domenica, luglio 15, 2012

FESTEGGIARE IL COMPLEANNO: UN RITO DI ORIGINE PAGANA CHE SI PERDE NELLA NOTTE DEI TEMPI.

Oristano 14 Luglio 2012

Cari amici,

domani è il mio compleanno. Gli anni passano (per ora sono 67) e, con grande serenità, bisogna accettare lo scorrere del tempo come qualcosa di inarrestabile e di ineluttabile. Una cosa, però, è certamente importante: restare giovani dentro!

Stasera mentre riflettevo sul tempo che ho già messo dietro le spalle ho pensato che mi sarebbe piaciuto riepilogare la storia di questa annuale ricorrenza. Quando nasce la tradizione di festeggiare il compleanno? Eccola, cari amici, la storia di questa “festa” che certamente potrà soddisfare anche la Vostra curiosità.

La “festa di compleanno” ha origine da antiche usanze pagane, che in questo giorno usavano fare gli auguri al festeggiato nell’intento di “proteggerlo” dalle forze del male e di auspicare per Lui salute e sicurezza per l’ulteriore anno che stava per iniziare.

I primi “festeggiatori” di compleanni della storia, a quanto pare, furono gli antichi Egizi, che in queste occasioni usavano omaggiare il faraone preparando per lui ogni sorta di prelibatezze. L’idea della torta fu invece dei Persiani che erano abili pasticcieri. I Greci ereditarono poi queste due tradizioni “fondendole” nella celebrazione del compleanno di Artemide, dea della Luna, il sesto giorno di ogni mese. Filòcoro [antico storico greco] ci racconta che per l’occasione i seguaci della dea preparavano una torta tonda e bianca (era fatta con miele e farina) e la illuminavano con delle candele. Una volta finita, la torta doveva sembrare proprio una “piccola luna” e risplendere alla luce delle fiammelle. Nel corso della storia poi, il “fuoco” sulle torte che venivano preparate nei banchetti festosi serviva anche a tenere lontani gli spiriti maligni, che potevano... guastare la festa!!! Infatti è per questo motivo che, alla fine delle celebrazioni le candele venivano spente con un soffio: a festa ormai finita gli “spiriti malvagi” si allontanavano da soli e il fuoco non serviva più! Successivamente in Germania nacque la tradizione di tenere accese tutte le luci di una casa nel giorno del compleanno di uno dei suoi abitanti. Questa usanza si tramutò poi nella “festa del bambino”, in uso nelle campagne tedesche. Il “fortunato” che compiva gli anni veniva svegliato prestissimo dal...profumo di una torta gigante preparata solo per lui. Su questa torta dovevano restare accese le candeline dalla mattina fino a sera dopo cena, momento in cui il bimbo spegneva le candele, pensava a un desiderio da realizzare e...finalmente si poteva mangiare la sua fetta di torta! Questo rito si è mantenuto pressoché intatto fino ai “compleanni nostri” . Continuiamo con la storia!

L'Encyclopedia Americana (1991) afferma: "Nel mondo antico — in Egitto, Grecia, Roma e Persia — si celebrava il genetliaco di divinità, re e nobili". Gli autori di un libro sui compleanni ne rivelano la ragione fondamentale. Essi scrivono: "Mesopotamia ed Egitto, culla della civiltà, furono anche i primi paesi in cui gli uomini usavano ricordare e festeggiare il compleanno. Nei tempi antichi era importante tenere una registrazione del giorno della nascita soprattutto perché la data di nascita era essenziale per fare l'oroscopo" (Ralph e Adelin Linton, The Lore of Birthdays). Anche di alcune divinità pagane si festeggiava la ricorrenza della nascita. Per esempio il 24 maggio i romani commemoravano la nascita della dea Diana e il giorno dopo quella del loro dio-sole, Apollo. Quindi le feste di compleanno erano inizialmente legate al paganesimo, non alle successive religioni monoteiste: ebraica, musulmana e cristiana.

È interessante quanto dice la stessa enciclopedia degli antichi Greci e Romani: "L'offerta di doni in particolari occasioni era spesso dettata da timori superstiziosi, come nel caso dei doni di compleanno". L'articolo fa notare che "in precedenza si attribuiva una virtù magica" alla consuetudine di fare questi doni. Essa spiega pure che nell'antica Grecia lo scopo speciale della celebrazione dei compleanni "era quello di invocare l'aiuto del Buon Demone (agathos daimon) in un tempo in cui — al limite fra due periodi — gli spiriti maligni erano specialmente inclini a esercitare la loro influenza".

