lunedì, settembre 29, 2025

LO STRAORDINARIO “AXOLOTL”, IL CURIOSO ANFIBIO MESSICANO DOTATO DI SUPER POTERI, CHE GLI CONSENTONO DI RIGENERARE GLI ORGANI ANDATI PERDUTI.


Oristano 29 settembre 2025

Cari amici,

L’AXOLOTL (il suo nome scientifico è Ambystoma mexicanum) è un anfibio originario del Lago Xochimilco in Messico. Questo curioso, piccolo anfibio ha una vita straordinariamente particolare, tanto da aver interessato non poco gli studiosi. Gli anfibi, infatti, di norma, trascorrono una prima parte della loro vita in acqua, poi, crescendo, modificano la respirazione passando a quella polmonare, cosa che consente loro di vivere la seconda parte della loro vita fuori dall’acqua. Tutto questo, invece, non avviene negli Axolotl, che continuano invece a crescere pur mantenendo le caratteristiche giovanili iniziali, quasi che fosse destinato a restare una specie di Peter Pan!

Questo curioso animaletto è una delle specie più affascinanti del regno animale. Possiede, infatti, cosa più unica che rara, la capacità di rigenerarsi, praticamente in tutte le sue parti! Particolarità, questa, nota fin dai tempi più antichi, ovvero quelli della mitologia azteca. Questo anfibio endemico dei laghi di Xochimilco, in Messico, ha affascinato e continua ad affascinare scienziati e amanti della natura. A differenza degli altri anfibi, l'axolotl non completa la metamorfosi e mantiene le caratteristiche larvali per tutta la vita, un fenomeno noto come neotenia. In pratica questo curioso anfibio è in grado di rigenerare arti, organi e persino parti del cervello, cosa che gli scienziati vedono come eccezionale.

Nella cultura messicana  l'axolotl aveva un significato profondo; il suo nome deriva dal termine ““axolotl”, che si traduce come "mostro acquatico" o "cane acquatico". Secondo la mitologia messicana, l'axolotl era la rappresentazione del dio Xólotl, fratello gemello di Quetzalcóatl. La leggenda narra che, quando gli dei decisero di sacrificarsi per creare il Sole e la Luna, Xólotl, terrorizzato, fuggì trasformandosi in esseri diversi per sfuggire al suo destino. La sua ultima trasformazione fu in un axolotl, nascosto nei laghi. Tuttavia, alla fine fu scoperto e sottoposto ad eutanasia. Questo mito spiegava l'aspetto unico dell'axolotl e il suo legame con l'acqua e la rigenerazione.

La particolare vita di questo anfibio fu documentata in Europa per la prima volta da due spagnoli: Fray Bernardino de Sahagún, etnografo e missionario francescano, e Francisco Hernández de Toledo, medico e naturalista. Entrambi si riferiscono alle descrizioni di axolotl nelle loro cronache del XVI secolo. All'interno del suo lavoro, Sahagún descrive l'axolotl come un “pesciolino” dei laghi del bacino del Messico, mettendo in risalto il suo aspetto insolito e le sue qualità nella cucina autoctona.

Nonostante queste descrizioni, sarebbe stato il barone Alexander von Humboldt a farlo conoscere in Europa nel XIX secolo. Da allora, l'axolotl è stato studiato nei laboratori di tutto il mondo per le sue straordinarie capacità biologiche. Oggi, però, questo anfibio è in serio pericolo. Decenni fa, gli axolotl erano abbondanti nei laghi del bacino del Messico, soprattutto nel Xochimilco e Chalco. Tuttavia, gli studi più recenti mostrano una realtà devastante: la popolazione è diminuita dell’80% o più negli ultimi vent’anni. Secondo i dati forniti dalla IUCN, Si stima che la sua popolazione non superi i 1.000 esemplari.

Amici, seppure da un lato seriamente minacciato di estinzione in natura, dall’altro, l’Axolotl è molto apprezzato dal mondo scientifico. Questa sua insolita capacità di restare sempre giovane è una caratteristica che interessa molto gli scienziati e i ricercatori, che cercano la possibilità di applicare questa proprietà all’essere umano; insomma sarebbe una soluzione alla perenne ricerca dell’uomo all’eterna giovinezza! Inoltre, l’Axolotl, come se tutti questi suoi super poteri non fossero ancora sufficienti, è pure un maestro nella rigenerazione: è capace di rigenerare intere parti del suo corpo, dalle branchie, alle zampe, dagli occhi agli organi interni. E tutto questo senza lasciare cicatrici apparenti. Un vero miracolo!

Se un predatore gli strappa una zampa, o se subisce un danno a un occhio o persino a una parte del cervello, l’Axolotl non si preoccupa. Il motivo è semplice, ma sbalorditivo: l’Axolotl non si limita a “guarire”, ma rigenera la parte perduta! Si, questo piccolo drago d’acqua non ripara il tessuto danneggiato, ma lo ricrea da zero, in quanto le sue cellule hanno la capacità quasi magica di tornare bambine, trasformandosi in cellule staminali che possono ricostruire un arto, un organo o tessuto cerebrale perfettamente funzionante, senza lasciare la minima traccia o cicatrice! Incredibile ma vero!

Cari amici, per gli scienziati continuare a studiare a fondo questo particolarissimo anfibio, scoprire in che modo riesca ad avere questi “Super Poteri”, è come cercare di scoprire una miniera d’oro da scavare! Per la scienza, che l’argomento continua a studiarlo per scoprire i segreti della rigenerazione, sarebbe un successo enorme, capace di cambiare per sempre il futuro di questa branca della medicina. La natura, amici lettori, è un libro che ha tante pagine importanti ancora da leggere e studiare, da parte dell’uomo!

A domani.

Mario

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