Cari amici,
L'ipnosi è uno stato psicofisico
particolare, in cui può trovarsi un soggetto che vede trasformarsi il suo status
“ordinario” in “particolare”, con una importante riduzione della sua coscienza
periferica e una dipendenza forte, a seguito dell’intervento di un altro
soggetto che ha provveduto a creargli quello stato di suggestione. L’ipnosi è
qualcosa di noto anche in epoca molto antica, tanto che lo stato ipnotico del
soggetto costituiva nei tempi passati una delle più antiche forme di terapia.
Con il passare dei secoli
e con gli studi sempre più approfonditi, l’ipnosi è diventata una disciplina importante,
molto utilizzata in campo medico e psicologico. Eppure, nonostante la sua conoscenza
sia diventata sempre maggiore, l’ipnosi continua ad essere spesso anche travisata,
creando intorno a sé un alone di mistero, di false credenze e di veri e propri
miti, che portano a considerare questo particolare “status” una vera e propria
dipendenza del soggetto ipnotizzato dal suo ipnotizzatore.
Ipnosi
deriva dalla parola greca Hypnos (termine che significa sonno) anche se
in realtà lo stato ipnotico non è proprio uno stato di sonno ma è un
particolare stato di veglia. In realtà un soggetto “ipnotizzato”, ovvero portato
ad uno stato di trance, può apparire addormentato, o addirittura privo
di sensi, in quanto non reagisce agli stimoli esterni; ma nella realtà la
mancata reazione fisica del soggetto non significa che egli non sia “sveglio”
dal punto di vista cerebrale, in quanto la sua mente, seppure in trance
ipnotica, percepisce perfettamente quanto avviene intorno a lui, come nello
stato di normale veglia.
L'ipnosi, amici, è quella
particolare condizione fisica indotta nel soggetto da un operatore esterno, seppure
risulti possibile anche l’autoipnosi. Tuttavia, su questo status particolare
acquisito dal soggetto, molte sono le cose ancora da chiarire, in quanto come
accennato prima le false credenze non mancano. Molti per esempio ritengono che
l'ipnosi sia un mezzo per inibire le capacità critiche del soggetto, aumentandone
la suggestionabilità e limitandone l'attenzione, ma ciò non è assolutamente
vero. Allo spegnersi della coscienza razionale e delle normali facoltà cognitive del
soggetto, si attiva una particolare facoltà, fatta di attenzione al Sé e alla
ricerca psicologica e spirituale interiore.
Socrate
con il suo famoso "conosci te stesso" è l'esempio più eclatante
di questo concetto. Nell’educare i suoi discepoli alla trance-maieutica, cioè
alla ricerca della propria verità spirituale (Maieutica viene dal greco maieutiké
e letteralmente significa "l'arte della levatrice"), Socrate cercava
di "tirar fuori" dalla mente dei suoi allievi i contenuti ed i rimossi
personali, psicologici e spirituali. Ebbene, amici, è tempo di sfatare i “falsi
miti” che aleggiano su questa particolare forma di “coscienza indotta”,
eliminando quanto di falso ci gira intorno!
Partiamo da una
considerazione importante: non tutti possono essere ipnotizzati, in quanto ogni
soggetto è variamente suggestionabile. Per essere ipnotizzati bisogna essere
consapevoli e consenzienti, anche se è addirittura possibile che, anche in caso
di accettazione, il soggetto possa faticare non poco a raggiungere lo stato di ipnosi.
Questo dimostra, dunque, che chi non accetta, chi non vuole, non potrà mai
essere ipnotizzato.
Uno degli altri miti da
sfatare è che con l’ipnosi si possa disporre a piacimento della persona
ipnotizzata, costringendola a dire o fare cose che di norma non avrebbe mai
fatto. Ciò non è assolutamente vero: l’ipnotizzato non sarà mai in balia
dell’ipnotizzatore, qualunque sia la tecnica da lui usata. È dimostrato che non
è possibile costringere qualcuno ad agire contro la propria volontà o contro i
propri valori e principi, perché, amici, se fosse così semplice “impadronirsi”
della mente di qualcuno avremmo risolto moltissimi problemi, compresa la manipolazione-trasformazione
delle molte menti criminali in circolazione!
Altro mito da sfatare è
che dopo la seduta di ipnosi, la persona al risveglio non ricordi nulla di
quanto avvenuto. Niente di più falso. Il soggetto non è mai stato in sonno ma
in una veglia particolare, quindi quanto da lui detto resta perfettamente
visibile nella sua mente. Da sfatare anche il mito della pericolosità della
seduta ipnotica, nel caso che l’ipnotista non risvegli il paziente nel modo
giusto dalla trance; quest’ultimo si risveglierà da solo, nonostante la
mancanza di sollecitazioni e l’appagamento o meno dell’esperienza vissuta.
Un’ultima considerazione.
L’ipnosi è importante e può rivelarsi utile ed efficace. Essa, lo afferma la
scienza, serve a curare disturbi di vario tipo, ed è una valida tecnica da
utilizzare nell’ambito di terapie psicologiche; essa deve essere utilizzata a scopo
terapeutico solo dalle persone ufficialmente abilitate, come medici e psicologi
iscritti ad albi professionali e che rispondono del loro operato a commissioni
scientifiche. Mai dunque affidarsi a soggetti praticoni e finti esperti, che possono
fare solo danno.
Cari amici, L’ipnosi, come
detto in apertura della presente riflessione, esiste da sempre; da tempi
lontani gli esseri umani hanno utilizzato questa tecnica capendone la sua
utilità. Certo all’inizio l’hanno adoperata in modo rudimentale rispetto ad
oggi, ma sempre con buona efficacia. Tutto ciò lo possiamo rilevare negli
scritti più antichi dei greci e degli egizi. Oggi la scienza ha ulteriormente
rivalutato questa tecnica, anche se alcuni aspetti non sono ancora
scientificamente completamente testati.
Bando allora ai pregiudizi
che ancora permangono sull’ipnosi, nonostante i due millenni abbondanti
trascorsi dalla sua scoperta! Cerchiamo dunque di essere razionali, e potremo trarne
sicuro giovamento.
A domani.Mario
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