“I greci credevano che ognuno avesse uno spirito protettore o dèmone che era presente alla sua nascita e vigilava su di lui durante la sua vita. Questo spirito aveva una relazione mistica con il dio nel cui compleanno la persona era nata. Anche i romani accettarono e condivisero questa idea. Questa nozione si consolidò anche in futuro e riuscì a tramandarsi nel pensiero religioso dell’uomo: la ritroviamo nell’angelo custode, nella fata buona, nel santo patrono e cosi via. Nella credenza popolare, le candeline sono dotate di uno speciale potere magico, capace di esaudire i desideri. Le candeline accese perpetuano gli antichi riti dei fuochi sacrificali che hanno avuto un particolare significato mistico sin da quando l’uomo ha eretto i primi altari ai suoi dei. Che dire del tradizionale augurio di "Buon compleanno"? Alcuni studiosi affermano che "I saluti e gli auguri di buon compleanno sono una parte essenziale di questa festa. L'idea trae le sue origini dalla magia. La stregoneria viene impiegata soprattutto per gettare incantesimi, buoni e cattivi. Si è specialmente sensibili a tali incantesimi nel giorno del compleanno, perché in quel tempo i propri spiriti sono in giro. Gli auguri di buon compleanno possono esercitare un'influenza buona o cattiva perché quel giorno si è più vicini al mondo degli spiriti".

L'accertata origine pagana delle molte usanze associate ai compleanni ha costituito una “barriera”, una negazione, un “rifiuto”, alle religioni successive, prima ebraiche e poi cristiane, che inizialmente non le hanno ne accettate ne condivise. La lettura delle Sacre Scritture menziona infatti solo due casi di celebrazioni di compleanni che riguardano entrambe personaggi pagani: un faraone d’Egitto e Erode Antipa.

Ecco i passi che li riportano:

1) Genesi 40:20-22 : “Ora avvenne che il terzo giorno era il compleanno di Faraone, ed egli faceva un banchetto . . . Pertanto ristabilì il capo dei coppieri nel suo ufficio di coppiere . . . Ma appese il capo dei panettieri”.

2) Matteo 14:6-10 : “Quando si celebrava il compleanno di Erode, la figlia di Erodiade ballò alla festa e piacque tanto a Erode che egli promise con un giuramento di darle qualunque cosa avesse chiesto. Quindi essa, dietro istigazione di sua madre, disse: ‘Dammi qui su un piatto la testa d1 Giovanni il Battista’. . . . [Egli] mandò a decapitare Giovanni nella prigione”.

Il rifiuto della tradizione pagana fece si che gli Ebrei mai accettarono di festeggiare i compleanni. L'Encyclopaedia Judaica cosi afferma: "La celebrazione dei compleanni è estranea al tradizionale rituale ebraico". Un libro sulle usanze in Israele osserva: "La celebrazione dei compleanni è stata presa a prestito dalle consuetudini di altre nazioni, perché né la Bibbia, né il Talmud né gli scritti dei Saggi d'epoca posteriore menzionano l'esistenza di un'usanza del genere fra gli ebrei. In effetti era un'antica usanza egiziana" ( Customs and Traditions of Israel).

La Cyclopædia di M'Clintock e Strong (1882, vol. I, p. 817) dice che gli ebrei "consideravano le celebrazioni del compleanno come parte dell'adorazione idolatrica e questo probabilmente a motivo dei riti idolatrici che si tenevano in onore di quelli che erano ritenuti gli dei patroni del giorno in cui si teneva il ricevimento". Sul racconto del compleanno di Erode, il dott. Richard Lenski afferma: "I giudei aborrivano festeggiare i compleanni, ritenendola un'usanza pagana, ma i vari Erode in queste celebrazioni superarono perfino i romani, tanto che l'espressione 'compleanno di Erode' (Herodis dies) rimase a indicare uno sfarzo spropositato".

Anche i cristiani, fino al principio dell' Era Volgare, si comportarono allo stesso modo, evitando di celebrare i compleanni. Fino al IV secolo, dunque, il cristianesimo respinse la celebrazione dei compleanni giudicandola un’usanza pagana” (Schwäbische Zeitung – supplemento Zeit und Welt – del 3-4 aprile 1981, p. 4). Il ministro luterano John C. McCollister ha scritto nel suo recente libro The Christian Book of Why (Il libro cristiano dei perché): "A quell'epoca tutti i cristiani pensavano che la celebrazione di qualsiasi compleanno (anche quello del Signore) fosse un'usanza pagana. Nel tentativo di separarsi da qualsiasi pratica pagana, i primi cristiani rifiutarono di riservare un giorno alla nascita di Gesù". Lentamente, però, anche il Cristianesimo, a partire dal Medioevo, iniziò a festeggiare la ricorrenza.

