Oristano 24 giugno 2024
Cari amici,
Chissà perché Roma è la
città maggiormente citata nei detti popolari che hanno fatto storia! Sarà per la
sua grande importanza nell’antichità, per il fatto che la civiltà romani sia
stata un grande faro nei secoli, ma certamente la motivazione più valida
è che Roma è Roma! Ebbene, oggi voglio parlare con Voi cari lettori, di un
detto antico ma sempre in auge, relativo al mangiare fuori porta: “PAGARE
ALLA ROMANA”. Sistema, questo, applicato quando
un gruppo di commensali, riunito in un convivio, alla fine è chiamato a pagare
il conto.
Con questo sistema di
pagamento s’intende onorare il conto presentato dal ristoratore ai commensali,
non considerando ciò che ciascuno ha mangiato, ma dividendo l’importo totale
per il numero dei commensali. Che uno abbia mangiato poco e niente, oppure si
sia abbuffato oltre misura, nulla cambia: il “pro quota” è uguale per tutti. A
parte il mascherato malumore di chi ha mangiato poco e fa di necessità virtù, ci
si chiede: l’espressione popolare che si è consolidata nel tempo, tanto che
si è poi diffusa in tutto il mondo, “pagare alla romana”, da cosa è derivata,
?
Le origini del detto risultano poco
chiare e, addirittura, secondo la tradizione letteraria il significato non è
stato sempre quello prima detto. Stando al Grande Dizionario della Lingua
Italiana, tra il Settecento e l'Ottocento grandi scrittori come Goldoni, Gozzi
e Nievo avevano usato l'espressione “Alla romana” per indicare invece
'l'andarsene dal ristorante di soppiatto o alla chetichella', evitando di
pagare il conto. Curiosamente, sempre secondo tale dizionario storico della
lingua italiana, non ci sarebbero fonti letterarie che testimonino il passaggio
dall'una o l'altra accezione alla corrente, e questo lascia supporre che, come
pratica comune per gli idiomi, questo passaggio sia avvenuto prima di tutto a
livello popolare e sia passato 'sotto al radar' delle grandi penne del periodo,
per poi riemergere con prepotenza in tempi più recenti e col suo 'nuovo'
significato.
Passando all’interrogativo
perché proprio “pagare alla romana”, ci si chiede: cosa c'entrano Roma e
i suoi abitanti con la buona pratica del dividere equamente le spese, o il
filarsela di fretta e senza dare nell'occhio, o il condividere le cibarie? Una
delle ipotesi è che probabilmente la provenienza del detto derivi
dalla tradizione popolare romana delle scampagnate fuori porta, accompagnate da
sostanziose merende. In una lettera scritta da Ugo Foscolo troviamo: "Lunedì
verrò forse a una Romanata in campagna vicino a Fiesole con la compagnia
delle signore Orozco", e ciò può confermare la provenienza romana del
detto. C'è chi sostiene che
questa interpretazione sia un po' stiracchiata, però, appare piuttosto
improbabile che delle signore di buona famiglia come quelle menzionate dal
poeta, figlie del diplomatico spagnolo Orozco, potessero anche solo considerare
la scena moderna in cui tutti i presenti estraggono i borsellini e cominciano a
contare e mettere assieme i soldi da pagare! Molto più plausibile, invece, è
che Foscolo abbia usato il termine con l'accezione più antica di 'scampagnata
con merenda all'aperto', magari includendo anche lo spartirsi delle vivande.
Un’altra ipotesi su
questo particolare modo di dire è che derivi dall'usanza delle antiche
trattorie romane di far pagare ai pellegrini il conto dell'intera tavolata “in
blocco”, smezzando per numero di persone e non per ordinazioni individuali. Un'altra
sostiene che la frase 'pagare alla romana' venga da una celebre osteria
Trasteverina, la "Sora Pina", la cui omonima titolare sarebbe stata
solita pestare preventivamente col manico della scopa tutti i turisti che
entravano nel locale, così da invogliarli gentilmente a pagare il conto con
solerzia (da qui deriverebbe anche l'espressione 'Meglio pagare alla romana').
Cari amici, quale che sia
la reale origine di questo modo di dire, il fatto che l’espressione “PAGARE
ALLA ROMANA” si si perpetuato nel tempo arrivando fino a noi, vuol dire che la
sua applicazione non è mai venuta meno, e che, alla fine, anche gli scontenti
della tavolata, seppure mugugnando, versano la loro quota!
A domani.
Mario
Nessun commento:
Posta un commento