Oristano
21 Aprile 2014
Cari amici,
ieri la gran parte di
noi ha trascorso la giornata di Pasqua in famiglia, con amici e parenti. Spero
sia stata per tutti Voi una giornata serena e di grande pace e amore. Oggi,
invece, sicuramente molti di Voi avranno programmato di fare una bella gita
fuori porta! Anche a due passi da casa, non certo in località lontane, con la
speranza, però, che il tempo ancora instabile ci assista e possiamo così godere,
finalmente, dopo il lungo e uggioso inverno, di una bella giornata primaverile!
Anche io ieri mentre riposavo dopo pranzo, curioso come sono, pensavo a cosa
avrei fatto l’indomani (cioè oggi): andare al mare, a Norbello, oppure andare
da qualche altra parte con degli amici, perché la giornata di Pasquetta è
proprio tradizionalmente dedicata ad una bella gita fuori porta!
La tradizione di
festeggiare il giorno dopo la Pasqua, il cosiddetto Lunedì dell’Angelo, ha
radici lontane che, però, non avevo mai avuto occasione di verificare. Ho fatto
così una rapida ricerca ed ecco la
storia di questa bella giornata festiva, dedicata, quasi dappertutto, a fare una
bella gita all’aria aperta.
Il Lunedì così detto dell'Angelo,
detto anche Lunedì di Pasqua o Pasquetta, è così chiamato perché in questo
giorno si ricorda l'incontro dell'angelo del Signore con le pie donne giunte al
Sepolcro. Il Vangelo racconta che Maria di Magdala, Maria madre di Giacomo e
Giuseppe e Salomè, il giorno dopo la Pasqua, andarono al sepolcro, dove Gesù
era stato sepolto, portando con loro degli olii aromatici ed unguenti per
poter imbalsamare il corpo. Arrivate di fronte al Sepolcro, con grande
sorpresa, vi trovarono il grande masso che chiudeva l'accesso alla tomba gettato
a terra. In preda ad un grande spavento le tre donne, smarrite e preoccupate,
cercavano di capire cosa fosse successo, timorose di entrare dentro il sepolcro
aperto, pensando che il corpo fosse stato trafugato. Mentre erano indecise sul
da farsi all’improvviso apparve loro un angelo che disse: "Non abbiate paura, Voi! So
che cercate Gesù il crocifisso. Non è qui! È risorto come aveva detto; venite a
vedere il luogo dove era deposto" (Mc 16,1-7). Dopo aver constatato che la tomba era effettivamente
vuota e che per terra c’erano le bende che ne avevano fasciato il corpo, l’angelo
aggiunse: "Ora andate ad annunciare questa notizia agli Apostoli", ed
esse si precipitarono a raccontare l'accaduto agli altri.
A ben pensare la visita
al Santo Sepolcro fatta dalle pie donne doveva essere avvenuta la Domenica, non
il Lunedì, perché, come ben sappiamo, la Pasqua ebraica cade di Sabato! La successiva
tradizione cristiana però, avendo spostato la Resurrezione di Gesù dalla “Pasqua
ebraica” del Sabato alla Domenica, ha necessariamente spostato anche il l’evento
successivo (l’annuncio dell’Angelo) al Lunedì, diventato, quindi “Lunedì dell’Angelo”. Festeggiare il giorno dopo Pasqua con una gita
fuori porta, oltre che ricordare il primo annuncio dell’angelo sulla
resurrezione di Nostro Signore potrebbe anche, secondo un’altra interpretazione
di questa tradizione, legare questa giornata al ricordo dell’incontro di Gesù
risorto con due dei Suoi discepoli diretti ad Emmaus.
Come riportato dal
Vangelo, infatti, lo stesso giorno della Resurrezione, Gesù apparve a due
discepoli in cammino verso la città di Emmaus, a pochi chilometri da
Gerusalemme. Questa seconda interpretazione, che vorrebbe dedicare il Lunedì
dopo Pasqua al ricordo di quel viaggio, avallerebbe ancora meglio la tradizione
di trascorrere il giorno di Pasquetta fuori città, facendo una passeggiata o
una scampagnata "fuori le mura" o "fuori porta"! Nel
calendario cattolico, tuttavia, il Lunedì dell'Angelo pur essendo il giorno dell'ottava di Pasqua, non
è considerato giorno di precetto.
Nel calendario delle
festività civili in Italia, al rito cristiano del ricordo legato alla Pasqua,
si è aggiunto quello stabilito dallo Stato, che ha sancito che il Lunedì dopo
Pasqua è da considerarsi un giorno festivo; questa festività è stata introdotta
nel dopoguerra, creata per allungare la festa della Pasqua, così come è
avvenuto per il 26 dicembre, giorno dopo il Natale o il Lunedì di Pentecoste
(giorno festivo in Alto Adige e quasi in tutta Europa).
Cari amici, considerato
che il tempo, pur a tratti corrucciato, sembra mantenersi senza piaggia, credo
che ci assisterà: andremo anche noi in gita “fuori porta”, ricordando nel
nostro animo la resurrezione di nostro Signore Gesù Cristo, che con estremo
sacrificio è morto per noi sulla croce, per la redenzione di questo nostro
mondo, che di problemi, davvero, continua ad averne tanti…!
... a tutti Voi !
Mario
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