Se il compleanno antico era concepito come un rito pagano e quindi per questo motivo fu rifiutato dal cristianesimo, quello moderno è apparso soltanto quando ha cominciato ad affrancarsi dalla tradizione cristiana che, nel Medioevo, vedeva nel battesimo una 'rinascita' e nelle feste dei santi il ricordo della loro 'nascita' alla 'vera vita', quindi a far data dalla Loro morte. Lentamente ma inesorabilmente, però, anche la consuetudine di festeggiare la ricorrenza del compleanno per la nascita dei nostri cari e anche la nostra con torta, candeline, regali e auguri di 'buon compleanno', si è inserita con forza, ma in data abbastanza recente. Le ricerche effettuate da Jean-Claude Schmitt, ci consentono di scoprire, non senza stupore, il carattere tardivo di una celebrazione a noi così cara. Il rito di festeggiare il compleanno inizia prima negli ambienti aristocratici dell'epoca moderna, poi nella borghesia del XIX secolo e infine, ma non prima del XX secolo, negli ambienti popolari. Famosa la grande torta con le cinquantatré candeline per il compleanno di Goethe, nel 1802.

Cari amici, credo che anch’io festeggerò con torta e spumante. Pochi familiari e pochi amici, quelli veri.

Debbo confessare che ho avuto molto dalla vita e ringrazio il Signore per questo. L’augurio che faccio a tutti, famiglia, amici e ovviamente me stesso è un “altro anno” possibilmente pieno di serenità, pace e amore. Tutto il resto sono solo briciole.

Grazie a tutti Voi dell’attenzione!

Mario

19 commenti:

Anonimo ha detto...

mi chiedo, come mai dopo un accurata spiegazione delle origini del compleanno con tanto di scritture bibliche riportate continui a festeggiare il compleanno, qual è il senso della tua spiegazione?




Anonimo ha detto...

è una contraddizione quello che ha scritto... visto che poi lo festeggerete ugualmente sapendo che questa tradizione ha a che fare con gli spiriti

Unknown ha detto...

Ipocrisia pura! Io ne ero già a corrente di queste ricerche storiche! Ma le metto pure in pratica! È assurdo dopo aver esteso una ricerca storica così accurata X poi dire : buon compleanno!

Anonimo ha detto...

Concordo

Anonimo ha detto...

Tanto fanno tutto al contrario di quello che dice la bibbia, poi ci vuole la faccia tosta di farsi chiamare cristiani.

Anonimo ha detto...

Poi dice a la fine " ringrazio il signore" se mai il signore se dovrebbe giudicarti sarai gia punito come quelli che adoravano il vitello d, oro.

Unknown ha detto...

Grazie Mario di aver condiviso questa ricerca con noi. Anche io mi sono chiesto spesso come dare significato agli auguri vuoti e di rito che molti mi fanno. Condivido con te il pensiero finale. Anch'io sono consapevole che le uniche cose che contano nella vita sono progredire nella conoscenza di se stessi e del mondo e di Dio e amare e donare agli altri e tutto il resto è noia e "briciole". Mi addolorano i commenti acidi che sono stati fatti. Non li capisco.

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Unknown ha detto...

Se la Bibbia condanna i compleanni e evidente ke e Dio Stesso a condannarli.. Se poi cerchiamo sempre il calcio d angolo xfesteggiarli e evidente che i principi di Dio xvoi valgono poco.. Non dice forse la Bibbia ke Dio nn e cambiato? E fermo sulle sue decisioni nn si rifugia in calcio d angolo solo xtrovare scuse.

Unknown ha detto...

Felice di essere pagana! Buon compleanno a me!!!!! Yeah!

Unknown ha detto...

Bravissimo ...logica della logica...sono d'accordo con te!!!!!!

Unknown ha detto...

Infatti

Unknown ha detto...

Risposta schietta e giusta e vera e semplice e logica

Unknown ha detto...

