Oristano 8 ottobre 2024
Cari amici,
Come ben sappiamo
spostarsi velocemente in autostrada ha dei PROBLEMI di notevole importanza: in
primis i costi, col pagamento del così detto PEDAGGIO, ma anche i tempi di percorrenza. Si, oltre il costo, chi usa
frequentemente le autostrade trova un altro intoppo importante: le file ai
caselli, dislocati sul percorso per il pagamento del pedaggio, con tempi di attesa che, in certi periodi dell'anno, rallentano alquanto il viaggio. Ebbene, per eliminare quest’ultimo fastidio, si
sta pensando ad una soluzione tecnologica: eliminare i caselli. Si, “VIA I CASELLI”, e, per quanto riguarda
il costo ed il pagamento del pedaggio, all’automobilista gli verrà comunicato dal computer,
che rileva, al passaggio del mezzo, la targa con uno degli scanner.
Ad iniziare per prima
questa rivoluzione è stata la Francia, che, nei nuovi bandi per
l'aggiudicazione delle concessioni autostradali ha chiesto ai gestori di
eliminare le barriere per il pagamento del pedaggio. Detto fatto, in Francia i
percorsi autostradali a flusso libero, ovvero senza caselli, stanno aumentando
di giorno in giorno. Ma in che modo dovrebbe funzionare, anche da noi in Italia,
questo nuovo sistema? Certamente i pedaggi si continueranno a pagare, ma l’automobilista
che ha utilizzato l’autostrada dovrà, entro i tre giorni successivi pagare il
dovuto: potrà farlo via internet o attraverso uno dei terminali installati
lungo il percorso.
Sulle autostrade a flusso
libero, infatti, non ci saranno più file, in quanto i caselli con le barriere verranno eliminati, sostituiti da scanner che
registrano il passaggio dei veicoli, siano essi moto, auto o camion,
riconoscendone la targa e la dimensione. In sostanza i guidatori, sia con targa
straniera che con targa la targa del Paese, potranno circolare alla velocità consentita e
passare, senza rallentare né fermarsi, sotto delle particolari strutture dotate di telecamera e
di sensori che identificheranno il veicolo dalla targa. Inoltre, una telecamera
laterale funzionerà da scanner per registrare le dimensioni del veicolo e
stabilire la somma da pagare. Il guidatore avrà poi 72 ore per saldare il conto
con il gestore delle autostrade.
Se lo farà via internet
dovrà registrare la targa del veicolo sul sito web www.sanef.com (disponibile
anche in inglese) e poi potrà procedere in due modi: saldare il dovuto
attraverso l'applicazione o il sito dell’autostrada, oppure, se possiede un
badge elettronico ed ha comunicato le proprie coordinate bancarie e il numero di
targa, si vedrà addebitare il costo del ticket sul proprio conto corrente. Chi
invece preferisce non pagare via internet, potrà farlo ai terminal nelle aree di
servizio con carta di credito o in contanti, oppure potrà recarsi di persona in
una tabaccheria aderente all’iniziativa.
Inoltre, per chi possiede un Telepass o altri sistemi
analoghi di pagamento dei pedaggi autostradali, nessun problema: a chi ha un
Telepass abilitato (il sistema francese riconosce automaticamente il
dispositivo) il pedaggio gli verrà addebitato regolarmente. Ovviamente il
sistema è in grado di emarginare i furbetti, che potrebbero pensare di farla
franca! Chi non dovesse pagare il pedaggio entro le 72 ore pagherà una
sanzione.
Gli automobilisti
stranieri riceveranno a casa, via posta, l’avviso di pagamento (dalla targa si
risale al proprietario dell’auto ed alla sua residenza), in cui viene spiegato
in francese e in inglese che hanno dimenticato di pagare il pedaggio e come
procedere. Se si salda il debito entro due settimane dal ricevimento della
lettera, la multa è di soli 10 euro, che diventano però 90 dopo le due settimane.
Mentre se la richiesta di riscossione viene completamente ignorata si rischia
una multa di 375 euro.
Cari amici, indubbiamente
il nuovo sistema appare davvero rivoluzionario! Basti pensare alle immense code
che, in particolare il periodo di vacanze, si formano ai caselli e che limitano
fortemente la mobilità. Oramai l’elettronica sta lentamente ma inesorabilmente
sostituendo i vecchi sistemi (e…anche l’uomo, se pensiamo che perderanno il
posto tanti lavoratori ora operativi nei caselli), ma il progresso avanza, INESORABILMENTE, e in futuro credo che tante
altre cose cambieranno ancora!
A domani amici lettori!
Mario
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