martedì, ottobre 03, 2023

L'INTERESSANTE LIBRO DI ANTONIO PINNA SUL MAESTRO FRANCESCO SALIS, ARTEFICE DELLO SVILUPPO CULTURALE DELLA COMUNITÀ LUSSURGESE.


Oristano 3 ottobre 2023

Cari amici,

La Comunità lussurgese, a 100 anni dalla nascita, ha voluto rendere onore a uno dei suoi cittadini più illustri: l’insegnante FRANCESCO SALIS, per tutti i Lussurgesi semplicemente “Su Mastru”, ovvero un grande “Maestro di vita”. Era nato a Santu Lussurgiu, e per una vita intera si dedicò all’insegnamento elementare; nel dopoguerra fu lui a fondare e dirigere a Santu Lussurgiu il Centro Popolare UNLA. Sua fu anche l’idea di creare, sempre a Santu Lussurgiu, il Museo della Tecnologia Contadina, che diresse per oltre cinquant'anni.

Il suo attivismo non ebbe mai soste. Insegnava a tutti: giovani ed anziani, portando alla conoscenza famiglie intere che in precedenza erano rinchiuse nell’alfabetismo. Nel 1967 l’UNESCO gli assegnò la Medaglia d'oro per la lotta intrapresa contro l'analfabetismo, medaglia conferitagli dallo Scià di Persia a Parigi. Fino all’ultimo continuò il suo impegno culturale, conducendo ricerche e pubblicazioni, in gran parte dedicate agli aspetti etnografici ed antropologici della vita materiale e spirituale della sua Comunità.

Centro UNLA Santu Lussurgiu

La Comunità lussurgese nello scorso settembre, in occasione del centenario della sua nascita, ha voluto rendergli omaggio, ricordarlo con grande interesse, in particolare ai giovani. Il Centro di cultura per l’educazione permanente UNLA di Santu Lussurgiu, ha organizzato un interessante ciclo di incontri, con lo scopo di trasmettere alle nuove generazioni la conoscenza di un uomo straordinario. Un modo per ricordare l’appassionato animatore culturale e il suo grande impegno per lo sviluppo della Comunità lussurgese e creare uno spazio di confronto con il passato per progettare il futuro delle nuove generazioni.

Tra i temi affrontati nel ciclo di incontri, sabato 30 settembre, c’è stata la presentazione del libro di Antonio Pinna “Francesco Salis. Un maestro per la Comunità”. A dialogare con l’autore Antonio Bellinzas, Francesco Porcu e Marcello Marras, oltre alle testimonianze portate dagli ex collaboratori e volontari del Centro di cultura di Santu Lussurgiu. Antonio Pinna è un veterano del mondo della scuola (prima docente e poi Preside), che conosce bene la realtà lussurgese avendo madre nata in quel territorio. Nel libro il maestro Salis è rappresentato in tutta la sua forte umanità di uomo e di docente. I lussurgesi lo chiamavano Su Mastru per antonomasia, grande educatore di bambini e adulti, una persona buona che riusciva a far breccia nel cuore dei suoi concittadini e a conquistarne la fiducia, grazie alla sua empatia innata. Ecco come al convegno lo ha voluto ricordare Francesco Porcu, maestro in pensione, e uno dei primi collaboratori del Centro di Cultura Popolare UNLA, dove Salis dagli anni ’50 in poi ha alfabetizzato migliaia di persone, formandole alla vita.

«Il maestro Salis vedeva i suoi alunni come soggetti attivi in cui stimolare osservazioni, domande, curiosità e interessi attraverso esperienze concrete. Usava il suo tratto di ironia spontanea, “faceva le imitazioni”, e la sua creatività, attraverso i disegni, i bozzetti, piccoli ritratti, per entrare in contatto e catturare spontaneamente la simpatia dei bambini», ha detto con commossa convinzione Porcu. A su Mastru lo scrittore oristanese, di origini ghilarzesi, professor Antonio Pinna ha voluto dedicare la sua ultima fatica letteraria “Francesco Salis. Un maestro per la comunità”; è un viaggio nell’affascinante vita dell'uomo, a iniziare dagli anni duri del dopoguerra, dove su Mastru ha combattuto l’analfabetismo, educando pastori, contadini, artigiani, massaie, mutuando il suo modello di educazione dalla pedagogista Anna Lorenzetto.

Come ha avuto modo di sottolineare il professor Pinna, «Il libro mette in evidenza la sua figura carismatica e innovatrice di animatore culturale e sociale che si è curato della coesione e della solidarietà nel suo paese e, in stretto collegamento con l’UNLA, ne ha guidato la promozione civica. Con il progetto OECE-Sardegna (1958-62) invece ha stimolato lo sviluppo della Comunità, partecipando alla creazione della prima società cooperativa di tessitrici in Sardegna e di altre cooperative».

Lo stesso forte impegno “Su Mastru” lo ha voluto dedicare al Museo etnografico lussurgese, da lui creato nel 1976. Ai visitatori del museo ripeteva sempre, come un mantra, «fate attenzione qui mi raccomando, ascoltate questo che è importante», richiamando la massima concentrazione dei visitatori quando conduceva una visita guidata al suo museo. Continuava anche al museo ad “insegnare”: appassionava i visitatori con i suoi racconti museali, ricchi di informazioni e aneddoti sull’epopea contadina lussurgese, con quel suo candore, la sua bontà e la fronte sempre rigorosamente sudata!

Cari amici, plaudo ad un uomo di grande forza e intelligenza, e ringrazio il caro amico professor Antonio Pinna per aver voluto dedicare a Lui la sua ultima fatica letteraria!

A domani, cari lettori.

Mario

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