Oristano
9 Maggio 2016
Cari amici,
Mangiare, nutrirsi, è
un’esigenza inderogabile: il cibo è il carburante necessario al il funzionamento del
nostro corpo, della nostra “macchina fisica”, non solo somministrato nella giusta quantità, ma anche come qualità e assunto nei tempi più opportuni. In parole povere è importante anche il momento della giornata
in cui alimentarsi. Cerco di spiegarmi meglio.
“Mangiare ad orario”, questo è in effetti il concetto nuovo introdotto dalla Cronobiologia, la
scienza che ha studiato a fondo i nostri ritmi biologici. Sono i così detti ritmi circadiani, quelli che influenzano
la gran parte della nostra esistenza: dall’alternanza notte e giorno (collegata al relativo
nostro riposo e veglia), fino ad arrivare agli orari più opportuni per migliorare la nostra
alimentazione; per quest'ultima, studi recenti studi hanno messo in evidenza gli orari
più indicati per l’assunzione dei vari cibi. È nata così la Cronodieta, un preciso regime alimentare che, per esempio, prevede di consumare i carboidrati e le
proteine in diversi momenti della giornata, vietando nel contempo di assumere indiscriminatamente i
vari alimenti in contemporanea o miscelati tra di loro.
La cronodieta dimostra che consumare certi cibi in alcune ore della giornata, quando
maggiore risulta la loro assimilazione, è sbagliato: è preferibile, invece,
ripartirli nelle varie ore con l'utilizzo della particolare dieta dell’orologio. In sintesi questo vuol dire che l’organismo, pur introducendo lo
stesso quantitativo di cibo, se lo fa negli orari più appropriati, ne ricava
dei sostanziali benefici, evitando che la maggiore assimilazione, se fatta nei momenti sbagliati, crei quell’appesantimento/assorbimento
tanto temuto. Per stare meglio e in forma, dunque, è importante stabilire, oltre alla giusta
quantità di cibo da assumere anche il il momento
giusto per farlo.
La regola aurea è
dunque stabilire sia il “quanto mangiare”
che il “quando mangiare”! Il
presupposto sul quale si basa la cronodieta è il controllo ormonale, come evidenziato dalle ultime ricerche scientifiche sull’alimentazione. Esistono
infatti ormoni che favoriscono l’accumulo di grasso corporeo e altri che al
contrario ne favoriscono lo smaltimento. Stimolare, alimentandosi negli orari più
appropriati, la secrezione di uno o dell’altro ormone, significa riuscire a raggiungere l’obiettivo.
Cari amici, sbaglia chi
crede che la Crononutrizione sia una dieta! Essa invece consente di poter
mangiare di tutto (ovviamente con moderazione) ma facendolo però nel momento
giusto! Questa moderna scienza detta “Dieta dell’orologio” si basa su un
principio alimentare elaborato nel 1986 dal dott. Alain Delabos. Secondo la stessa
definizione dell'autore, essa non è assolutamente un regime dietetico, bensì un modo
particolare, più preciso, di nutrirsi, in sintonia con “l’orologio biologico" di ciascuno, composto
dalle diverse variazioni metaboliche che intervengono durante l’arco della
giornata. In sintesi si può dire che, per rispettare i
ritmi ormonali e metabolici, dovremmo mangiare alimenti grassi al mattino,
"densi" a mezzogiorno, dolci al pomeriggio e leggeri (o addirittura
niente) la sera.
Il prof. Fabio Rinaldi,
docente universitario in dermatologia ed esperto nutrizionista così definisce
la Crononutrizione: «non è un regime dietetico in senso restrittivo, ma un controllo
alimentare che tiene in considerazione non solo quello che si mangia ma quando
lo si mangia, in base alle variazioni del metabolismo del corpo nei vari
momenti della giornata, regolate dal ritmo circadiano che sovrintende a molte
delle funzioni vitali, a cominciare dal ciclo sonno-veglia». Insomma, per
far funzionare al meglio il nostro corpo dobbiamo seguire i suoi ritmi, durante
tutte le 24 ore, da mezzanotte a mezzanotte.
Quando è stato chiesto al
dott. Rinaldi di spiegare come funzionava il metabolismo e come andava
affrontata e “suddivisa” una giornata dal punto di vista alimentare, ha così
risposto: «La parte più importante della giornata è il mattino tra le 7 e le 8 e
la notte, che non è un momento inutile della giornata, ma fondamentale per il
metabolismo». Alla domanda su come dovrebbe essere composto uno schema
alimentare tipo, ha detto «Partendo dal
presupposto che lo stesso alimento produce effetti diversi a seconda del
momento in cui viene mangiato, la mattina tra le 7 e le 8 l’attività metabolica
è al massimo e, in questo momento, tutto quello che mangiamo viene altamente
digerito e metabolizzato. Ecco perché non bisogna mai saltare la colazione, che
va consumata entro le 8 perché gli ormoni come l’insulina, che controlla il
livello degli zuccheri e il cortisolo, che influisce sul ritmo pressorio, in
questo momento raggiungono il loro picco. L’ideale sarebbe consumare la tipica
colazione con biscotti, latte e caffè, che comprende carboidrati, grassi e
zuccheri, ottimi per dare energia perché in questo momento occorre ricaricare
le batterie e tutto viene consumato più velocemente».
A pranzo invece? «Verso metà giornata, ovvero tra le 12 e le
13, si innalzano gli ormoni tiroidei che accelerano il metabolismo e impediscono
ai grassi di accumularsi. In questo lasso di tempo, ovvero durante il pranzo,
abbiamo necessità di carboidrati come pasta, riso, pane, patate da abbinare
alle verdure o ai legumi, perché la tiroide per funzionare ha bisogno di
energia». La sera invece? «Al di là
delle abitudini personali (non si mangia o si mangia poco), la cena andrebbe
consumata tra le 19 e le 20 e sempre entro le 22, quando si registra un aumento
dell’ormone della crescita e della somatostatina che stimolano la formazione
del tessuto muscolare e in generale la rigenerazione dei tessuti, dunque
favoriscono l’aumento della massa magra. Questo è allora il momento giusto in
cui mangiare proteine, come la carne, il pesce o i legumi ad alto valore
proteico e limitare i carboidrati, perché l’insulina è rallentata, dunque gli
zuccheri vengono assimilati più facilmente».
Cari amici, la
soluzione ideale è dunque quella di mangiare la giusta quantità negli orari più consoni! In
questo modo il nostro corpo, la nostra macchina, rimarrà efficiente più a
lungo, non sarà appesantita dai grassi in eccesso e ci sentiremo fisicamente e
anche psicologicamente molto meglio! Il difficile, come sempre, è il fermo rispetto
delle regole!
Ciao, a domani.
Mario
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