giovedì, marzo 13, 2025

IL CAMBIAMENTO CLIMATICO STA STRAVOLGENDO IL MONDO, CON AUMENTO DELLE TEMPERATURE, SICCITA' E DESERTIFICAZIONE. L'UOMO CERCA DI INGEGNARSI, PER SCONFIGGERE IL DESERTO.

SISTEMI PER CERCARE DI BLOCCARE IL DESERTO

Oristano 13 marzo 2025

Cari amici,

Anche gli studi più recenti hanno accertato che nel corso dei millenni nelle diverse aree del mondo sono avvenute trasformazioni incredibili: dove oggi troviamo immensi deserti, come per esempio quello del Sahara, millenni fa la vita scorreva in modo felice: vi erano fiumi, laghi, foreste e animali di tanti tipi. Poi, lentamente ma inesorabilmente, col passare degli anni, tutto è scomparso o oggi quei luoghi sono solo immenso, arido deserto. Causa principale le variazioni climatiche, che, lungi dall'essere finite, continuano, e di certo mai si arresteranno; proprio per questo l’uomo, con la sua intelligenza e grazie alla tecnologia sempre più sviluppata, cerca le soluzioni più adeguate per fermare la desertificazione, che altrimenti continuerebbe ad avanzare, ampliando gli attuali DESERTI.

In Cina, per esempio, è in corso un’impresa definita a dir poco straordinaria: si sta operando già da molti anni per bloccare la forte avanzata del grande deserto del Taklamakan, uno dei deserti più vasti e inospitali del mondo. Oltre 600mila persone risultano impegnate nella costruzione di una “CINTURA VERDE” di oltre 3.000 chilometri, che circonda questo vasto e inospitale deserto. Un progetto indubbiamente molto ambizioso, che utilizza rivoluzionarie tecnologie per il controllo della sabbia, utilizzando l’energia solare (in particolare  per fermare le tempeste di sabbia devastanti), per  proteggere infrastrutture vitali, come ferrovie e strade, e per stimolare la messa a dimora della Cintura verde, definita già come una nuova Muraglia cinese.

Con questo interessante progetto la Cina sta utilizzando le nuove tecnologie non solo per fermare l’avanzata del deserto, ma anche cercando di trasformare un problema ecologico in un’opportunità per il futuro, favorendo sia la crescita economica che la protezione ambientale. Ora il progetto è nella fase finale: ci sono voluti 40 anni per costruire i primi 2.761 km della cintura verde; nel novembre dello scorso anno, sono stati avviati i lavori per completare gli ultimi 285 km intorno al deserto, secondo quanto riportato dall’emittente statale CCTV. Un esercito di 600.000 persone ha lavorato e continua a lavorare per piantare specie vegetali come il pioppo del deserto e il salice rosso e saxaul per completare l’ultimo tratto della cintura.

Questa immensa cintura verde, oltre a fermare l’espansione del deserto, svolge anche una funzione economica di rilievo. Alcune delle piante piantate, come la jacinthe du désert (giacinto del deserto), sono utilizzate per le loro proprietà medicinali, offrendo un potenziale economico significativo per la regione. Inoltre, nel 2022 è stato inaugurato il tratto ferroviario Hotan-Ruoqiang, creando un anellò ferroviario unico al mondo che attraversa questo arido deserto. Questo collegamento di 2.712 chilometri facilita il trasporto di prodotti locali come noci e datteri rossi verso altre aree della Cina, stimolando ulteriormente l’economia locale.

Amici, bloccare l’avanzata dei deserti nel mondo è essenziale, considerato che già ora essi coprono il 41,3% della superficie totale della Terra, e la sfida per bloccare la loro avanzata è un impegno da portare assolutamente avanti, tanto che in questa direzione vi lavorano altri Paesi, oltre la Cina. Al progetto cinese, infatti, si affiancano altri progetti: quello in corso in Africa, costituito da una grande Cintura verde, che circonda per migliaia di chilometri il deserto del Sahara; poi c'è quello in corso in Arabia Saudita, un Paese dove si sta operando per trasformare il suo deserto arido in un vero e proprio centro agricolo high-tech, sfruttando soluzioni innovative per ottimizzare le risorse idriche e aumentare la produzione alimentare. Grazie all’irrigazione a pivot centrale, visibile perfino dallo spazio, questo Paese arabo sta rendendo coltivabili enormi distese di terra. Gli impianti di desalinizzazione convertono l’acqua di mare in acqua dolce, mentre l’uso di falde acquifere sotterranee e tecniche di coltivazione idroponica consentono di ridurre il consumo idrico.

Cari amici, questi  progetti globali in corso, realizzati per ridurre la desertificazione, dimostrano che la sfida per fermare il deserto può essere vinta solo con un forte impegno comune, capace di fronteggiare i cambiamenti climatici in atto, e di conseguenza, promuovere pratiche di sostenibilità ambientale, oramai non solo necessarie ma indispensabili. Se vogliamo lasciare un mondo vivibile alle nuove generazioni, il nostro impegno non può assolutamente diminuire.

A domani.

Mario

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