Oristano 2 giugno 2020
Cari amici,
Oggi la mia riflessione è dedicata ad una pianta 'pungente' ma benefica: l’Ortica (Urtica dioica, L.). Si tratta di una
pianta erbacea perenne molto diffusa; è presente in Europa, Asia, Nord Africa e
Nord America, e anche nella nostra Sardegna cresce spontanea e la troviamo di
frequente nei sentieri campestri e anche negli angoli dei nostri giardini di città.
C’è da dire che al tatto si fa riconoscere subito, grazie al suo potere
urticante, e se si tocca con la pelle nuda, considerati i tanti pungoli
presenti sia nelle sue foglie che nel fusto ci ritroviamo una bella bolla come
la puntura di un insetto!
Quei pungoli, simili a
peli, sono fortemente urticanti e al contatto con la pelle iniettano
all’interno delle sostanze irritanti: acetilcolina, istamina, serotonina e
acido formico, che causano bruciore e prurito. Da tener presente, però, che questa
capacità irritativa è poco durevole, in quanto viene persa dopo appena 12 ore
dalla raccolta della pianta.
L’ortica cresce
soprattutto in luoghi umidi e ricchi di azoto (rifiuti organici proteici),
meglio se all’ombra; in queste condizioni cresce rigogliosa, e può raggiungere
anche i due metri di altezza. Ha grandi foglie verdi, lanceolate e dalle
estremità seghettate. L’ortica esiste in doppia versione: maschile e femminile,
essendo una pianta erbacea dioica. I fiori femminili si raccolgono in spighe
lunghe e pendenti e sono di colore verde. Essi sviluppano un achemio ovale con
relativo ciuffo di peli all’apice. Lo si può apprezzare visivamente attorno ad
aprile-settembre. I fiori maschili, invece, sono riuniti in spighe dritte.
Che l’ortica fosse ricca
di tante virtù è noto fin dall’antichità. Tra le tante leggende si racconta che
Nabucodonosor, il famoso re babilonese, mangiasse esclusivamente ortiche al
solo fine di divenire saggio. E in realtà non aveva tutti i torti, considerato
che l’ortica è ricca di vitamina A, vitamina C e K, acido formico, istamina,
tannino, carotene, acido gallico, azoto, ferro (soprattutto le foglie), sali
minerali, calcio, silicio, magnesio e fosforo. Tutti questi elementi rendono l’ortica
particolarmente nutriente e adatta in casi di convalescenza, denutrizione ed
esaurimento.
Anticamente molto più
usata di oggi come alimento, quest’erba comincia ora a tornare in voga. Ai
tempi della civiltà contadina, in particolare nel periodo bellico di scarso
approvvigionamento alimentare, con l’ortica si facevano zuppe, frittate e
ravioli. Da notare che l’azione urticante viene meno durante la cottura, restando,
invece, in chi la mangiava, un gusto molto gradevole. Ancora oggi chi la
consuma impiega l’ortica come sostituta degli spinaci, in tutte le ricette simili,
considerato il lieve gusto acidulo posseduto.
Ottima dunque, se usata
in frittate, minestre, ripieni per i ravioli e salse per i bolliti; che dire
poi dell’impareggiabile risotto all’ortica, grande piatto regionale del Molise?
L’importante, per chi decide di usare in cucina questa pianta, è quello di non
dimenticare mai di indossare i guanti quando la si raccoglie e la si pulisce, facendone
poi sempre cuocere le foglie prima di consumarle.
Tornando sulle sue
proprietà, una delle più importanti possedute dall’ortica è quella antianemica,
in quanto contenendo le sue foglie tantissimo ferro e parecchia clorofilla,
stimolano l’organismo a produrre nuovi globuli rossi. Soprattutto le donne
dovrebbero nutrirsene in abbondanza, in quanto l’ortica possiede anche delle
proprietà vasocostrittrici ed emostatiche, virtù, queste ultime, che la dovrebbero far apprezzare molto di più, da parte delle donne, in particolare quelle che soffrono di
mestruazioni abbondanti. Sempre restando in campo femminile, l’ortica possiede
anche un’azione galattogena, capace di aumentare la produzione del latte
materno.
Ma l’ortica di proprietà
ne ha ben altre! Per esempio sono eccellenti le sue proprietà depurative,
diuretiche, tonificanti e ricostituenti. L’ortica contiene piccole dosi di
creatina, sostanza che può facilitare la digestione e l’assimilazione dei
nutrienti, in quanto implementa la produzione di succo pancreatico. E che dire
delle sue proprietà antiinfiammatorie sull’intestino? Chi soffre di diarrea
trova nell’ortica una fedele alleata, grazie ai tannini e alle loro proprietà
astringenti. Stessa cosa per coloro che volessero depurare il proprio organismo
da tossine e altre sostanze potenzialmente dannose se presenti in quantità:
acidi, cloruri e colesterolo.
Per tutte queste sue
proprietà l’uso dell’ortica è raccomandato per combattere la gotta, i
reumatismi e la dolorosa artrite, grazie alla sua capacità di alcalinizzare il
sangue, facilitando per l’appunto l’eliminazione dei residui acidi del
metabolismo. Le sue proprietà naturali sono di buon ausilio anche per la cura
esterna del corpo. Ampio il suo uso cosmetico, a partire dall’efficace shampoo
alle ortiche, che combatte alla grande la forfora. Inoltre l’uso sui capelli
dell’ortica sembra avere anche delle proprietà utili a fortificarli e ad arrestarne
la caduta. Infine aggiungo che l’ortica
ha sulla pelle un delicato effetto emolliente e per questo la si può utilizzare
nelle sue diverse forme per curare alcune malattie della pelle: eczemi,
eruzioni cutanee e acne.
Cari amici, In passato,
cosa che molti non sanno, l’ortica era utilizzata anche come fibra naturale,
alla stregua del lino o della canapa; Praticamente si prendeva l’ortica, si
batteva e poi la si sfibrava. I nostri nonni, così preparata, la usavano per
produrre dei vestiti caldi e naturali al 100%. L’ortica era in passato usata
anche come ottimo colorante, grazie alla tanta clorofilla che contiene; la
parte fogliare veniva perciò usata per colorare i tessuti delicati, mentre le
radici venivano usate anch’esse per colorare i tessuti, ma ricavandone un
colore giallo paglierino.
Insomma, amici, l’ortica
sarà pure pungente ma è davvero tanto utile! Forse perché, per rispettare gli antichi
proverbi, non dobbiamo mai dimenticare che “non c’è rosa senza spine”!
A domani.
Mario
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