sabato, aprile 13, 2019

“CATTIVO UMORE” ADDIO! LO SCIENZIATO SARDO GRAZIANO PINNA HA SCOPERTO NEL NOSTRO CERVELLO L’INTERRUTTORE DEL “BUON UMORE”.


Oristano 13 Aprile 2019
Cari amici,
Il cattivo umore, la tristezza, la depressione hanno i giorni contati. Di recente il noto scienziato oristanese Graziano Pinna, ha fatto un’altra interessante scoperta: nel nostro cervello c’è l’interruttore del Buonumore! L’incredibile scoperta, pubblicata sulla rivista Biological Psychiatry, è stata fatta, come ha detto lo stesso Pinna, quasi per caso. Il neuroscienziato sardo, che opera presso l’Università dell’Illinois a Chicago, ha scoperto che in alcune aree del cervello, quelle che controllano l’ansia e la paura (ippocampo e amigdala), attivando il recettore “PPAR-alfa”, aumentano le concentrazioni di allopregnanolone, con il conseguente miglioramento della condizione di ansia e di paura.
Lo studio è stato condotto su dei topolini affetti da PTSD (Disturbo da Stress Post-Traumatico), una patologia che può svilupparsi in soggetti che hanno subìto o hanno assistito ad un evento traumatico. «Lo abbiamo scoperto quasi per caso», ha raccontato Pinna intervistato dall’agenzia Ansa, «vedendo che PPAR-alfa stimola la produzione di allopregnanolone, un ‘tranquillante endogeno’ coinvolto nella depressione e divenuto due settimane fa il primo farmaco approvato per trattare la depressione post-parto».
«Abbiamo anche visto che farmaci in uso contro il colesterolo come il fenofibrato», ha continuato il neuroscienziato, «attivano il recettore ed eliminano i tratti e i comportamenti ansiosi e della paura dei topi modello di PTSD. Questi effetti terapeutici non si osservano in topi privi del recettore PPAR-alfa, segno che i fibrati agiscono proprio su tale recettore».
Graziano Pinna, cari amici, è un grandissimo scienziato oristanese, di cui su questo blog ho avuto modo diverse volte di parlare e che è rimasto molto legato alla sua città. Di lui, l’ultima volta ho parlato il 24 novembre 2018; chi crede può andare a leggere quanto scrissi cliccando sul seguente link: http://amicomario.blogspot.com/2018/11/al-museo-dioceano-interessante.html. Anche in quell’occasione la conferenza del professore era incentrata sullo studio dell’ansia, della depressione e della sindrome da stress post traumatico.
La cura degli stati depressivi è un “chiodo fisso” nella mente dello scienziato sardo, che prosegue senza sosta le sue sperimentazioni, individuando prima di altri i tanti segreti che ci riserva il nostro cervello, che contiene innumerevoli funzioni di cui per ora poco sappiamo. Il recettore recentemente scoperto risulta potenzialmente importante per agevolare lo sviluppo di nuovi trattamenti per combattere con efficacia l’ansia, la depressione e il disturbo PTSD.
Con queste scoperte, amici, potranno essere affrontate meglio le numerose malattie causate da situazioni di depressione, delle molteplici malattie dell’umore e delle prevedibili ricadute. La scoperta di un “interruttore del buon umore” nel nostro cervello, in realtà è qualcosa di molto importante, in grado di aiutare a combattere situazioni che attualmente appaiono molto difficili da curare.
Cari amici, conosco da tempo il professor Pinna e nelle diverse occasioni che ho avuto il piacere di conversare con lui, non solo mi ha inorgoglito il fatto che un oristanese sia arrivato nello studio della medicina a livelli così alti, ma anche un altro fatto, che reputo ugualmente importate; Graziano Pinna, pur vivendo a Chicago da lungo tempo, pur in possesso della doppia cittadinanza (italiana e americana), seppure scienziato di fama internazionale (è professore associato nel Dipartimento di Psichiatria dell’Università dell’Illinois), non ha mai dimenticato la sua Oristano!
Lo dimostra il fatto che nel 2016 istituì una borsa di studio 'continuativa' da destinare ad uno studente del Liceo Scientifico di Oristano, lo stesso istituto frequentato sia da lui che dal suo fratello maggiore, Antonello Pinna, scomparso tragicamente a causa di un incidente stradale 27 anni fa all’età di 27 anni. La borsa di studio l’ha voluta dedicare proprio al ricordo del fratello Antonello, descritto come “un ragazzo di viva intelligenza, dedito allo studio, con molteplici interessi ed entusiasta della vita, per certi versi anche introverso, con una predilezione per le scienze informatiche, l’ingegneria meccanica dell’aviazione e la fotografia”. Anche questo per Graziano Pinna è amore per la sua città, dove torna sempre volentieri!
Siamo orgogliosi di lui, perchè è un vero, grande personaggio della nostra Oristano!
A domani, amici.
Mario
Il professor Pinna alla consegna della sua borsa di studio, la "Merit Award 2018"

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