Oristano
4 Maggio 2016
Cari amici,
avevo già avuto modo di
parlare in questo blog del libro “LA RELAZIONE OBLATIVA, DALLA LOGICA “DELL’IO” ALLA LOGICA “DEL NOI”,
del Prof. Andrea Vigilante (questo il link per chi, curiosamente, vuole leggere
quanto scritto: http://amicomario.blogspot.it/2016/04/la-relazione-oblativa-dalla-logica.html),
ripromettendomi di riparlarne dopo la sua presentazione. In quell’occasione,
dopo averlo velocemente consultato, ebbi occasione di dire che le relazioni
umane sono come un cristallo: hanno un incredibile numero di sfaccettature, che
vanno dall’egoismo all’amore più disinteressato, all’altruismo più sincero e
spontaneo. La risultante più comune, però, è che a prevalere più spesso è l’IO
egoistico, quello focalizzato sul proprio interesse, non certo quello aperto
agli altri, espresso quindi in chiave altruistica.
Quella messa
sapientemente in risalto nel libro del Prof. Vigilante è proprio questa “alternanza
di prevalenze”, questo rimbalzo dall’IO egoistico a quello altruistico.
Veterano del mondo della scuola il Prof. Vigilante, è un uomo di grande
esperienza, il cui impegno professionale e culturale è ben noto anche nella
nostra città, per esserne stato un grande protagonista: come docente prima e
come dirigente scolastico poi, lasciandoci anche una bella serie di opere tutte
incentrate sul mondo della scuola.
Il libro, fresco di
stampa, è stato presentato al pubblico lo scorso 3 Maggio, presso l’Istituto
d’Istruzione secondaria “Mariano IV, in Via Messina, Liceo scientifico di cui è
coordinatore il dirigente scolastico Prof. Luigi Roselli. All’incontro,
moderato proprio dal Prof. Roselli, sono intervenuti, oltre l’autore, Marcello
Marras, responsabile dell’UNLA e il giornalista-scrittore Beppe Meloni.
Di fronte ad un
pubblico rappresentato in particolare dal mondo della scuola, il Prof. Roselli
dopo i saluti di rito ha avuto parole di lode nei confronti del collega Andrea
Vigilante, con il quale, oltre la lunga e profonda amicizia, condivide anche le
origini: sono entrambi pugliesi, di S. Severo in provincia di Foggia. Insieme,
prima da studenti e poi da docenti hanno avuto modo prima di conoscersi e poi
di condividere la stessa aspirazione: quelle di fare gli educatori. Del prof.
Vigilante Roselli ha ricordato la sua precoce predisposizione al dialogo ed
alla formazione dei giovani: appena 16enne, faceva già lezione educativa ai più
piccoli.
Entrando nelle pieghe
del libro, il Prof. Roselli ha commentato di aver apprezzato in particolare la condivisa logica dell’ascolto intelligente, ben
diverso da quello semplicemente formale; l’ascolto, per risultare formativo per
i ragazzi, deve essere un ascolto attento e costruttivo, non semplicemente
ordinario, privo di sostanza. Altri punti forti del libro (con precisi
riferimenti a Kant e De Mauro), sono quelli che evidenziano la logica del
necessario passaggio dall’IO egoistico al NOI altruistico, quello vero,
indirizzato a soddisfare le esigenze altrui, senza aspettarsi in cambio ricambi
o ricompense, perché solo questo è il vero altruismo. Trasformazione interiore
importante, quella del passaggio dall’IO al NOI, perché consente all’uomo di
“uscire” dal proprio orticello (il proprio EGO) per aprirsi, offrirsi spontaneamente
agli altri. In sintesi è un costante “Imparare
insieme per poter insegnare insieme”, ha detto, prendendo in prestito il
noto motto dei Focolarini.
Ha poi preso la parola
Marcello Marras, responsabile dell’UNLA di Oristano. Alla domanda postagli da
Roselli su cosa avesse trovato di interessante nel libro in presentazione,
Marras ha prima di tutto fatto una riflessione: “staremo certamente tutti
meglio, se la società vivesse di più nella logica oblativa, anziché nel suo
contrario, quella egoistica”. Ha poi parlato della funzione da anni svolta
dall’UNLA, funzione iniziata con l’alfabetizzazione, prestata in passato da
docenti volontari nelle campagne e negli ovili, per cercare di sconfiggere
l’ignoranza e l’analfabetismo. Insomma un lavoro, quello dell’UNLA, svolto
proprio nella logica oblativa, una cultura di massa spontaneamente offerta.
Dopo di Lui ha esordito
Beppe Meloni, che è partito da una considerazione sull’azzeccato tempismo; il
bel libro di Andrea Vigilante, infatti, esce in un momento che può definirsi appropriato,
considerata la delicata situazione che tutti stiamo vivendo, quello della
massiccia emigrazione. È proprio in questi momenti particolari che il nostro IO
deve perdere i suoi connotati egoistici per aprirsi al NOI altruistico, quello
dell’accoglienza. Oristano, ha detto poi, è città culturalmente sonnolenta, anche
se negli ultimi tempi ha cercato di mostrare una maggiore apertura: dalla
nascita dell’Unitre a quella dell’Ente Concerti, da quella di ParticORali
all’Istar, dalla Fondazione Sa Sartiglia a Sa Cunfraria de Is Pinnas. Insomma
un interessante risveglio che fa ben sperare.
Riprendendo la parola
il Prof. Roselli, prima di dare la parola all’autore per le conclusioni, ha
ricordato che “Non siamo noi a scegliere
la terra dove stare, ma è la terra a scegliere noi, attraverso le relazioni
sociali”, e questo è dimostrato anche da casi personali, come quello suo e
del Prof. Vigilante.
L’autore del libro, nelle
sue conclusioni, dopo aver ringraziato tutti della partecipazione, a maggior
chiarimento di quanto espresso nel suo ultimo scritto, ha aggiunto che la
positiva crescita dello studente (con il responsabile passaggio dall’IO al NOI)
deve avvenire in modo graduale, con il coinvolgimento reale sia della famiglia
che della scuola. Entrambe, scuola e famiglia, si debbono raccordare, perché la
crescita avvenga nel modo più corretto possibile. I pilastri per la formazione
dell’uomo sono almeno tre: Ragione,
Volontà e Partecipazione. Sono questi tre punti fermi, quelli capaci di
regolare e reggere la sua vita. Promuovere queste caratteristiche è il grande
impegno delle strutture delegate alla formazione e all’educazione: Famiglia e Scuola: non in modo
distaccato, però, ma portato avanti insieme.
Un interessante
dibattito ha chiuso la serata.
Mario
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