Oristano 25 novembre 2025
Cari amici,
A chi di noi non è mai
capitato di trovarsi in difficoltà nel non ricordare il nome di un
amico, di non trovarci in tasca il cellulare e non ricordare dove lo avevamo
appoggiato, oppure di entrare in una stanza e non ricordarne il motivo per cui
ci eravamo lì diretti, o addirittura dove avevamo parcheggiato l’auto, solo per
citare i casi più frequenti? Sono situazioni curiose che capitano a chiunque e
che, magari, ci fanno venire la seria preoccupazione che il nostro cervello
stia andando il tilt.
In realtà non è proprio
così, perché il motivo non è che il nostro cervello è andato in avaria, ma la
ragione è alquanto più semplice, e, soprattutto non è il sintomo di un danno.
Si, il cervello, che amministra molti miliardi di dati, lavora per “precedenze”,
nel senso che da priorità alle cose più importanti, accantonando, in
determinati momenti impegnativi, le cose semplici, che a noi appaiono dimenticate. Spesso siamo fortemente impegnati
nel nostro lavoro, e lo eseguiamo in
preda a stress e stanchezza, tutti fattori che sovraccaricano la nostra mente,
facendole perdere quei dettagli ritenuti meno importanti, e che, invece, a noi appaiono
come preoccupanti dimenticanze.
Il nostro cervello, vero
super-computer, come accennato prima, tende a dare precedenza alle informazioni
basilari, ritenute più rilevanti, lasciando in secondo piano dei dettagli, come
nomi, luoghi o la posizione di oggetti che non sono emotivamente o
contestualmente importanti in quel momento. A lasciare indietro certi “dettagli”
contribuiscono anche fattori esterni, come le distrazioni create dai rumori, dall’operatività
del cellulare, o dai troppi pensieri della nostra mente, rallentando così
l'elaborazione e la memorizzazione di nuovi dati.
Si, una delle dimenticanze
più comuni e quella relativa ai nomi: questi
per il nostro cervello sono spesso astratti e poco ricorrenti, il che li rende
più difficili da tenere in memoria rispetto ad altre informazioni. Anche altre
dimenticanze, come ricordare dove siamo diretti o dove abbiamo parcheggiato l’auto,
oppure l’ora di un appuntamento, sono possibili: quando la mente è impegnata in
elaborazioni ritenute più importanti, il resto può finire accantonato, facendoci
pensare che la nostra mente lo abbia dimenticato.
Amici, ciascuno di noi
può aiutare la propria mente a svolgere il suo lavoro al meglio, cercando di
non crearle troppo sovraccarico. Evitiamo, nei limiti del possibile, di
accumulare stress e stanchezza, in quanto si riducono le funzioni cognitive,
tra cui l'attenzione e la memoria. Lo stress cronico può portare a uno stato di
"nebbia mentale" che peggiora la capacità di ricordare i dettagli
quotidiani. Un aiuto alla nostra memoria lo possiamo dare se ci concentriamo attivamente
su ciò che stiamo facendo o dicendo. Per evitare il sovraccarico, quando è
possibile, riduciamo le distrazioni e cerchiamo di non avere troppi pensieri in
testa quando dobbiamo memorizzare qualcosa di importante.
Amici, ecco un breve
elenco delle cose che “dimentichiamo” più spesso. Oltre i nomi delle persone ci
sono le PASSWORD! Ognuno di noi ha una password importante che di norma
riesce a ricordare. Tuttavia, quando il sito ci chiede di aggiungere una
lettera maiuscola, un numero e qualche carattere speciale, tutto inizia ad
andare storto. A quel punto dobbiamo rispondere a una domanda memorabile, e
probabilmente non riusciamo a ricordare nemmeno quella!
Un ultimo esempio. Quando
usciamo di casa a fare la spesa, abbiamo in mente un bell’elenco di cose da
comprare. Una volta al supermercato, di quell’elenco resta poco o niente e si
torma a casa con un sacco di cose di cui non si aveva bisogno, e solo aprendo
il frigorifero o la dispensa ci si rende conto di non aver preso ciò che
realmente ci serviva! Un’altra dimenticanza importante è quella delle medicine
da prendere. A tavola, seduti a mangiare spesso ci chiediamo ho preso le
medicine? Spesso non lo ricordiamo!
Cari amici, potrei citare
molte altre cose che spesso “dimentichiamo”, ma l’elenco diventerebbe troppo
lungo e Voi lettori Vi annoiereste alla grande! Non ricordare queste cose non
troppo importanti non è un danno così grave, ma se aiutiamo il nostro cervello
anche questo elenco si ridurrebbe!
A domani.
Mario



.jpg)
.jpg)













































