giovedì, agosto 10, 2023

L'ITALIA (E LA SARDEGNA IN PARTICOLARE) SUPER PENALIZZATA DAI GRANDI RINCARI: IL TURISMO SCEGLIE ALTRE METE MENO COSTOSE.


Oristano 10 agosto 2023

Cari amici,

L’Italia è da tempo una meta turistica fra le più richieste, ma quest’anno, complici gli aumenti record, i prezzi troppo alti hanno messo in fuga molti vacanzieri. In tanti hanno detto addio all’Italia, scegliendo nuove mete, come Spagna, Tunisia ed Egitto (Sharm El Sheikh) Albania e Montenegro, dove i prezzi sono decisamente più contenuti. Per i vacanzieri amanti dei lunghi viaggi, invece, il Giappone è una delle mete preferite, sull’onda dello yen low cost e dei super sconti delle compagnie aeree del Golfo.

Insomma, nel settore del Turismo anziché la prevista ripresa, si sta concretizzando. invece, un calo del settore pari a circa il 30%.  Allora, giocoforza, i vacanzieri scartando la rinuncia alle vacanze, hanno scelto di ridurle: quindi vacanze più corte, pur spendendo, nonostante la riduzione dei giorni, più dell’anno precedente. Lo afferma ASSOUTENTI, parlando senza mezzi termini di "caro-estate". "I fortissimi rincari dei prezzi nel settore dei trasporto aereo, degli alloggi e dei pacchetti vacanza modificano profondamente le abitudini vacanziere, specie degli italiani, ha spiegato il Presidente Furio Truzzi; a luglio, rispetto allo stesso periodo del 2022, i prezzi dei biglietti per i voli nazionali sono rincarati del 26%, le tariffe di alberghi, motel e pensioni del +17,4%, i pacchetti vacanza del +17%, ristoranti e bar del +6,1%. Se da un lato rimane stabile rispetto al 2022 il numero di cittadini che si concederà una villeggiatura nel periodo estivo, dall'altro la tendenza è quella a tagliare la spesa attraverso una riduzione dei giorni di vacanza".

Se l’Italia in generale piange, la Sardegna non solo non ride ma addirittura si dispera. Il problema principale, per chi vuole venire nell’isola a fare le vacanze sono i trasporti. “Se parliamo di caro-vacanze dobbiamo partire innanzitutto dai trasporti – afferma il Presidente degli albergatori sardi Paolo Manca dove l’aumento vertiginoso dei prezzi dei voli deriva dall’utilizzo improprio della continuità territoriale che, con l’esclusiva delle rotte, ha fatto lievitare i biglietti in maniera incontrollata (specie su Roma e Milano). A ciò si aggiungono il calo delle frequenze dal resto d’Europa e i trasporti marittimi, con le navi che da anni praticano una politica di vendita concentrata sui tour operator, penalizzando i prezzi al dettaglio”.

Insomma, “Le vacanze 2023 saranno ricordate come le più care di sempre”, si sostiene a voce alta. La doccia fredda per la programmazione delle ferie estive arriva dall’associazione ASSOUTENTI, che ha messo sotto la lente i prezzi di hotel, navi e aerei, quindi il costo del soggiorno e dei mezzi di trasporto per raggiungere le località di villeggiatura. La Sardegna, insieme alla Sicilia, è considerata la regione dove si spende di più per arrivare e godersi il meritato riposo.

Il caro-turismo, secondo il Presidente Assoutenti Furio Truzzi, ha una spiegazione: l’aumento dei prezzi va ricercato “nell’inflazione alle stelle e nel caro-bollette che ha caratterizzato gli ultimi due anni”. L’associazione, nata per tutelare i diritti dei consumatori, ha pubblicato una mappa sulle tariffe di agosto nelle strutture ricettive. Parallelamente sono state fatte simulazioni sull’acquisto di biglietti per navi e aerei. Lo studio di Assoutenti ha preso in esame la spesa di una famiglia con due bambini per un soggiorno di una settimana in una struttura a 3 stelle, sia in un hotel, che in un B&B o in una casa vacanza.

Quanto ai traghetti, tra andata e ritorno la spesa per un nucleo familiare con genitori, due bambini e auto al seguito “raggiunge quest’anno 1.462 euro sulla tratta Genova-Palermo, 1.331 euro per il collegamento Civitavecchia-Olbia e 1.030 euro da Livorno ad Olbia. Servono invece 1.251 euro da Genova a Porto Torres, 715 euro da Napoli a Stromboli”. Se si opta per l’aereo, la spesa a famiglia parte da un minimo di 845 euro per la tratta Milano-Brindisi e scende a 818 euro per la Milano-Palermo, mentre da Roma a Olbia si spendono 800 euro”. Chi viaggia in aereo, poi, deve aggiungere il costo del noleggio di un'auto, che poco non costa! Insomma un salasso difficile da digerire.

Cari amici, tornando alla nostra Sardegna, a questi livelli i prezzi così alti hanno smorzato l’entusiasmo di chi voleva fare le vacanze nella nostra meravigliosa isola. Se ai prezzi alle stelle aggiungiamo poi un’estate col tempo terribilmente capriccioso, la frittata possiamo considerarla bell’e fatta! Se la Regione non si impegnerà per garantire quanto prima ai sardi una vera continuità territoriale, credo che in futuro cambierà ben poco.

A domani.

Mario

 

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