Oristano 20 giugno 2020
Cari amici,
Complice il Coronavirus,
che ha creato oltre le note problematiche di salute anche seri problemi all’economia,
mettendo in ginocchio il settore commerciale, il Comune di Oristano ha deciso
di intervenire per “dare una mano” ai vari operatori commerciali della città;
lo ha fatto prima consentendo l’assegnazione (gratuita) di ulteriore spazio
pubblico, e poi successivamente rendendo pedonale il cuore della città: il suo
centro storico.
Decisione, quella presa dalla
Giunta guidata dal Sindaco Andrea Lutzu, non certo facile in quanto dopo
l’annuncio di voler di chiudere al traffico il centro storico per i fine
settimana, ha visto la città spaccarsi in due: da un lato i residenti, furiosi
e convinti di essere stati troppo penalizzati dai tre giorni settimanali di
blocco della circolazione, e dall’altro gli operatori commerciali, ben favorevoli,
che invece hanno gradito. L’iniziativa della pedonalizzazione, unita a quella
della concessione di maggiori spazi di suolo pubblico, è stata ritenuta
necessaria dalla Giunta in primo luogo per poter rispettare le nuove norme anti
Covid-19, e poi per favorire la ripresa dell’attività commerciale messa in
ginocchio da un lungo Lockdown.
Ora, dunque, il
"Piano di concessione del suolo pubblico per il rilancio delle
attività" messo in piedi dalla Giunta Lutzu, dopo la difficile approvazione
è entrato in vigore. La Giunta seppure consapevole che avrebbe avuto sia favorevoli che contrari,
ha ritenuto di ‘andare avanti’, con l’obiettivo primario di agevolare la
ripresa delle attività commerciali, penalizzate dalle norme severe emanate per
poter evitare il contagio dal Covid-19 (la concessione di maggiori aree esterne
su cui sistemare tavolini è stata fatta proprio per consentire ai locali di
rispettare le nuove norme sul distanziamento sociale) garantendo in questo modo
la sopravvivenza di molte attività.
A questa prima
concessione si è ora aggiunta quella della chiusura delle strade del centro storico,
dove la circolazione sarà interdetta dalle 20,00 alle 2,00 del mattino successivo
ogni venerdì, sabato e domenica, da giugno fino a ottobre. Ciò, come accennato,
ha fatto infuriare i residenti, che si sono subito mobilitati presentando al
Sindaco ed agli Assessori competenti una “raccolta di firme” che ha accompagnato
la richiesta di riesame del provvedimento, ritenuto eccessivamente
penalizzante.
Cari amici,
indubbiamente, è la storia che ce lo insegna, accontentare tutti non è mai
stato possibile e credo proprio che non lo sarà mai! In questo caso credo che
la Giunta abbia scelto “il male minore”, perché tra il disagio, tra l’altro
temporaneo, dei residenti e il possibile tracollo di attività commerciali che
stentano a tirare avanti e che potrebbero subire un colpo morale con la
chiusura, la scelta operata credo sia stata quella giusta. Le polemiche sterili
non hanno mai aiutato nessuno e se tutti ci ponessimo sempre un serio problema
di coscienza, forse le polemiche le avremo, in gran parte, evitate.
La decisione presa dal
Comune, tra l’altro, non sarà a costo zero, perché anche le decisioni come
quella di cui parliamo (di chiusura del centro storico) comportano spese che
graveranno economicamente sul bilancio comunale, che tra l’altro non appare
troppo florido! Se proviamo a fare un po’ di conti, da un calcolo
approssimativo l’Amministrazione comunale dovrà far fronte a circa 50 mila
euro di spese. In primo luogo per la predisposizione della necessaria
segnaletica, indispensabile anche per chi arriva da fuori, e che tra l’altro
non è il maggior costo, perché l’acquisto e la sistemazione dei nuovi cartelli
stradali può valere una cifra inferiore ai 2 mila euro.
Il costo ben più importante
è dato da due altre voci: la sanificazione e la disinfestazione delle zone
chiuse al traffico (si prevede una cifra intorno ai 12 mila euro) e quella
relativa alla particolare retribuzione spettante al personale coinvolto, per il
quale si prevede di spendere circa 36mila euro. Il costo del personale lievita
perché gli addetti coinvolti presteranno servizio in “straordinario notturno”,
in quanto si calcola che ogni settimana graveranno ben 9 ore di straordinario
per ogni dipendente comunale coinvolto. Si tratta di un ufficiale e di otto
agenti della polizia locale e di un capo squadra del cantiere comunale più un certo
numero di operai.
Amici tutto ha un costo,
ma l’Amministrazione comunale deve sempre operare nel pieno interesse della
Comunità che amministra! Tutti gli operatori commerciali intanto possono
inoltrare domanda (è stato approntato il relativo modulo, disponibile sul sito
dell’amministrazione comunale) per la richiesta straordinaria di estensione del
suolo pubblico utile per l’attività svolta, e questa facilitazione non
riguarderà solo le attività del centro storico ma anche le attività commerciali
poste in altre parti della città.
Auguriamoci dunque che la
ripresa, seppure viviamo ancora in condizioni precarie, ci sia e che siano in
tanti i titolari di attività commerciali a salvarsi dai danni creati da questa
terribile pandemia, che di problemi ne ha già creato abbastanza, non solo dal punto di vista fisico ma anche economico. Che Dio ci aiuti!
A domani.
Mario
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