giovedì, luglio 27, 2017

SICUREZZA SULLE SPIAGGE? ORA C’È APOLLO 4, IL DRONE SALVAVITA. PRIMO ESPERIMENTO A CAORLE IN VENETO.



Oristano 27 Luglio 2017
Cari amici,
Che quest’anno sulle spiagge i pericoli per i bagnanti siano addirittura in aumento, lo possiamo già toccare con mano. La necessaria sorveglianza, considerato che i denari a disposizione dei Comuni e delle Province sono sempre più scarsi, diminuisce ulteriormente mettendo ancora di più a repentaglio la vita di chi d’estate si avventura per mare a refrigerarsi e fare il bagno. Tra l’altro, la calura particolarmente alta di quest’anno, sta creando ulteriori problemi, mettendo davvero a rischio la vita degli anziani che vanno al mare. Per chi soffre di cuore, poi, il problema si aggrava ulteriormente.
In caso di possibile infarto, infatti, intervenire prontamente (è questo un dato di fatto) è l’unica maniera di potersi salvare. 
Questo problema è stato preso in considerazione dalla Regione Veneto che, prima in Italia, ha lanciato Apollo 4, un drone salvavita sperimentato sul litorale di Caorle e destinato al salvataggio e all’assistenza in emergenza di bagnanti in difficoltà. L’idea vincente è stata quella di avere la possibilità di trasportare in loco in tempi brevissimi un defibrillatore che viene utilizzato dai bagnini di salvataggio. Ecco come funziona l'innovativo progetto-pilota del drone-trasportatore, presentato recentemente a Caorle e che pone la Regione Veneto all'avanguardia su questo campo. Presente alla prima manifestazione di presentazione il Governatore del Veneto Luca Zaia.
In effetti trasferire anche in campo sanitario i nuovi strumenti, le nuove realtà tecnologiche, appare una reale necessità da portare avanti senza indugio, per poter guardare con serenità ad un futuro di maggiore sicurezza. L’interessante progetto del “Drone salvavita” è nato dalla collaborazione dell’Azienda sanitaria ULSS del Veneto orientale con il Consorzio spiagge. L’iniziativa, unica in Italia, è finanziata nell’ambito del programma ‘turismo accessibile’, che porta in dote 600 mila euro per migliorare i servizi dell’intero litorale veneto.
“La medicina del futuro - ha ribadito il Governatore Zaia - farà sempre più impiego di droni, robot e tecnologie digitali. In sanità sperimenteremo altri progetti con i droni, ad esempio per raggiungere zone impervie e aumentare la tempestività degli interventi di urgenza ed emergenza portando sul posto alcuni presidi sanitari, in connessione diretta con il 118. In Veneto il sistema dell’urgenza-emergenza dimostra grande efficienza e continueremo a potenziarlo investendo su nuove tecnologie e ‘devices’. La buona sanità non è fatta di soli posti letto e non si misura dal numero di ospedali - ha continuato - In realtà l’efficienza dell’assistenza e delle cure è data da tecnologie, professionalità, telemedicina e tecnologie digitali. In Veneto ogni ospedale provinciale dispone già ora di un robot di chirurgia ad alta precisione, Da Vinci, che consente di operare con altissima professionalità, anche a distanza, e di abbattere il numero di giornate di degenza. E in futuro avremo ancor più tecnologie e strumenti di robotica che affiancheranno, e a volte sostituiranno, la professionalità di medici, chirurghi, operatori sanitari, migliorando e qualificando ulteriormente le loro preziose prestazioni”.
A Caorle è stata allestita una base di stazionamento e di decollo per i droni. Nel tratto di arenile “White Oasis”, in collaborazione con Caorle-spiaggia è stata allestita la base operativa dei droni, da inviare nel luogo dell’emergenza su richiesta dei bagnini di salvataggio, i primi a soccorrere le persone in difficoltà sull’arenile. La società fornitrice della macchina-drone fornirà tutto il supporto necessario al suo uso durante tutto il giorno, sia nel pilotaggio (con personale formato e certificato) che nell’utilizzo del defibrillatore, mediante il proprio personale addetto al servizio di salvataggio. La fase di sperimentazione è prevista per tutto il 2017, per entrare a regime, sempre con autorizzazione ENAC, nel 2018. A regime, il drone coprirà un tratto di arenile di circa 2 chilometri e potrà atterrare al fianco delle torrette di salvataggio, dove verranno allestite apposite piazzole contraddistinte dal logo internazionale dell’emergenza.

“Apolllo4, il drone salvavita”, l’avveniristico supporto medico, è un vero gioiello tecnologico. Realizzato in struttura di carbonio, è provvisto di scatola nera e di telecamera HD, e per il funzionamento utilizza 4 motori potenziati per consentire il trasporto di un defibrillatore a una velocità di circa 45 chilometri all'ora (limitata da software). E' autoalimentato da batterie ricaricabili ed è fornito di un sistema di guida GPS a tripla ridondanza; può volare sino a 2000 metri d’altezza massima dal suolo e in condizioni di vento sino a 30 chilometri orari. La missione viene gestita attraverso l’utilizzo di un telecomando remoto integrato a un tablet che ne garantisce in tempo reale la visualizzazione del volo ripreso dalla telecamera del drone.
Cari amici, plaudo alla nuova iniziativa e sono convinto che dopo questo primo passo molte altre località si doteranno di un sistema simile, capace certamente di salvare numerose vite umane. Il fatto poi che il drone consenta una rapidità d’intervento superiore ad ogni altra, farà sì che in futuro, superata la sperimentazione, potrà essere impiegato anche in zone difficilmente raggiungibili dai normali mezzi di soccorso.
Un tassello in più si aggiunge ai possibili salvataggi estivi in mare e non.
A domani, amici.
Mario
                                                                                                                                                           

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