Oristano 30 Aprile 2011
Cari amici del mio blog,
il mio recente racconto dei "ricordi della mia infanzia", relativo al "Baratto" e nel quale ho rievocato la figura dei vecchi ambulanti, ha particolarmente colpito una delle mie fedeli lettrici. Sono felice della Email che Laura Camilla mi ha inviato, dove mi comunicava che quel racconto aveva risvegliato anche i suoi ricordi. In particolare le aveva riportato in mente una bella poesia in sardo che aveva avuto occasione di leggere in casa da un libro del Padre, appassionato di letteratura e poesia sarda. Per la mia felicità mi ha trascritto la pesia che io ho apprezzato molto. Ebbene come Lei ha fatto felice me io, ora, voglio fare felici tutti Voi.
Ho perciò deciso di riportarla su questo blog.
Sono certo che la apprezzerete anche Voi.
Grazie dell'attenzione
Mario.........................................................
S'ambulante tonaresu (di Peppino Mereu)
Cun d'unu cadditteddu feu e lanzu
sa vida tua a istentu la trazas;
da’una ‘idda a s’attera viazas,
faghes Pasca e Nadale in logu istranzu.
faghes Pasca e Nadale in logu istranzu.
A caldu e frittu girende t'iscazas
pro chimbe o ses iscudos de 'alanzu,
pro chimbe o ses iscudos de 'alanzu,
dae s'incassu de sett'otto sonazas
chi malamente pagant'unu pranzu.
Sempre ramingu senza tenner pasu,
de una 'idda a s'attera t'ifferis
chi malamente pagant'unu pranzu.
Sempre ramingu senza tenner pasu,
de una 'idda a s'attera t'ifferis
aboghinende inue tottu colas:
«Discos nobos pro fagher su casu
«Discos nobos pro fagher su casu
e chie leat truddas e tazeris
e palias de forru e de arzolas!
-Traduzione in italiano.
L’ ambulante tonarese (di Peppino Mereu)
Con un cavallino brutto e magro
trascini stentatamente la tua vita;
trascini stentatamente la tua vita;
muovendoti da un paese all’altro,
trascorrendo Pasqua e Natale fuori casa.
trascorrendo Pasqua e Natale fuori casa.
sopportando nel pellegrinare il caldo ed il freddo
per cinque o sei scudi di guadagno,
per cinque o sei scudi di guadagno,
dall’incasso di sette, otto sonagli
che malamente pagano un pranzo.
che malamente pagano un pranzo.
Sempre ramingo senza alcun riposo,
trasferendoti da un paese all’altro
trasferendoti da un paese all’altro
gridando a gran voce ovunque passi:
recipienti nuovi per fare il formaggio
recipienti nuovi per fare il formaggio
a chi compra scodelle e taglieri,
pale per il forno e per l’aia.
pale per il forno e per l’aia.
(libera traduzione mia –Mario Virdis.)
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A presto!
A presto!
Mario
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