Oristano 10 Maggio 2013
Cari amici,
le statistiche spesso, mettendo il dito nella piaga, accertano realtà che in superficie poco appaiono, o che, comunque, non raggiungono livelli a volte ben più profondi. In questa quarta riflessione sul mondo dei giovani, quel “pianeta giovani”, che tanto teoricamente affascina noi adulti, per la libertà ed il permessivismo che nella nostra generazione assolutamente non c’era, si scoprono “cose” che mai avremo immaginato. Innegabilmente il periodo storico che stiamo vivendo è un periodo difficile e naturalmente i giovani ne fanno le spese. Questi risultano essere sempre più sfiduciati e fragili, come abbiamo visto anche nelle precedenti analisi su questo blog: insoddisfatti sia nell’adozione dell’abbigliamento che in quello dell’accettazione del proprio corpo, ma anche (chi l’avrebbe mai detto?) insoddisfatti a livello sessuale!
E’ un quadro non certo roseo, quello che emerge dall’ultimo sondaggio nazionale promosso dal progetto Scegli tu, effettuato dalla Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO) e condotto, a Gennaio 2011, su 600 under 35. I risultati non sono proprio incoraggianti: un giovane su 3 dichiara infatti di non essere soddisfatto dalla propria vita sessuale. L’insoddisfazione sessuale, dall’analisi, non è più un problema solamente femminile, coinvolgendo il 29% dei giovani maschi contro il 35% delle femmine. Tra i problemi maggiormente lamentati dalla donne ci sono: calo del desiderio (26%), dolore durante i rapporti (21%) e ansia da prestazione (9%). Quest’ultimo problema è un fenomeno nuovo per le donne, probabilmente dovuto alle maggiori pressioni in campo sia fisico che prestazionale che ora pesano anche sulle donne, ed ad una aumentata paura di intraprendere una gravidanza indesiderata. Il sesso non è più visto come una fonte di piacere e gratificazione ma come una prestazione da affrontare e verso cui non ci sente naturalmente portati, come in realtà dovrebbe essere. Il 32% dei maschi ammette di soffrire talvolta di eiaculazione precoce, il 27% di difficoltà di erezione.
“I problemi sessuali nascono spesso da stili di vita sbagliati – spiega la prof.ssa Alessandra Graziottin, direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia del San Raffaele Resnati di Milano -, comportamenti sottovalutati o addirittura erroneamente scambiati come ‘amici’ dell’eros. È il caso dell’alcol: per il 63% dei maschi e il 51% delle femmine rappresenta un aiuto efficace. Invece, quando se ne abusa, causa impotenza e calo della libido, oltre ad aumentare soprattutto nelle donne il rischio di rapporti precoci, non protetti e subiti”.
L’analisi rileva anche che è ancora scarsa la considerazione verso l’uso del preservativo, che è invece indispensabile per difendersi dalle malattie sessualmente trasmissibili. Solo il 15% gli attribuisce un valore positivo, mentre risulta che un 42% di ragazze dichiarano di aver contratto almeno una volta una malattia a trasmissione sessuale. Anche la conoscenza in campo sessuale dei nostri giovani è piuttosto scarsa per loro stessa ammissione: fra i maschi, il 16% si dichiara poco o per nulla competente, percentuale che sale al 20% fra le femmine.
Spiegare i corretti comportamenti in chiave legata alla felicità di coppia, sostiene la Graziottin, è importante per toccare nel vivo i giovani e convincerli davvero a cambiare abitudini. La priorità è senz’altro cambiare i comportamenti contraccettivi, insufficienti per entrambi. Anche perché esistono nuove formulazioni di pillola estremamente ben tollerate e in grado di dare benefici aggiuntivi. Lo scarso uso del preservativo ha aumentato la contrazione di malattie sessualmente trasmissibili: fra i maschi le più diffuse sono i condilomi, l’herpes e la clamidia, fra le femmine la candida e la vaginosi batterica.
“Questi dati riflettono la scarsa attenzione che nel nostro Paese viene dedicata all’educazione sessuale, in famiglia e a scuola – afferma la Graziottin -, una materia che è direttamente legata ad altre, come quella alimentare o fisica. 4 uomini su 10 dicono di mangiare abitualmente cibi non sani e solo il 31% pratica sport con continuità. Fra le donne questo dato è ancora peggiore, appena una su 4. Spiegare i corretti comportamenti in chiave legata alla felicità di coppia è importante per toccare nel vivo i giovani e convincerli davvero a cambiare abitudini.” Dovremo dare più importanza e peso all’educazione alla sessualità, perché farlo è il primo passo per permettere ai giovani di godere di una sessualità felicemente consapevole e scevra da dubbi, paure e sensi di colpa.
Sono almeno dieci i comportamenti sbagliati portati avanti dai giovani, sostiene la Graziottin. “Dieci comportamenti sbagliati che minacciano la coppia, ma i ragazzi non lo sanno e spesso li confondono per amici”, avverte la professoressa Alessandra Graziottin, che al San Raffaele di Milano tocca con mano tutti i giorni queste problematiche. Non è solo l’alcol, usato come detto prima dal 63% dei maschi e dal 51% delle femmine, a rappresentare un falso aiuto per superare le défaillances tra le lenzuola. ricorda l’esperta: a questo bisogna aggiungere il fumo, le droghe, il sesso non protetto (che causa ansia in entrambi i partner), la dieta scorretta, la sedentarietà, lo stress, il dolore, la mancanza di sonno e l’abuso di tecnologia, tutti veri e propri “nemici da combattere”.
Per le giovani coppie, sul portale www.sceglitu.it è possibile ampliare la conoscenza (la campagna conoscitiva di educazione sessuale è stata lanciata per San Valentino) e gli approfondimenti relativi ai 10 nemici del sesso e come difendersi dai falsi aiuti; è possibile anche partecipare a un gioco online per testare l’intesa di coppia ma soprattutto capire quanto si deve essere consapevoli dell’importanza di prendersi cura del proprio corpo e ricevere gratis le due guide dedicate a lui e lei per esplorare la sessualità dal punto di vista del partner, con una parte dedicata alla fisiologia, le domande che non si osano fare e un focus sulla contraccezione.
Cari amici, come avete potuto constatare i “dolori del sesso” cominciano già in gioventù, sfatando il mito che l’insoddisfazione sessuale fosse riservata solo alla senilità! I tempi cambiano: noi che giovani non siamo più, lo sappiamo bene, se pensiamo alle grandi differenze comportamentali in campo sessuale tra gli anni ’60 del secolo scorso e quelli odierni, ma al “cambiare dei tempi” deve corrispondere un altrettanto “cambiamento ed aggiornamento dei comportamenti”, se vogliamo che, come in altre cose che con Voi abbiamo esaminato, quello che era “un sommo desiderio”, un piacere agognato e desiderato, diventi, invece, dolore e triste insoddisfazione.
Grazie, cari amici, della Vostra attenzione che mi conforta e mi spinge a continuare il dialogo con Voi su questo spazio.
Esaurito il “Pianeta Giovani”, altre riflessioni, a Dio piacendo, continueremo a fare “insieme”.
Ciao!
Mario
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