Oristano 7 ottobre 2024
Cari amici,
Che la Sardegna sia una
terra straordinaria, con una cultura millenaria in molti campi, tra cui quello
alimentare è cosa alquanto nota. La nostra isola, infatti, vanta un’ampia
produzione alimentare, in primis di pane tipico, preparato oggi come secoli fa,
le cui antiche ricette, tramandate di generazione in generazione, sono sempre
rispettate e in auge. Ebbene, proprio IL PANE, uno degli alimenti una
volta fondamentali per la sopravvivenza, è preparato in Sardegna in mille
varianti: dal pane carasau al pane guttiau, dalla Spianata di Ozieri al
Civraxiu, dal Moddizzosu dorgalese al Coccoi a pitzus, dal pane Pistocu al
pane di Desulo, solo per citare i più noti.
Uno di questi pani
particolari, caratteristico di Desulo, è proprio il “PANE CICCI” O “PANE ‘E
CICI”, un pane che di recente Il Ministero delle Politiche Agricole
Alimentari e Forestali ha inserito nella lista dei Prodotti Agroalimentari
Tradizionali della Regione Sardegna (PAT). A Desulo, cittadina del nuorese di
2.300 abitanti, sul pane c'è il rispetto di un’antica tradizione, quello di continuare a realizzare
questo delizioso alimento, che trova anche oggi tanti estimatori che lo cercano e
lo apprezzano. Vediamo insieme le sue particolari caratteristiche.
Questo antico pane,
famoso quasi come il più noto “Pane carasau”, è una specialità di pane preparato con diverse sfoglie di pasta dalla forma rotonda, che, cotto poi nel forno a legna,
assume un colore piacevolmente dorato. Ma ecco le sue principali caratteristiche:
diametro di circa 20 cm e spessore di 1 cm, quindi di dimensioni abbastanza contenute.
Il PANE CICCI è caratterizzato da un impasto particolarmente secco, non presenta
mollica e al suo interno rimane leggermente gonfio. Proprio per queste
caratteristiche, che un tempo consentivano una lunga conservazione, era
l’alimento ideale per i pastori che trascorrevano lunghi periodi negli ovili
lontani da casa.
Ecco gli ingredienti
necessari per realizzare anche oggi questo pane particolare. Come nel passato, gli
ingredienti utilizzati per la preparazione del Pane cicci sono: farina,
semolato, lievito naturale, sale e acqua tiepida. Come accennato prima. questo
pane di piccola taglia, tondo, ben cotto e senza mollica, era il pane perfetto,
per il pastore che partiva per l’ovile dove doveva stare lontano da casa per
molti giorni; partiva riempiendo la bisaccia di questo pane, da gustare giorno
dopo giorno in abbinamento ai prodotti tipici della gastronomia agro-pastorale:
formaggio di pecora e/o di capra, salsiccia e mustela (la mustela è un salume di
suino a stagionatura limitata, da gustare a fettine di circa 1 mm.; dal sapore
deciso ed aromatico, la mustela è ottima da gustare proprio col pane, come il Pane cicci).
Amici, il Pane cicci,
sicuramente nato per alimentare in modo corretto il pastore che doveva
assentarsi da casa anche per lunghi periodi, era un pane sano e gustoso,
capace, unitamente agli altri prodotti genuini della nostra terra, non solo di
alimentare lui e la famiglia, ma anche di allungare la vita. Del resto la relazione della "buona
alimentazione con la salute" è nota all’uomo fin dai tempi di Ippocrate, antico personaggio noto
anche per la frase “fai del cibo la tua medicina”.
In Sardegna questo legame
dell’uomo con il cibo di alta qualità risulta essere ancora più forte! Dall'alimentazione con pane e latte, dal consumo di formaggio di pecora o capra a quello della carne genuina e dei salumi, oltre che vivere in un ambiente incontaminato e praticare uno stile di vita sano, questo mix da, come positiva risultante che è
proprio il cibo a giocare un ruolo decisivo nella longevità dei sardi, in
particolare quelli dell’Ogliastra e della Barbagia, che oggi sono orgogliosi di
appartenere ad una delle rare BLUE ZONE del pianeta. E il pane, quanto al cibo
genuino, fa di certo la parte del leone!
Cari amici, la notizia
che questo antico, straordinario “PANE CICCI” O “PANE ‘E CICI”, sia stato recentemente inserito dal
Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali nella lista dei
Prodotti Agroalimentari Tradizionali della Regione Sardegna (PAT.), mi ha
riempito di gioia. La Sardegna ha un patrimonio immenso in tanti campi da
quello storico a quello alimentare e ambientale, un tesoro purtroppo poco
valorizzato e spesso anche violentato, ma che deve essere salvaguardato in
tutti i modi! Tutti i sardi dovrebbero combattere senza timore per salvare la nostra isola
dagli speculatori, che ogni giorno tentano di farci violenza!
A domani.
Mario
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