domenica, settembre 16, 2018

ORISTANO E L’ARCHITETTO ANTONIO LODDO. L’AMORE PER LA CITTÀ DI ELEONORA E LA SUA STORIA, LO HA PORTATO A FARLA RISPLENDERE DI NUOVE LUCI, CREATE DAI MOSAICI POSTI NELLA MURA DELLA SUA ANTICA DIMORA.


Oristano 16 Settembre 2018
Cari amici,
Antonio Loddo è una persona sotto molti aspetti diversa dall’ordinario. Architetto di fama ha una vera passione per Oristano, città che ha studiato a lungo, partendo dal suo luminoso passato e restando sicuramente avvilito dalla perdita di importanti tracce storiche, scomparse per negligenza e trascuratezza dei nostri predecessori. Il suo caparbio obiettivo è stato quello di riuscire a salvare quanto ancora possibile dell'esistente, cosa che lo ha portato anche a lottare senza timore per acquisire un vetusto immobile posto tra Via De Castro, Vico D. Contini e Via Diego Contini, una volta di proprietà della famiglia Sotgiu, per riportarlo all’antico splendore e farne la dimora per la sua famiglia.
Di certo uno dei motivi dell’acquisizione è stato il fatto che all’interno di questa proprietà fossero ancora presenti resti preziosi delle antiche mura medioevali, che dal suo cortile proseguivano dalla Via Diego Contini verso Via Cagliari, all’altezza di Via S. Antonio, dove possono essere ancora osservati altri resti importanti. Antonio, persona che stimo e della cui amicizia mi onoro, non appena effettuato l'acquisto prima ricordato, ha messo mano alla mal ridotta dimora usurata dal tempo e dall'incuria, ristrutturandola egregiamente con pazienza certosina, anche senza badare a spese, riportando però l’immobile ai fasti del passato. Visitare la sua casa (aperta in occasione di monumenti aperti) è come fare un meraviglioso tuffo nel passato!
Lo sfizioso Architetto, non pago di aver ricreato all’interno della casa, l’ambiente classico dell’epoca, ha pensato anche a migliorare il decoro esterno, ripristinandone l’estetica primitiva con l’innesto di apposite pietre simili a quelle dei tempi passati. Ma tutto questo, a quanto pare non bastava ancora, perché Antonio Loddo intendeva fare qualcosa di più per rendere il centro storico di Oristano sempre più appetibile. Ed ecco, allora, l’idea di inserire nell’alto muraglione che delimita casa e giardino, degli straordinari mosaici, immagini che potessero ricordare agli oristanesi i fasti del suo glorioso passato e della sua autentica civiltà contadina.
Ideati dalla sua ricca fantasia e realizzati dai bravi allievi della sua scuola di restauro (è la PRG restauri), ecco apparire, collocati uno dietro l’altro, dei meravigliosi mosaici, che, come preziosi quadri, incantano i passanti meravigliati, che si fermano ad ammirarli. Sono bellissimi, realizzati con grande maestria in pietra naturale del territorio. I temi realizzati mettono in luce, per esempio, la tradizionale arte sarda del tessile (le bisacce), l’utilizzo degli animali da lavoro, come i cavalli ed i buoi, una volta veri motori trainanti dell’economia contadina e artigiana della Sardegna e della Provincia di Oristano in particolare. Non mancano i mosaici che rappresentano scene vita festosa, come il carro del Gremio dei contadini che porta le insegne del Santo Patrono.
Gli oristanesi hanno apprezzato molto l’iniziativa di Antonio Loddo, e non perdono occasione per ringraziarlo e chiedergli curiosi dettagli sull’iniziativa. Antonio non si scompone ed ai più curiosi ricorda che la casa dove abita e che è oggetto di questi lavori, è posta proprio sulla via che veniva percorsa dai tanti che si recavano a Palazzo Arcais, residenza di Don Damiano Nurra, Marchese d’Arcais, posto praticamente quasi di fronte, nella “Via Dritta”, parallela della Via De Castro. A casa di Don Damiano ci si recava per il pagamento delle imposte, portando nelle bisacce, a spalla o sul dorso del cavallo, merci e denaro per assolvere e regolare i dovuti tributi feudali. Nei mosaici, l’architetto ha cercato di riprodurre proprio questa “processione laica” del passato.
Ebbene, amici, se è pur vero che Oristano non è mai stata molto tenera e affettuosa nei confronti dei suoi figli migliori, questa volta sembra che qualcosa stia cambiando. Di recente un gruppo di Consiglieri di minoranza del Comune di Oristano (Francesco Federico, Maria Obinu, Monica Masia, Patrizia Cadau, Anna Maria Uras, Giuseppe Puddu, Vincenzo Pecoraro, Andrea Riccio ed Efisio Sanna), con un apposito ordine del giorno ha proposto al Consiglio Comunale di concedere all’Architetto Antonio Loddo, un riconoscimento  ufficiale, ringraziandolo per aver realizzato nelle pareti esterne della sua abitazione fra Via e Vico Diego Contini, quegli splendidi mosaici tanto apprezzati dalla popolazione e dai forestieri in transito, iniziativa che abbellisce senza ombra di dubbio il centro della città.
Mosaici che danno davvero lustro a tutta la città, essendo non solo belli ma anche rappresentativi delle antiche tradizioni sarde e dell’arte tessile. I Consiglieri proponenti suggeriscono anche che questo riconoscimento venga consegnato nel mese di Settembre, per Oristano da sempre il mese del “Settembre Oristanese”, quest’anno particolarmente dedicato alla cultura. E nessuno può negare che Antonio Loddo debba per lo meno essere ringraziato, per il prezioso contributo, storico, artistico e culturale, che Egli ha dato e continua a dare alla nostra città.
Personalmente il mio sincero GRAZIE, all’amico Antonio, che…una ne fa e cento ne pensa!
A domani.
Mario

1 commento:

Unknown ha detto...

Vorrei ringraziare l architetto Loddo per la splendida opera d arte, il giogo di buoi con il ragazzo davanti è la riproduzione del nostro giogo con mio figlio davanti. È la riproduzione presa in occasione del cambio del presidente del gremio dei contadini per la festa di San Giovanni in Oristano.