20 miliardi di dollari, con circa 1.000 offerte di nuove valute.
Certo non tutto è negativo, anche i successi non sono mancati, ma accanto ai casi (pochi) di successo non sono, nel complesso, mancate neanche le truffe.
Perché non sempre le criptovalute vengono poi effettivamente lanciate come annunciato sul mercato e non sempre, quindi, possono acquistare valore. Spesso ci si trova di fronte ad una “Cripto truffa” che ha rovinato tanti piccoli risparmiatori e che contrariamente a quanto si potrebbe pensare non sempre sono legate ad hackers che rubano i fondi (fenomeno che purtroppo persiste e che interessa 1 investitore su 10 in criptovalute). 
Come ha rivelato di recente un truffatore pentito (che ora collabora con la magistratura) al Sole 24 Ore, “L'aggancio con il potenziale cliente avveniva e continua ad avvenire mostrando la crescita esponenziale delle classiche e ormai famose criptomonete, come Bitcoin ed Ethereum. Ho visto promotori guadagnare anche 400 mila euro vendendo criptovalute ad amici, parenti e nuovi adepti richiamati dal passaparola”. “I promotori devono essere bravi a far credere – ha proseguito – che con le criptovalute è possibile acquistare macchine di lusso, case di pregio o viaggi e spendere in ristoranti e negozi di lusso. Personalmente ho visto gente pronta a impegnarsi casa o fare mutui in banca per diventare milionaria in poco tempo”. 
Il meccanismo utilizzato per spingere le persone ad aderire alle ICO è dunque quello vecchio come il mondo: lo specchietto per le allodole, ovvero far credere che acquistando criptovalute di nuova emissione sia possibile diventare ricchi in pochissimo tempo. Ecco, dunque, l’attenzione necessaria che ogni investitore dovrebbe portarsi appresso, senza far sconti a nessuno, in particolare agli amici. La prima regola di “Buon senso” è quella di non investire mai in qualcosa che non si capisce a fondo; la seconda è quella di non fare mai affidamento su promesse di rialzi stellari e facili guadagni. La realtà è che purtroppo non esistono facili scorciatoie per diventare ricchi mentre il cammino è pieno di occasioni per andare incontro a delle sicure perdite.
Gli Stati Uniti sono preoccupati quanto e più dell’Europa. La società statunitense che controlla la Borsa ha ideato un modo per non cadere nelle truffe delle criptovalute. 
Dopo la strage di risparmiatori caduti nella rete (dal Bitcoin alle tante altre che poi si sono aggiunte) e per cercare di proteggerli, la Securities and Exchange Commission (SEC) con sede negli Stati Uniti – ha creato un’ICO finta. Questa si chiama Howey-Coins e ha un sito che la fa sembrare una vera cripto valuta; in realtà, siamo di fronte a una simulazione. La SEC ha deciso di creare questo sito per aiutare le persone che vogliono investire in Bitcoin a non essere truffate: navigando per le varie sezioni, infatti, ci sono molte istruzioni e spiegazioni su come evitare d’incappare in malintenzionati.
Cari amici, da sardo, (permeato come tanti da grande diffidenza), ho già espresso la mia opinione e la ripeto: da piccolo ho letto il libro di Pinocchio, e sono sempre stato convinto che non esiste il “Campo dei miracoli”, dove sotterrando le monete crescono alberi colmi di zecchini d'oro. Sono certo, invece che il mondo è pieno di soggetti come “Il gatto e la volpe”!
A domani.
Mario



Nessun commento: