mercoledì, giugno 17, 2020

L’IPNOSI: È UN PARTICOLARE STATO DI COSCIENZA, OPPURE UNA FORMA DI DIPENDENZA INCOSCIENTE DA UN ALTRO SOGGETTO CHE NE PUÒ DISPORRE?


Oristano 17 giugno 2020

Cari amici,

L'ipnosi è uno stato psicofisico particolare, in cui può trovarsi un soggetto che vede trasformarsi il suo status “ordinario” in “particolare”, con una importante riduzione della sua coscienza periferica e una dipendenza forte, a seguito dell’intervento di un altro soggetto che ha provveduto a creargli quello stato di suggestione. L’ipnosi è qualcosa di noto anche in epoca molto antica, tanto che lo stato ipnotico del soggetto costituiva nei tempi passati una delle più antiche forme di terapia. 
Con il passare dei secoli e con gli studi sempre più approfonditi, l’ipnosi è diventata una disciplina importante, molto utilizzata in campo medico e psicologico. Eppure, nonostante la sua conoscenza sia diventata sempre maggiore, l’ipnosi continua ad essere spesso anche travisata, creando intorno a sé un alone di mistero, di false credenze e di veri e propri miti, che portano a considerare questo particolare “status” una vera e propria dipendenza del soggetto ipnotizzato dal suo ipnotizzatore.
Ipnosi deriva dalla parola greca Hypnos (termine che significa sonno) anche se in realtà lo stato ipnotico non è proprio uno stato di sonno ma è un particolare stato di veglia. In realtà un soggetto “ipnotizzato”, ovvero portato ad uno stato di trance, può apparire addormentato, o addirittura privo di sensi, in quanto non reagisce agli stimoli esterni; ma nella realtà la mancata reazione fisica del soggetto non significa che egli non sia “sveglio” dal punto di vista cerebrale, in quanto la sua mente, seppure in trance ipnotica, percepisce perfettamente quanto avviene intorno a lui, come nello stato di normale veglia.
L'ipnosi, amici, è quella particolare condizione fisica indotta nel soggetto da un operatore esterno, seppure risulti possibile anche l’autoipnosi. Tuttavia, su questo status particolare acquisito dal soggetto, molte sono le cose ancora da chiarire, in quanto come accennato prima le false credenze non mancano. Molti per esempio ritengono che l'ipnosi sia un mezzo per inibire le capacità critiche del soggetto, aumentandone la suggestionabilità e limitandone l'attenzione, ma ciò non è assolutamente vero. Allo spegnersi della coscienza razionale e delle normali facoltà cognitive del soggetto, si attiva una particolare facoltà, fatta di attenzione al Sé e alla ricerca psicologica e spirituale interiore.
Socrate con il suo famoso "conosci te stesso" è l'esempio più eclatante di questo concetto. Nell’educare i suoi discepoli alla trance-maieutica, cioè alla ricerca della propria verità spirituale (Maieutica viene dal greco maieutiké e letteralmente significa "l'arte della levatrice"), Socrate cercava di "tirar fuori" dalla mente dei suoi allievi i contenuti ed i rimossi personali, psicologici e spirituali. Ebbene, amici, è tempo di sfatare i “falsi miti” che aleggiano su questa particolare forma di “coscienza indotta”, eliminando quanto di falso ci gira intorno!
Partiamo da una considerazione importante: non tutti possono essere ipnotizzati, in quanto ogni soggetto è variamente suggestionabile. Per essere ipnotizzati bisogna essere consapevoli e consenzienti, anche se è addirittura possibile che, anche in caso di accettazione, il soggetto possa faticare non poco a raggiungere lo stato di ipnosi. Questo dimostra, dunque, che chi non accetta, chi non vuole, non potrà mai essere ipnotizzato.
Uno degli altri miti da sfatare è che con l’ipnosi si possa disporre a piacimento della persona ipnotizzata, costringendola a dire o fare cose che di norma non avrebbe mai fatto. Ciò non è assolutamente vero: l’ipnotizzato non sarà mai in balia dell’ipnotizzatore, qualunque sia la tecnica da lui usata. È dimostrato che non è possibile costringere qualcuno ad agire contro la propria volontà o contro i propri valori e principi, perché, amici, se fosse così semplice “impadronirsi” della mente di qualcuno avremmo risolto moltissimi problemi, compresa la manipolazione-trasformazione delle molte menti criminali in circolazione!
Altro mito da sfatare è che dopo la seduta di ipnosi, la persona al risveglio non ricordi nulla di quanto avvenuto. Niente di più falso. Il soggetto non è mai stato in sonno ma in una veglia particolare, quindi quanto da lui detto resta perfettamente visibile nella sua mente. Da sfatare anche il mito della pericolosità della seduta ipnotica, nel caso che l’ipnotista non risvegli il paziente nel modo giusto dalla trance; quest’ultimo si risveglierà da solo, nonostante la mancanza di sollecitazioni e l’appagamento o meno dell’esperienza vissuta. 
Un’ultima considerazione. L’ipnosi è importante e può rivelarsi utile ed efficace. Essa, lo afferma la scienza, serve a curare disturbi di vario tipo, ed è una valida tecnica da utilizzare nell’ambito di terapie psicologiche; essa deve essere utilizzata a scopo terapeutico solo dalle persone ufficialmente abilitate, come medici e psicologi iscritti ad albi professionali e che rispondono del loro operato a commissioni scientifiche. