domenica, settembre 17, 2023

NASCE IN ITALIA, IN ABRUZZO, IL PRIMO IMPIANTO DI COLTURA “ACQUAPONICA” D'EUROPA: PRODUCE PESCI E PIANTE CON RISPARIO DI TERRA E ACQUA.


Oristano 17 Settembre 2023

Cari amici,

Che il futuro dell’agricoltura passi per sentieri finora mai percorsi è una realtà ormai certa. La popolazione mondiale aumenta, mentre le terre disponibili (e anche il mare è sempre più depauperato) diminuiscono. Che fare, dunque, per cercare di fornire la giusta quantità di cibo che necessita? Tra i vari sistemi che vengono sperimentati uno risulta alquanto innovativo, ed è di questo che voglio parlare con Voi oggi, amici lettori. Si, In Italia sta prendendo corpo la prima “FATTORIA ACQUAPONICA” d’Europa, ubicata in Abruzzo.

Il termine “Acquaponica” è certamente innovativo, tanto che penso che pochi di Voi ne abbiano sentito parlare. Eppure esso applica un concetto innovativo di coltura, che contribuirebbe a trovare soluzione ai diversi problemi legati alla protezione dell'ambiente, all’emergenza siccità e al caro bollette; insomma potrebbe essere proprio una soluzione tecnologica innovativa. In parole povere la coltivazione acquaponica sarebbe la creazione di un micro ecosistema, nel quale n cui pesci e piante riescono a coesistere, crescendo insieme e utilizzando la stessa acqua. Vediamo di capire meglio questo ingegnoso sistema.

A dire il vero, la tecnica di produrre cibo con il sistema dell’acquaponica ha origini antiche. Questa tecnica, che combina la coltivazione di piante con l’allevamento di animali acquatici in un ambiente a ciclo d’acqua chiuso e continuo, risale addirittura ai Babilonesi. A perfezionare questa metodologia furono poi le culture dell’Asia meridionale e gli Aztechi. Questi ultimi, in particolare, costruirono le “Chinampa”, cioè piccole aree di terra fertile create sul fondo del lago Xochimilco. Le “Chinampa” consentivano sia la coltivazione di piante e sia la pesca, creando un sistema simbiotico.

Col passare dei secoli l’acquaponica venne pian piano abbandonata, fino ad essere dimenticata; poi, agli inizi degli anni ’70 del secolo scorso, quando si iniziò a discutere di eccessivo sfruttamento dei terreni e del rischio di esaurimento delle risorse naturali con il costante aumento della popolazione, l'acquaponica tornò sul tappeto. Considerato che il settore dell’acquacoltura doveva affrontare il problema dello smaltimento dei rifiuti e delle acque reflue, nonché quello del costo dei macchinari di depurazione, furono condotte alcune ricerche per studiare l’efficacia delle piante acquatiche nel filtrare e consumare i nutrienti presenti nell’acqua. Ed è proprio a seguito di questi studi, che si è ridato vita all’acquaponica, che nel tempo era diventata una metodologia alquanto efficace ed eco-sostenibile.

Man mano che la pratica dell’acquaponica si sviluppava, allo stesso tempo si evolveva e perfezionava. La produzione di prima generazione prevedeva che l’acqua passasse dalle vasche dei pesci a serbatoi di sedimentazione, che filtrassero l’acqua, la quale poi arrivava al sistema idroponico delle piante (Deep Flow Technique) e, infine, ai pesci. Successivamente si unirono le vasche per la coltivazione in acqua profonda, raddoppiando lo spazio di coltivazione, per arrivare, poi, alla terza generazione, con elaborazione di sistemi più complessi, in cui sono stati integrati circuiti di areazione agli impianti e si sono aggiunte vasche di de-solidificazione e chiarificazione. Infine ulteriori sviluppi hanno portato a introdurre l’ossigeno puro al 95% all’interno dell’impianto, il trattamento dell’acqua, un sistema di de-solidificazione più elaborato e di mineralizzazione dei nutrienti solidi. Si è riusciti, così, a garantire la massima efficienza dell’uso dell’acqua e nessun fertilizzante supplementare.

Ebbene amici, il primo impianto d'Italia DI COLTURA ACQUAPONICA sta sorgendo in Abruzzo e sarà impiegato per produrre pesti, oli e sali aromatizzati. Il nuovo sito produttivo - 100% carbon free - dell'azienda The Circle si estenderà su 1.000 metri quadrati, nel territorio Aquilano. La sua caratteristica sarà quella di essere biomimetico, ossia capace di simulare i cicli della natura attraverso l'uso integrato di ogni risorsa, completando l'intero ciclo produttivo mediante lo sfruttamento dell'energia solare e il riuso di quella termica prodotta dai macchinari. Stiamo parlando di un progetto del valore di 1,5 milioni di euro, finanziato con il sostegno Invitalia nell'ambito di Smart&Start, l'incentivo che sostiene startup e PMI innovative. Partito a giugno, l'impianto sarà completato e si concluderà entro sei mesi.

La produzione finale dell'impianto sarà venduta nei market della grande distribuzione italiana (da 13 punti vendita del Gruppo CR-Conad e all'estero attraverso accordi di export e sul sito). L'azienda The Circle è la prima azienda agricola acquaponica italiana, la più estesa azienda agricola acquaponica d'Europa; è importante sottolineare che l'azienda è stata fondata nel 2017 da quattro giovani imprenditori di 31 anni! «Ogni scarto della produzione diventerà una risorsa per il passaggio successivo di lavorazione, permettendo la totale circolarità e sostenibilità del processo produttivo», ha dichiarato Valerio Ciotola, co-founder e amministratore delegato di The Circle. Una scommessa vinta, dunque, soprattutto grazie all'investimento sulle nove tecnologie.

Cari amici, come ho accennato in apertura, l’agricoltura di questo millennio sta cambiando e continuerà a cambiare in modo impressionante; ovviamente è necessario trovare le giuste soluzioni per la salvaguardia del pianeta, così come anche questa operazione innovativa di coltura acquaponica, a mio avviso, procede caparbiamente nella giusta, ecologica, direzione!

A domani.

Mario

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