domenica, agosto 20, 2023

LA CURIOSA E LEGGENDARIA STORIA DEI SETTE GIOVANI MARTIRI CRISTIANI DEL V° SECOLO, MORTI AD EFESO, SEPOLTI VIVI, PER NON RINNEGARE LA LORO FEDE.


Oristano 20 agosto 2023

Cari amici,

Questa curiosa e leggendaria storia sembra aver avuto origine verso la metà del V secolo ad Efeso, l’antica città posta nella regione dell’Egeo Centrale in Turchia;  un luogo antico e sacro, dove tradizionalmente si collocano la ‘Dormitio Virginis’ e la morte di Giovanni, il discepolo che in realtà “non sarebbe morto” ma trasportato (assunto) in cielo. Siamo al tempo dell'imperatore DECIO (Imperatore romano dal 249 al 251 d. C.), periodo di grande persecuzione nei confronti dei cristiani. In questa città vivono sette giovani cristiani, Costantino, Massimiano, Dionisio, Malco, Giovanni, Serapione e Marciano, che un giorno vennero chiamati dinnanzi a un tribunale, dove rifiutarono di rinnegare la loro fede cristiana per sacrificare, come richiesti, alle divinità pagane.

Dato il loro comportamento vennero perciò processati in attesa di condanna, ma tra un’udienza e l’altra, per evitare di essere imprigionati e poi uccisi, i sette giovani si nascosero sul monte Celion, trovando rifugio in una grotta. Per potersi sfamare, uno di loro, Malco, usciva, di tanto in tanto di nascosto dalla grotta per prendere del cibo, e, per non dare nell’occhio si travestiva da mendicante. Un giorno, però, mentre andava e veniva, venne scoperto da alcune guardie. A quel punto su di loro arrivò una condanna esemplare: vennero, tutti e sette, murati vivi per punizione in una grotta.

I giovani, capendo di essere ormai persi, senza alcuna via d’uscita, in attesa di morire si addormentarono. La loro fede aveva dato loro un sonno profondo senza sogni, ed essi, come dice la leggenda, dormirono miracolosamente per ben due secoli. A risvegliarli erano stati dei muratori che stavano sfondando la parete della loro grotta per costruire un ovile per le pecore, riportando così alla luce i sette giovani eremiti. Essi, guardandosi intorno si accorsero che molte cose erano mutate, tanto diverse da come loro le ricordavano: era diversa anche la lingua e i costumi che le persone indossavano. Uno di loro, Malco, si avviò verso la città per acquistare del cibo per tutti, rimanendo stupefatto dei numerosi cambiamenti.

Arrivato alle porte di Efeso, Malco si meravigliò molto di vedere esposta la Croce, prima assolutamente proibita; la città era davvero tanto diversa da come la ricordava. Si avviò verso una bottega per comprare del pane per sé e i suoi amici, ma quando tirò fuori le monete d'argento, i venditori stupiti credettero che il ragazzo avesse trovato un antico tesoro e lo portarono dal vescovo. Il giovane, dopo aver loro raccontato la storia, fu scambiato dapprima per pazzo, venne poi creduto e quando il vescovo e i cittadini salirono alla grotta a tutti fu chiara la situazione: i sette giovani avevano misteriosamente dormito per ben due secoli, stranamente risvegliati attorno al 450 d.C. sotto l’imperatore Teodosio II, che era cristiano, anche se con poca fede nella risurrezione.

Amici, la storia-leggenda dei “Sette dormienti” è riportata, oltre che in un manoscritto del XIV secolo (La risurrezione dei morti), anche da Jacopo da Varazze o da Varagine, nella sua “Leggenda Aurea” (una celebre raccolta di storie dei santi, redatta nel XIII secolo) e da Giacomo di Serugh, intorno al 500 d.C. La Chiesa cattolica li commemora il 27 giugno, ma questi giovanissimi santi sono venerati anche dalla Chiesa ortodossa e addirittura anche dalla religione islamica; a loro è stato dedicato uno splendido edificio “la moschea dei sette dormienti” costruita intorno all’anno 1100 a Chenini in Tunisia. La loro presenza c’è anche in un testo d’eccezione: il Corano.

Cari amici, la loro è una storia di certo intrisa di leggenda, ma curiosa e allo stesso tempo affascinante. A questi sette giovani santi viene attribuito anche un potere divinatorio. Nel giorno della loro festa, il 27 giugno (in alcuni luoghi sono festeggiati il 27 luglio), osservando le condizioni atmosferiche della giornata, si dovrebbe riuscire a prevedere il tempo che farà durante l’estate, in particolare le condizioni meteorologiche per le successive sette settimane. I “Sette dormienti”, dunque, ancora oggi venerati come Santi di grande potenza!

A domani amici lettori.

Mario

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Questa storia celebra l'amicizia tra i popoli come il Vangelo di oggi. Grazie Mario.

Anonimo ha detto...

Buona Domenica

Anonimo ha detto...

Felice Domenica

Anonimo ha detto...

LUCIA