Oristano
25 Ottobre 2015
Cari amici,
la notte appena
trascorsa, alle ore 03:00 (il cambio dell’ora è avvenuto fra le 02:00 e le
03:00, ovvero quando la circolazione di treni e mezzi pubblici era ridotta al
minimo), le lancette dell’orologio sono state riportate indietro di un’ora.
Milioni di persone, in automatico o in manuale, hanno dunque ripristinato l’ora
reale, quella di calendario. Il passaggio dall’ora solare a quella legale era
avvenuto lo scorso 29 Marzo, facendoci perdere un’ora di sonno che stanotte
abbiamo potuto, finalmente, recuperare. L’orario invernale rimarrà in vigore
fino al weekend del 26 e 27 marzo 2016,
quando si tornerà nuovamente all’ora legale.
Con questo cambio annuale,
che non tutti gradiscono, i nostri pomeriggi saranno presto più bui e serviranno
anche a ricordarci che siamo entrati nell’autunno, fase dell’anno più grigia e
meno luminosa, che porta con se piogge e freddo. Con quale risultato? Si
dormirà un’ora in più, con qualche disagio nel primo periodo, ma si guadagnerà
luce al mattino, con un notevole risparmio sulle spese energetiche di pubblico
e privati.
L'ora legale in Italia
fu adottata per la prima volta ai primi del ‘900 (dal 1916 al 1920);
successivamente ripristinata dal 1940 al 1948, fu definitivamente reintrodotta
nel 1966. Dal 1966 al 1979 il cambio d’orario avveniva dalla fine di Maggio
alla fine di Settembre, nel 1980, da Aprile a Settembre e dal 1981 al 1995,
dall'ultima domenica di Marzo all'ultima domenica di Settembre. Infine, dal
1996, dall'ultima domenica di Marzo all'ultima domenica di Ottobre, ultima
variazione ancora in vigore.
L’invenzione dell’ora
legale non è una scoperta dei tempi moderni: fu utilizzata per la prima volta
nel 1784 (ideata da Benjamin Franklin, l’inventore del parafulmine), nell’intento
di far risparmiare luce elettrica con un maggior utilizzo della luce solare per
molti mesi. Sicuramente una “pensata” intelligente e risparmiosa, se è vero come
è vero che in Italia, dal 2004 al 2015, il risparmio complessivo del Paese è
stato di circa 7 miliardi e 270 milioni di kilowattora, pari ad un valore di
circa 1 miliardo e 79 milioni di euro. Per fare un esempio pratico, capace di
farci capire meglio il “risparmio avvenuto” con l’utilizzo dell’ora legale in
Italia, l’energia risparmiata (in 1 anno) è risultata equivalente a quella che di un anno di consumi in tutta la provincia di Oristano. Vero che non è poco?
Il protocollo U. E., che
regolamenta l'ora legale nella zona europea, stabilisce che per i tre fusi
orari, Europa occidentale (UTC) Europa centrale (UTC+1) Europa orientale
(UTC+2), il cambio dell'ora avvenga nel corso della notte dell'ultima domenica
di Marzo e dell'ultima domenica di Ottobre, per il motivo prima detto: quello
di creare il minor disagio possibile alla circolazione di treni, aerei, navi ed
altri mezzi pubblici.
Perché dicevo prima che
non tutti gradiscono questo annuale “cambio
d’orario”? I motivi ci sono, eccome. Le lamentele non riguardano certo l’abolizione
della sua introduzione, anzi il contrario! Il problema da affrontare infatti è
il cambio. Il Coordinamento delle Associazioni per la Difesa dell'Ambiente e
dei Diritti degli Utenti e dei Consumatori (Codacons), nello scorso mese di Marzo ha chiesto a gran voce che
l’ora legale fosse mantenuta in vigore per tutto l’anno. La motivazione sarebbe
legata al fatto che il cambio d’orario genera una sorta di “Jet Lag” (ossia quella condizione clinica che si verifica nel
momento in cui si attraversano vari fusi orari e che induce un’alterazione dei
ritmi cardiaci, etc.), capace di stravolgere, nei 6 giorni successivi al cambio
dell’ora, i regolari ritmi di vita, causando stress, stanchezza, spossatezza, inappetenza,
problemi d’umore e difficoltà di concentrazione.
Cari amici, ricordiamoci sempre che “gratis” non si
ottiene mai nulla: tutto ha un costo e l’importante è che i benefici
ricavati siano, anche se di poco, superiori ai costi. L’ora solare ci fa
certamente risparmiare e, accettato questo, cerchiamo di mitigare nel modo
migliore i disagi prima accennati. Non sarà difficile! Nell’attesa dell’eventuale ulteriore
riforma, che potrebbe estendere l’ora legale a tutto l’anno, possiamo cercare di adottare
degli accorgimenti che possono calmierare il disagio del cambio.
Poche le
regole da rispettare:
1)
Andare a dormire prima la sera,
2)
Durante il sonno, evitare rumori fastidiosi e regolare luce e temperatura,
3)
Evitare di dormire durante il giorno,
4)
Evitare un’eccessiva stimolazione emozionale nelle ore serali,
5)
Evitare, la sera in particolare, caffeina e alcol,
6)
Concedersi una dieta leggera, soprattutto a cena.
In questo modo il
risveglio sarà migliore e non si avranno, se non in misura ridotta, quei fastidiosi
disagi prima accennati.
Viviamo sereni, e, a
Dio piacendo, anche il ritorno all’ora solare potremo viverlo nel modo migliore!
Ciao, a domani.
Mario
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