giovedì, giugno 06, 2024

ANCHE IN ITALIA LE FERROVIE TESTANO LA “LEVITAZIONE MAGNETICA” SUI BINARI ESISTENTI. IL 1° TEST È STATO EFFETTUATO SULLA LINEA FERROVIARIA ADRIA-MESTRE.


Oristano 6 giugno 2024

Cari amici,

Che l’evoluzione nel trasporto ferroviario continui senza interruzione è proprio vero! Si è passati dalle locomotive a vapore ai treni ad altissima velocità, che utilizzano la moderna tecnologia per muoversi a levitazione magnetica. Un sistema davvero interessante, ricercato un po’ da tutti i Paesi, in quanto consentirebbe di abbattere costi e consumi energetici, oltre a rumori e vibrazioni. L’Italia non è da meno, e le aziende del settore cercano in tutti i modi di trovare la soluzione più adatta al nostro sistema ferroviario che in gran parte è ancora obsoleto. L’uso della levitazione che si sta studiando è finalizzato all’utilizzo della rete (dei binari) esistente, senza bisogno, quindi, di utilizzare nuove infrastrutture progettate appositamente, e, cosa molto importante, senza necessità di energia elettrica.

A trovare una soluzione che appare ideale a risolvere il problema, è stata un’azienda hi-tech di Treviso, la  IRONLEV, società nata dalla collaborazione tra Ales Tech, una startup spin-off della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, e la Girotto Brevetti di Treviso. La soluzione che è stata trovata consente di trasportare merci e persone sulle rotaie già esistenti in modo alquanto efficiente, oltre che rispettoso dell’ambiente; le prove effettuate hanno già superato il 1° test: 2 km di tragitto lungo la linea ferroviaria Adria-Mestre.

Lo studio che ha portato al progetto italiano ad utilizzare la tecnologia MAGLEV è alquanto diverso dal sistema che viene attualmente usato nei treni super-veloci in Giappone e in Cina. In quei casi il trasporto a levitazione magnetica si basa sul campo magnetico creato da binari appositamente progettati per lo scopo, che interagiscono con elementi inseriti nei vagoni. È la stessa dinamica su cui si basava anche l’idea di Elon Musk dell’Hyperloop.

Molto diversa, invece, la soluzione adottata dell’azienda trevigiana, che, pur agendo sul vettore, lascia invariata la precedente infrastruttura ferroviaria. Lo può fare perché sfrutta le proprietà ferromagnetiche della materia, cioè la capacità fisica della materia di creare un campo magnetico. Il vettore, tramite dei magneti permanenti, interagisce con questo campo creando come un cuscinetto d’aria, che separa fisicamente il veicolo dal binario.

Il principio alla base della levitazione magnetica passiva è, infatti, quello di creare un cuscino d’aria che separi fisicamente il veicolo dalla pista, con forti vantaggi in termini di attrito, efficienza, rumore e vibrazioni. Questo è possibile grazie a speciali ferromagneti a forma di “U” rovesciata che avvolgono i binari, permettendo al treno di restare sospeso in modo passivo, quindi senza l’utilizzo di energia elettrica. Un altro aspetto particolarmente rilevante della soluzione adottata da IRONLEV è che la particolare tecnologia a levitazione magnetica utilizzata risulta “passiva”, cioè non necessita di energia elettrica per il funzionamento delle sue componenti.

Il test effettuato sulla tratta ferroviaria veneta, prima accennato, ha dimostrato che la soluzione dell’azienda italiana ha molti punti di forza. Oltre a funzionare su qualsiasi tipo di binario già esistente, il sistema può garantire un’elevata efficienza energetica. Il prototipo sperimentale di 1 tonnellata che ha percorso i 2 km di rotaie vicino a Venezia, lo ha fatto solo a 70 km/h, ma è già allo studio un secondo prototipo che simulerà di fatto un pesante vagone: 20 tonnellate da far correre a 200 km/h.

Amici, un adeguato sistema di controllo permette di mantenere il veicolo allineato ai binari, capace di reagire in modo tempestivo alle imperfezioni lungo il tracciato, così da garantire il massimo della sicurezza. L’assenza di rumore e di vibrazioni, inoltre, permette di pensare a una sua applicazione in ambito urbano, riducendo allo stesso tempo i costi di manutenzione dell’infrastruttura e del veicolo, non più sottoposto ad abrasione e stimoli meccanici. Come ha spiegato Adriano Girotto, fondatore e Presidente di IronLev, “il prossimo passo sarà quello di creare un carrello motorizzato entro due anni, per testare un veicolo con un peso da 20 tonnellate e una velocità fino a 200 km/h”.

L’interessante progetto è stato presentato Il 12 marzo scorso a Verona, all’interno della LetExpo2024, la Fiera del Trasporto e della Logistica sostenibili, in collaborazione con la Regione Veneto. Questa innovativa tecnologia ha, dunque, l'evidente vantaggio di essere applicabile su larga scala limitando i costi e la complessità tecnologica. La IronLev ha già pensato di applicare la sua tecnologia a levitazione magnetica a molti altri ambiti, oltre al trasporto ferroviario: come porte scorrevoli, ascensori, carrelli industriali, etc.

Cari amici, sono certo che il futuro ci riserverà ancora incredibili scoperte, che faranno impallidire quelle più recenti!!!

A domani.

Mario

 

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