giovedì, gennaio 18, 2024

LA SCUOLA NON INSEGNA PIÙ AI BAMBINI A SCRIVERE IN CORSIVO. SECONDO GLI ESPERTI È UN ERRORE, IN QUANTO RISULTA UTILE PER IL LORO SVILUPPO COGNITIVO.


Oristano 18 gennaio 2024

Cari amici,

Nel nostro Paese, nonostante non ci sia stata un’abolizione ufficiale, l’esercizio della calligrafia è progressivamente scomparso dalla maggior parte delle classi elementari della scuola. Gli insegnanti tendono a non richiedere più la compilazione di pagine intere dedicate all’apprendimento delle singole lettere dell’alfabeto, una pratica un tempo fondamentale nelle prime classi della scuola elementare. Il motivo? Dagli insegnanti questo stile di scrittura è stato ritenuto obsoleto, superato dal più semplice stile di stampa digitale.

Indubbiamente un madornale errore, in quanto studi scientifici hanno messo in evidenza i vantaggi della scrittura corsiva nello sviluppo cognitivo dei bambini, per cui, secondo molti esperti, è una pratica da rivalutare. La ricerca effettuata dalla pedagogista Stephanie Müller ha messo in luce che il 70% dei bambini che escono dalla materna non hanno i prerequisiti per imparare il corsivo, a causa della mancanza di manualità. “Oggi non si gioca più in strada, non ci si arrampica sugli alberi, non ci si allaccia le scarpe, non si corre e salta, non si infila un ago. Si premono tasti, o si tocca uno schermo, tutte cose che richiedono l’uso di altri muscoli rispetto a quelli per tenere in mano una penna, e che non consolidano la coordinazione necessaria a scrivere in corsivo”, afferma con convinzione la pedagogista.

Il fatto che un bambino su 5 non sappia scrivere in corsivo preoccupa gli esperti che concordi affermano: “Scrivere in corsivo obbliga a usare il cervello, che, per gli alunni, risulta fondamentale”. Questo abbandono è avvenuto anche in altri Stati, ma ora si cerca di correre ai ripari. Negli Stati Uniti, per esempio, dopo l’abbandono, diverse legislature statali stanno rivedendo la loro posizione sul corsivo. Negli Stati Uniti la California, dal 2024 una legge imporrà l’insegnamento del corsivo nella scuola primaria. Insomma in nove Stati, tra cui Michigan e Massachusetts, i legislatori stanno promuovendo iniziative simili per reinserirlo come materia di studio a scuola.

In un mondo super computerizzato, dove la manualità è praticamente scomparsa, i bambini stanno perdendo quella necessaria interazione tra cervello e mano. Una ricerca condotta nell’Università dell’Indiana dalla psicologa Karin Harman James, ha messo in evidenza che la scrittura manuale è in grado di attivare importanti processi cognitivi. “I bambini capaci di scrivere a mano, hanno fatto registrare un’attività neuronale molto più sviluppata rispetto all’altro gruppo testato, comprovando l’importanza della produzione manuale di segni bidimensionali", ha affermato la docente K. James.

Un altro importante risultato in favore del corsivo è arrivato dallo studio di Virginia Berninger, dell’Università di Washington. “In termini di costruzione del pensiero e delle idee, c’è un rapporto importante tra cervello e mano. La scrittura manuale accende massicciamente aree del cervello coinvolte anche nell’attività del pensiero, del linguaggio, e della memoria”, ha detto con convinzione l'esperta docente. In conclusione questi studi evidenziano che l'importanza del corsivo va oltre la sua utilità pratica, risultando cruciale nello sviluppo e nella crescita dei bambini.

Nel nostro Pese la pedagogista Cristina Pendola, specialista in Pedagogia Clinica, ha così affermato: "Rivalutare il corsivo non è né anacronistico, né innovativo: è semplicemente attuale e funzionale alla crescita armonica della persona. Il corsivo (dal latino “currere”, che corre o scorre) è moderno, semplice ed efficace, fatto per valorizzare la mano, perché “andare di corsa” è tipico della mano. Inoltre, dal punto di vista grafologico, il corsivo è personale e rivela l’identità di chi scrive, le sue attitudini, le potenzialità relazionali e affettive, rendendo gli scritti della persona un documento storico".

Cari amici, io sono uno di quelli che ha imparato il corsivo nelle scuole elementari e, cosa che molti giovani di oggi non sanno, nella scuola media, ai miei tempi, si insegnava la “CALLIGRAFIA”. Scrivere in corsivo non è roba da considerare così antica, se pensiamo che Steve Jobs, indubbiamente il più grande innovatore del mondo digitale, quando studiava all'università scelse di seguire proprio un corso di calligrafia. Questo pioniere dell’informatica, nelle aule del Reed College, prima di fondare la Apple, imparò a scrivere in corsivo, con eleganza, senza errori né sbavature. Vi sembra roba di poco conto? Io credo proprio di no, cari lettori, perché l'innovazione valida è quella che affonda le sue radici nella conoscenza del passato!

A domani.

Mario

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