Oristano
15 Febbraio 2016
Cari amici,
“Il petrolio prima o
poi finirà e non potremo cambiare i nostri modelli produttivi tutto d’un
tratto: noi ci stiamo organizzando per tempo”.
Queste le parole straordinariamente sagge di un giovane siciliano di 22 anni, Giovanni Milazzo, studente di
ingegneria dei materiali, che le sue rivoluzionarie idee le ha già trasformate
in pratica creando Kanèsis, una
straordinaria Start Up. Affiancato da un gruppo di validi ragazzi, Giovanni,
dopo aver realizzato e brevettato un primo prodotto, ha in mente molti altri progetti,
semplici ma innovativi, capaci di cambiare radicalmente il paradigma dei
consumi petrolio-dipendenti in questo
terzo millennio appena iniziato.
Idee davvero
rivoluzionarie le sue: Bio-plastica di varie qualità, bio-compositi tecnologici,
capaci per esempio di creare la fusoliera degli aerei di domani,
bio-carburanti, nuovi tipi di carta ed energia. Ecco le innovative idee di
Kanèsis, gioco di parole tra canapa e il termine greco κίνησις (kinesis) che
significa “movimento”. Certo, movimento sì, ma rivoluzionario! Vediamo meglio
insieme di cosa si tratta realmente, considerato che Kanèsis, a detta degli
inventori, non è un punto d’arrivo ma un piccolo punto di partenza per traguardi
sempre più grandi e variegati.
Il primo progetto, già
brevettato, è quello di una bio-plastica ricavata dagli scarti industriali
della canapa. Con questo progetto è iniziata un po’ la storia di Kanèsis. Nella
cucina di un terzo piano nel cuore di Catania, in una giornata d’autunno,
Giovanni Milazzo inizia a dare corpo a un’idea che nei mesi a seguire si rivelerà
essere il fondamento di un progetto destinato ad avere successo. Il 3 Aprile
dello scorso anno, dopo alcuni mesi di studio e confronti, deposita la domanda
di brevetto internazionale relativa alla prima bioplastica derivata dalla
canapa.
Il materiale utilizzato
risulta adatto alla stampa 3D: è composto per il 50% da canapulo, una parte
della pianta della canapa scartata dall’industria in quanto considerata
materiale di scarto, e per il restante 50% da PLA, un polimero derivato da
piante come il mais. Rispetto alla bioplastica tradizionale, questa nuova
plastica risulta più leggera e presenta una resistenza alla trazione migliorata
del 30%. Inoltre, ha pure un costo notevolmente inferiore a quello della più
economica bioplastica in commercio. È questo l’inizio di un lungo viaggio.
Il primo prodotto brevettato
realizzato da Giovanni Milazzo con i ragazzi di Kanèsis, non solo è risultato
un materiale bio-plastico di ottimo livello, ma soprattutto esso è stato ricavato
da quelle parti “di scarto” che, non venendo prima utilizzate appesantivano lo
smaltimento, mentre ora, recuperate, risultano materia prima per creare un
prodotto eccellente, biodegradabile al 100% e compostabile. “Hempbioplastic”,
questo è il nome provvisorio dato all’innovativo materiale a base di canapa. I fantasiosi ragazzi l'hanno già sperimentato
con successo per la stampa 3D, realizzando oggetti interessantissimi. Di recente,
per esempio, è stato realizzato uno dei 5 droni inoffensivi riconosciuti dall’ENAC.
La bio-plastica di
canapa e mais è solo uno dei mille progetti che scaturiscono dalla fervida
mente di Giovanni. L’obiettivo di Kanèsis è ben più ampio e variegato: utilizzo delle risorse ecologiche ad ampio raggio nei settori più
disparati: alimentare, agricolo, energetico, tessile, etc., oltre che occuparsi di promuovere la ricerca. Ecco
degli esempi in campo alimentare: Muffin di farina di canapa, cioccolato con olio di canapa, birra
e cioccolato di Modica arricchiti con i semi della pianta e così via. Tutto
questo, entrando nei dettagli delle finalità dell’associazione, sempre puntando
alla sensibilizzazione all’eco-sostenibilità, alla tutela del territorio e al
massimo utilizzo delle risorse rinnovabili.
Intervistato sulla
validità delle sue iniziative, Giovanni Milazzo ha detto: “Tutto è cominciato nel mese di
febbraio quando ho ‘ingaggiato’ un biotecnologo (Francesco Missale), un chimico
(Massimiliano Gaeta), un economo (Angelo Bellavia), e con il supporto della
professoressa Rosa Palmeri abbiamo lavorato per alcuni mesi alla start up che a
maggio ha vinto il contest “Start Up Academy” dell’Università di Catania, e che
dopo qualche altro mese di ricerca, sviluppo e soprattutto ampliamento di
risorse umane si appresta a diventare un’associazione. Il gruppo di lavoro
ormai eclettico conta circa 20 persone tra i quali chimici, informatici,
biotecnologi, grafici, designer, video editor, un direttore aziendale, un
business planner, un tecnico alimentare e una persona che si occupa
specificamente di brevetti e una che si occupa di comunicazione”.
Cari amici, Kanèsis non
è solo “una scommessa” fatta da Giovanni Milazzo con altri giovani che puntano
alla costruzione di un mondo meno inquinato, più pulito. Oltre a contribuire a costruire un mondo più
ecologico il loro obiettivo è anche quello di risvegliare le coscienze, forse
assopite, di chi fino ad oggi ha sfruttato il territorio, rendendolo sempre
più a rischio e compromettendone il futuro. Loro ne sono convinti: la
semplicità in futuro rivoluzionerà il mondo e loro, sicuramente, sono già sulla
buona strada! Con la canapa e l’intelletto, questi lungimiranti ragazzi, già oggi giovani
imprenditori, possono sicuramente contribuire a realizzare un mondo migliore.
Grazie, amici, a
domani.
Mario
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