venerdì, luglio 21, 2017

LA SARDEGNA E LA DOVUTA, NECESSARIA, CONTINUITÀ TERRITORIALE. COSA DOBBIAMO FARE PER AVERLA DAVVERO? UN INTERROGATIVO SEMPRE PIÙ PRESSANTE.



Oristano 21 Luglio 2017
Cari amici,
Questi giorni la Sardegna è apparsa ancora più ignorata e isolata dal resto dell'Italia. Credo che siano stati tanti i sardi che hanno sbottato di brutto nell’apprendere dai media che nessun vettore aereo aveva partecipato alla gara per la continuità territoriale aerea che collega Cagliari con Roma e Milano. Li immagino in preda ad una miriade di sensazioni, che vanno dall’attribuzione ai nostri rappresentanti delle Istituzioni di appellativi poco felici, a una sorda rabbia derivante da tutta una serie di ‘diritti negati’. Rabbia data dalla costante violazione della dovuta “Continuità Territoriale”.
Alitalia, il nostro vettore nazionale (che tanti soldi spreca in modo inopportuno), sulle partenze aeree da Cagliari non ha presentato offerte, sia per i collegamenti da Cagliari a Roma che per Milano, Meridiana si è candidata per le tratte Olbia-Roma e Olbia-Milano, mentre Blue Air, compagnia con sede a Bucarest, si è proposta per le rotte Alghero-Fiumicino e Alghero-Linate, confermando l’interesse per l’esistente volo Alghero-Torino.
Il bando lanciato dalla Regione prevedeva una tariffa unica per 10 mesi l’anno di 37 euro per le singole tratte da e per Roma e di 47 per quelle da e per Milano (tasse escluse), mentre nei due mesi estivi di maggior traffico, cioè a luglio e agosto, il costo dei biglietti per i non residenti saliva rispettivamente a 70 e 80 euro, al netto delle tasse aeroportuali. Alitalia ha ritenuto le condizioni proposte in forte discontinuità rispetto a quelle esistenti. A detta della Compagnia di bandiera, «ciò comportava un significativo incremento della capacità e della complessità operativa a fronte di un aumento della compensazione tariffaria fortemente non proporzionato». La compagnia, quindi, non ha presentato alcuna offerta.
La situazione sarda, relativamente alla ‘continuità territoriale’, non appare dunque in ottimo stato. Oltre la mancata partecipazione di Alitalia, non hanno presentato offerte nemmeno le compagnie low cost che dominano il mercato: Ryanair ed EasyJet. Delle ‘estere’ a confermare interesse per l’Isola è stata solo Blue Air, la compagnia della Romania che sta investendo sempre di più in Italia e che già vola tra Torino e Alghero, nell’intento di allargarsi; delle italiane è rimasta presente Meridiana, il vettore con sede a Olbia, ora in attesa della firma finale per l’ingresso di Qatar Airways al 49%.
La Sardegna resta dunque, al momento, scoperta nei collegamenti da Cagliari. Questo fatto preoccupa non poco il Sindaco Massimo Zedda che dice: "In relazione all'esito del bando della Regione Sardegna per la continuità territoriale da Cagliari su Roma e Milano, chiediamo che si predisponga immediatamente una nuova gara e contestualmente si attivino tutte le procedure amministrative per garantire il servizio alle stesse condizioni e a uguali tariffe per i prossimi mesi".
Cari amici, credo che i sardi possano considerarsi davvero stufi di una situazione che li vede sempre più cittadini di serie B se non addirittura di serie ancora inferiore. Le tariffe agevolate per una Regione non collegata al resto d’Italia via terra sono assolutamente indispensabili, per consentire ai sardi, fino a prova contraria cittadini di serie A come tutti gli altri, di godere di tariffe aeree eque sulle rotte da e per la Sardegna, rispetto al tradizionale costo del biglietto. Il loro è un diritto: dovuto, indispensabile e addirittura irrinunciabile.
Le risorse che ora appaiono disponibili, comunicate dall’Ente Regione per la nuova continuità aerea, sono pari a circa 51 milioni di euro per il primo anno e 205 milioni di euro fino al 2021. Sbrogliare una situazione di questo tipo non è certo facile. L’ipotesi più probabile appare “l’affidamento d’urgenza” per le rotte da Cagliari, provvedimento “che potrà avere validità fino a sette mesi a partire da ottobre prossimo e nel frattempo sarà bandita una nuova gara”, come commenta l’autorità politica. "Nessuno resterà a terra", ha promesso ai residenti Massimo Deiana, ormai ex titolare dell’assessorato a Trasporti, in quanto passato a presiedere l’Autorità portuale unica dell'Isola.
Amici miei, come sempre a pagare saranno solo i sardi. La speranza è che la nuova gara possa trovare presto soluzioni più accettabili, altre vie d’uscita ora precluse, per garantire ai residenti sull’Isola di viaggiare da e per il capoluogo a tariffe scontate e con un numero di posti garantito. Continuando di questo passo, la già poco felice situazione attuale, potrà solo peggiorare. 
I sardi si interrogano sempre più spesso, domandandosi se appartengono o no, "in modo paritario" ad un’Italia che continua, dopo secoli di dominazioni straniere, a considerarli sempre e solo sudditi, anziché cittadini come tutti gli altri.
A domani.
Mario

Nessun commento: