giovedì, settembre 04, 2025

LO STRAORDINARIO “CAMBIO DI OBIETTIVO LAVORATIVO” DELLE NUOVE GENERAZIONI. PER LA X E LA Z, LA LAUREA E IL POSTO FISSO NON SONO PIÙ GLI AGOGNATI TRAGUARDI DA RAGGIUNGERE PER AVERE SUCCESSO.


Oristano 4 settembre 2025

Cari amici,

Se è pur vero che ogni generazione si differenzia da quella precedente, per quanto riguarda gli obiettivi da raggiungere, c'è da dire che possono esserci delle variazioni minime ma anche a volte rivoluzionarie, come, per esempio, quelle concepite e portate avanti dalle nuove generazioni, ovvero “LA GENERAZIONE X E LA Z”.  Questi giovani, in larga maggioranza, hanno modificato in modo drastico gli obiettivi da raggiungere: per esempio, antepongono con grande convinzione la flessibilità del lavoro alla sicurezza del posto fisso e dello stipendio sicuro. Si, i loro obiettivi sono straordinariamente diversi da quelli in capo alle generazioni precedenti: la laurea e al posto fisso, traguardi prima agognati, non sono più per loro "obiettivi primari", sostituiti dalla libertà di dare corpo alle loro passioni, operando con la necessaria la flessibilità senza troppi vincoli. Questi, per loro, sono traguardi molto più importanti della sicurezza finanziaria.

A evidenziare questo nuovo modo di vivere e concepire il futuro, è uno studio condotto da FIVERR, una società israeliana quotata a New York, che mette in contatto i freelance con persone o aziende che li cercano, e dalla società di ricerca CENSUSWIDE. Lo studio, condotto tra il 13 e il 20 febbraio, ha coinvolto 7.121 giovani tra i 16 e i 26 anni statunitensi ed europei. Il 40% degli intervistati ha dichiarato di pensare a un’attività in proprio o di volere lavorare come freelance per tutta la carriera.

Amici, anche secondo l’ultimo rapporto di MHEO (Milan higher education observatory), l’osservatorio coordinato dall’Università Statale milanese sull’istruzione terziaria, oltre quattro giovani laureati su dieci interrompono un contratto a tempo indeterminato entro i tre anni dalla firma per intraprendere una libera carriera in proprio, senza i forti legami e la forte “dipendenza” derivante dal posto fisso. Insomma per i Millennials e i giovani della Generazione Z, lasciare il lavoro fisso non crea ansie e patemi d’animo: è una scelta fatta a cuor leggero, contrariamente a quanto avveniva prima.

Nel rapporto stilato dall’osservatorio MHEO, coordinato dall’Università Statale sugli sbocchi occupazionali dei laureati lombardi, i ricercatori hanno evidenziato che “I giovani oggi danno più importanza alla qualità della vita e all’impatto del lavoro che svolgono”. Non sono più, dunque, attratti dalla sicurezza, dalla certezza del futuro data dal posto fisso, ma mettono sempre in primo piano l’appagamento delle loro passioni, ottenuto con la gestione personale dell’impegno lavorativo, che privilegia l’importanza del tempo libero. Amici, oggi l'idea-obiettivo di trovare un lavoro fisso per tutta la vita è lontana anni luce dalla mente dei giovani. Lo studio promosso dall’Università degli Studi Milano-Bicocca, in collaborazione con Unioncamere, Alma laurea, Università di Pavia e Deloitte, conferma in modo inequivocabile questa tendenza dei giovani di oggi, pronti a cambiare quando il lavoro non corrisponde più alle proprie esigenze non solo di carriera ma di vita.

Ecco come spiega la tendenza in atto la professoressa Silvia Salini, ordinaria di Statistica dell’Università Statale milanese, fra gli autori dello studio: «A differenza della nostra generazione, c’è una grandissima mobilità fra i giovani; è questo un dato molto importante, di cui vanno indagate le cause; a volte cambiano qualifica, settore, regione. Sicuramente è una generazione che dà molta più importanza alla qualità della vita e all’impatto del lavoro che svolgono». E non è tutto. C'è anche un’altra pericolosa tendenza giovanile, definita «QUIET AMBITION», ovvero «ambizione silenziosa». È questo un termine che viene utilizzato per esprimere proprio la tendenza delle Gen. X e Z a scegliere ruoli meno stressanti e di minore responsabilità per preservare il proprio benessere. Il rapporto di MHEO evidenzia anche questa nuova tendenza, che causa grande difficoltà alle imprese nel reperire il personale adatto richiesto.

Secondo i dati di Unioncamere, più di un azienda su due ha riferito difficoltà nel trovare dipendenti tra i laureati in materie STEM, acronimo di Scienza (Science), Tecnologia (Technology), Ingegneria (Engineering) e Matematica (Mathematics), in particolare negli ambiti di ingegneria e tecnologia. «Nonostante una crescita dei contratti a tempo indeterminato, aumenta in modo inequivocabile il divario tra domanda e offerta», ha precisato la rettrice della Statale, prof. Marina Brambilla, «Una distanza che dobbiamo colmare con risposte di sistema e interventi integrati tra atenei, istituzioni e imprese».

Cari amici, è proprio vero, il mondo cambia e, spesso, anche in modo inaspettato! Ecco cosa ha dichiarato Gali Arnon, CMO (Chief Marketing Officer) di FIVERR, the online marketplace for freelance services.: “La Generazione Z è stata l’ultima a entrare nella forza lavoro ed è in prima linea nelle ultime tendenze. L’autonomia è un’attrattiva importante per una generazione desiderosa di perseguire le proprie passioni, affinare le proprie competenze e avere un maggiore controllo sui propri guadagni e sulla traiettoria della propria carriera”. Che dire, amici, le generazioni precedenti osservano questi giovani con non poco stupore, ma… vale sempre il detto: contenti loro…

A domani.

Mario

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