Oristano
20 Aprile 2014
Cari amici,
la mia recente
riflessione sulle tracce dei cavalieri templari ancora presenti in Sardegna, ha
riacceso in me il desiderio di rituffarmi in un periodo che mi ha sempre molto incuriosito e
intrigato.
Anche la mia seconda tesi di laurea, che aveva come argomento i conflitti religiosi, era incentrata sulle lotte per il possesso dei luoghi sacri da parte degli appartenenti alle 3 religioni monoteste: Ebrei, cristiani e musulmani. Questo mio studio è partito dalle Crociate, analizzando gli Ordini cavallereschi che vi avevano partecipato, la lunga lotta per la difesa della Terra Santa, fino ai conflitti
attuali, quelli che hanno portato alla distruzione delle Torri gemelle. Ebbene, amici,
qui vorrei con Voi ripercorrere il percorso medioevale fatto dai cavalieri di quegli Ordini
cavallereschi-religiosi, di quei monaci cristiani diventati guerrieri, che
presero la spada in difesa dei luoghi simbolo della cristianità. Il percorso non
è certo breve, e, stante questa complessità, sarà diviso in più capitoli: il primo è questo di oggi,
dedicato alla loro storia in generale, mentre nei successivi "post" esamineremo almeno i tre Ordini
più importanti fra quelli che vi parteciparono, le cui strutture sono in parte ancora oggi presenti e
operative. Buona lettura.
La nascita degli Ordini
cavallereschi legati alla difesa della religione cristiana, è databile intorno
al primo secolo dopo l’anno Mille. Territorialmente e storicamente nascono
nella Terrasanta, durante i ripetuti conflitti tra forze cristiane e islamiche
per il possesso dei luoghi santi. Fu il Papa Urbano II, al Concilio di Clermont
nel 1096 a sollecitare un intervento armato in Terra Santa: in quell'epoca le
strade della Palestina, in particolare intorno a Gerusalemme, erano infestate
da predoni e fanatici musulmani, che assalivano e depredavano i pellegrini.
Il richiamo alle armi del Papa ebbe un grande effetto nel popolo cristiano e nel 1099
partì la prima crociata, guidata da Goffredo di Buglione, che con una grande vittoria sui musulmani riuscì a riconquistare la Terrasanta caduta in loro mani. Dopo questa
prima vittoria, però, appariva necessario consolidare il successo, mettere sotto
controllo la nuova situazione che, col tempo, sarebbe potuta tornare favorevole
ai musulmani. Era necessario, dunque, trovare soluzioni definitive per risolvere il
problema di come difendere stabilmente i luoghi santi e di conseguenza consentire un
passaggio sicuro alle migliaia di pellegrini che giungevano da tutta Europa.
Fu Goffredo di Buglione, il capo della prima crociata, vincitore indiscusso e nuovo padrone del territorio di Gerusalemme (anche se dopo la vittoria rifiutò il titolo di Re di Gerusalemme), nel 1099 a costituire il primo "nucleo difensivo" formato da monaci
guerrieri: nasceva così l’Ordine Cavalleresco dei "Canonici del Santo Sepolcro di
Gerusalemme". Questa milizia cristiana aveva il compito di difendere Gerusalemme ed i suoi luoghi sacri, a partire proprio dal Santo Sepolcro (di cui prendeva il nome l'Ordine), e
gli altri centri abitati dall’assalto dei predoni musulmani. Dopo questo primo Ordine
dei Canonici altri ne seguirono: nacquero altri Ordini cavallereschi-religiosi,
sempre con il principale obiettivo di garantire l'incolumità della Terra Santa e dei suoi
devoti, i tanti pellegrini che vi si recavano. Nei primi anni successivi sorsero altri due Ordini: quello degli Ospitalieri di San Giovanni (detti
anche Giovanniti, che poi diventarono cavalieri prima di Rodi e poi di Malta) e
l’Ordine del Tempio, i così detti Templari, che, secondo teorie non da del tutto
accertate, risalirebbe agli anni 1118-1120.
La parabola storica dei
Monaci-Cavalieri è nata, dunque, con le Crociate e ad essa è rimasta strettamente
legata. Nonostante tutti gli sforzi fatti dalle forze europee fedeli al Papato,
però, dopo la vittoria nella prima crociata da parte di Goffredo di Buglione, le
successive guerre in difesa di Gerusalemme non ebbero gli stessi effetti vittoriosi della prima.
Nel complesso lo svolgersi delle diverse Crociate, durate quasi due
secoli, si dimostrò più favorevole ai
cavalieri Musulmani che ad Acri nel 1191 sconfissero definitivamente le forze cristiane riconquistando Gerusalemme. La fine ingloriosa delle Crociate costrinse la
maggior parte delle milizie cristiane a rientrare in Europa. Solo poche
forze rimasero a proteggere i cristiani della Palestina, accerchiati e resi impotenti dalle
soverchie forze musulmane: in particolare rimase in loro difesa un nucleo di cavalieri del
Santo Sepolcro di Gerusalemme.
I cavalieri dei vari
Ordini cavallereschi lasciarono così la Palestina e rientrarono in Europa, seguendo strade e percorsi diversi. Al
termine dell'avventura in Terrasanta queste strutture cavalleresche
non si sciolsero ma si riorganizzarono in Patria. Lo scopo principale rimaneva quello di continuare a difendere il Papato e la cristianità, e per farlo
misero in piedi strutture di tipo benefico-assistenziale. Organizzati in
Priorati, diffusi in tutta Europa, alcuni di questi Ordini diventarono molto potenti finanziariamente
(quello economicamente più importante fu certamente l'Ordine del Tempio), sostenendo le necessità finanziarie di Re e Imperatori. Fra i maggiori è più importanti possiamo citare, oltre l’Ordine
del Tempio, l’Ordine dei Giovanniti (poi diventato di Rodi e di Malta) e l’Ordine
del Santo Sepolcro di Gerusalemme.
Poiché sarebbe
oltremodo difficile e lungo ripercorrere in un’unica puntata le complicate vicende di
questi tre Ordini, dopo questa premessa, che ne riepiloga le linee
generali, affronteremo, una alla volta, le storie di questi cavalieri: partendo
da quelli dall’Ordine del Tempio, il più forte economicamente, e che
per insanabili conflitti con il Re di Francia perì tragicamente; a seguire la
storia e le vicende dei cavalieri dell’Ordine di Malta, e di quelli dell’Ordine del Santo
Sepolcro di Gerusalemme.
Grazie, cari amici
dell’attenzione e…a presto!
Mario
1 commento:
ciao mario sei bravo
Posta un commento