Perfetto

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con chi commenta dicendo di non capire perchè dopo la spiegazione data continui a festeggiare i compleanni e a reputarsi cristiano! Io personalmente essendo una persona obiettiva e non ipocrita dopo essermi avvicinata alla bibbia, averla studiata a fondo e fatto ricervhe su tutte le feste pagane odiate da Dio, ho smesso di festeggiarle perchè se credo in Dio e nella sua parola...la bibbia...un pò di sacrifici credo di dovei fare anche solo per riconoscenza verso un Dio misericordioso pronto a perdonare i nostri peccati (ovviamente se ci pentiamo sinceramente e se siamo pronti a non commetterlo più).Gesù ha paragonato la vita eterna alla via stretta e la via larga alla perdizione[per-di-zió-ne] s.f. (pl. -ni) 1 Grave rovina, spec. morale e spirituale;] e penso che come Gesù diceva, tanti non sono disposti a sacrificare nemmeno una festicciola assurda e stupida come il compleanno!

Vitaliano ha detto...

Quindi, anche la festa del NATALE è di origine pagana, visto che si presume sia il compleanno di Gesù.
Dico "si presume", perché i pochi riferimenti cronologici, storici ed ambientali riportati nella Bibbia con ci conducono al 25 dicembre.

Anonimo ha detto...

Infatti il 25 Dicembre era la festività del Dio Sole... Se Dio avesse voluto far conoscere la nascita di Cristo l'avrebbe fatta segnare... I Cristiani non festeggiavano i compleanni, ma conoscevano l'età esatta di ciascuno... Al piú si ringraziava Dio sempre per la vita che abbiamo... Tra l'altro non esistono il bue e l'asinello, i 3 re magi non erano 3 e non si chiamavano con i nomi che le storielle di fantasia raccontano... Il bene non deve essere esercitato in un giorno in cui tutti siamo più buoni... Inoltre, usare il nome di Dio e di Cristo per il più grande mercato dell'anno cos'ha di Cristiano? Diversamente viene data importanza al giorno della Pasqua perché segno di liberazione attraverso la sconfitta della morte...

Anonimo ha detto...

Spesso è l'imbarazzo sociale che porta a sentirsi in difficolta per gli auguri del compleanno... Chi è abituato a farli inizialmente non comprende, anche se si definisce credente, perché abituato a tradizioni mondane... Non capisce cosa ci sia di male... La questione è profonda, se pur oggi le pratiche sono cmq in disuso rispetto ai riti in onore di divinità pagan, la Bibbia insegna che non c'è nulla di buono dalle pratiche pagane che portano inevitabilmente delle conseguenze che non possiamo prevedere...E qui bisogna fidarsi, aver fede... È importante credo avere solo consapevolezza di questo... Per il compleanno molti decidono di fare festini di divertimento con donne, tradiscono, si ubriacano, si inseriscono in un clima di falsa allegria mondana che soddisfa dei piaceri che possono procurare dolori... Durante la pandemia, per esempio, molti pur di festeggiare il compleanno si sono assembrati contagiando persone di un palazzo e portando qualcuno alla morte... Ad oggi è diventato anche motivo di vanto per elargire uno stato di benessere... Poi c'è la mercificazione portata al contraccambio tramite regali e pensieri... Non è necessaria una scusa come il compleanno per ritrovare degli amici, se sono amici veri lo faranno volentieri, senza condizionarsi ad alcun evento... Il mondo ha portato a snaturare i comportamenti gentili, ma credo sia necessario esserne solo consapevoli... Al di la di questo è anche difficile astenersi dagli auguri di Buon Compleanno perché oggi sono visti come una forma di educazione... Io francamente mi sono trovato in difficoltà ed ho provato a dire al posto degli auguri di Ringraziare Dio per il nuovo anno, per quelli passati e tutti quelli che devono ancora venire... In questo modo ho pensato di compiere anche testimonianza a Dio... Ma molti non mi hanno capito, mi hanno riso in faccia o mi hanno preso per una persona negativa... Così va il mondo... Così è la lotta del Cristiano...

Anonimo ha detto...

Pensare invece di essere mansueto e che non si arriverebbe mai a fare cose estreme nel giorno del compleanno, fregandosene di chi invece lo farebbe con stupidità, cmq non giustifica dal praticare questa ricorrenza... Da Cristiani si dovrebbe pensare sempre al bene del prossimo e se questa pratica può portare molti, anche gli sciocchi, a farsi del male era giusto che non esistesse... La lotta Cristiana avrebbe dovuto imporsi prima, ma anche l'educazione religiosa è stata sminuita, specie con la sfera Cattolica che vive di laicità... Oggi essendo troppo diffusa la pratica credo sia importante essere solo consapevoli di questo, non si può evitare agli altri di festeggiare, ne ci si può isolare non andando alle feste d'invito... Sarebbe un atteggiamento poco rispettoso e poco compreso... Qui si evince la mancata libertà, la schiavitù condizionata dai giudizi e dalle proprie azioni...