martedì, aprile 30, 2019

BAULADU, IL PAESE DELLE MIE RADICI, DOVE SONO ORGOGLIOSO DI ESSERE NATO. I GIOVANI CHE OGGI LO GOVERNANO SONO UOMINI LIBERI, DI PENSIERO E D’AZIONE.


Oristano 30 maggio 2019
Cari amici,
Seppure manchi da Bauladu da molti anni, questo luogo dove sono nato e dove ho trascorso la mia infanzia mi è rimasto sempre nel profondo del cuore. Forse sarò pure considerato un romantico, ma credetemi, la mia affezione per questa piccola Comunità è grande, seria e sincera. Il cordone ombelicale che mi lega a questo paesino di meno di mille anime, credo che durerà per sempre, perché i sentimenti, quelli veri, sono fuori dalla dimensione spazio temporale.
Ogni volta che per qualche ragione ho il piacere di tornarvi, è per me come un tuffo nel passato: riesco a rientrare nell’antica dimensione della mia gioventù; ogni angolo ogni viuzza, ogni “vicinato”, seppure oggi il paese sia lucidato a nuovo, mi fa tornare indietro nel tempo! Mi rivedo con i compagnetti di allora, a giocare a luna monta, o sfidandoci col lancio dei tappi al posto delle monete, per non parlare dei giochi con le biglie (ricavate dalle particolari bottiglie di birra), di quelli a nascondino o delle sfide con i precisi lanci fatti con "is pirastias" (pezzi di coccio arrotondati da usare come nel gioco delle bocce). Un periodo, quello della mia infanzia, povero ma felice, come ho avuto modo di raccontare nel mio libro "Marieddu", destinato alla gioventù di oggi.
Quest’anno, per impegni concomitanti, non sono potuto tornare a Bauladu per assistere alla bella manifestazione di “Monumenti aperti”, e questo mi è dispiaciuto davvero tanto. Ho potuto seguire l’avvenimento tramite i social, anche se per uno della mia età non è certo la stessa cosa. Avrei salutato volentieri l’attivissimo Sindaco Davide Corriga, che con la sua bella e giovane squadra porta avanti iniziative davvero brillanti che hanno cambiato e modernizzato il paese in modo straordinario.
Si, amici miei, Bauladu è la chiara dimostrazione che anche un piccolo paese può essere in grado di agire da protagonista, di catalizzare attenzione e interesse, creando i giusti eventi, suscitando attrazione, mostrando nel modo migliore ciò che si possiede! Quel patrimonio fatto di luoghi, monumenti, storia, cultura, costumi, saperi e sapori antichi; l’importante è saper trovare, con la giusta intelligenza, il modo migliore per valorizzarlo il patrimonio posseduto. Bauladu è riuscito bene nel portare in risalto tutto questo: dalla valorizzazione archeologica a quella degli antichi monumenti, dalle sagre per valorizzare i prodotti del luogo alle corse campestri, dai festival musicali agli incontri letterari diffusi, fino all’inclusione del paese nel circuito di ‘monumenti aperti’.
Quest’ultima manifestazione si è appena conclusa: una 2 giorni (sabato e domenica scorsa), che ha coinvolto 52 volontari come ciceroni - accompagnatori nella visita ai 5 monumenti più importanti e che ha registrato oltre 800 accessi ai siti culturali. Alla manifestazione quest’anno erano abbinati anche i festeggiamenti per “Sa die de sa Sardigna”, che ha avuto anche un altro grande merito, che personalmente definisco privilegio: la celebrazione nella Chiesa di San Gregorio Magno della Santa Messa in lingua sarda. Domenica 28 aprile, infatti, alle 9.30 una buona parte del sacro rito si è svolto in sardo: i canti, i riti iniziali, le letture, il salmo, le preghiere dei fedeli e le orazioni, oltre il Santus, l’Agnus Dei e il Padre Nostro, hanno riempito, con orgoglio tutto sardo, le antiche navate. Per avere il rito totale celebrato in lingua sarda, manca ancora la preghiera eucaristica: anche se, ormai, il via libera della Santa Sede, appare molto vicino.
Bauladu, cari amici, è un paese libero, governato da amministratori giovani, liberi di pensiero e d’azione; credo di poterlo affermare con grande convinzione. Davide Corriga ha sempre manifestato liberamente il suo profondo convincimento di essere parte attiva di un popolo sardo fiero e libero, che ha bisogno di riappropriarsi della sua libertà, del rispetto e della parità di diritti con tutti gli altri popoli. Di recente, unitamente ad altri che si muovono sulla stessa lunghezza d'onda, ha portato un ulteriore passo avanti verso questo riconoscimento mancato: la costituzione de “La Corona de Logu”, struttura attraverso la quale arrivare al perseguimento di un cammino di autodeterminazione, che «valorizza l’ambizione non violenta alla nascita di una Repubblica di Sardegna democratica, pluralista e inclusiva» (articolo 2 della Carta Istitutiva).
Amici che quotidianamente mi leggete, farò di tutto per poter quanto prima recarmi di nuovo a Bauladu per complimentarmi con il suo primo cittadino Davide Corriga, che apprezzo per il suo grande attivismo, per la sua determinazione e soprattutto per l’amore che ogni giorno dimostra nei confronti del suo e mio paese, oltre che per la Sardegna intera e per il suo popolo. Egli, con il suo forte e coeso gruppo di giovani, dimostra che solo le nuove generazioni potranno arrivare, finalmente, a quell'atteso riscatto della nostra terra che da tempo viene auspicato, ma che purtroppo noi sardi stentiamo a conquistare.
Grazie Davide di quello che hai fatto e che continui ogni giorno a fare! Credimi, sono davvero orgoglioso di essere rimasto sempre “Bauladese nel cuore”.
Mario
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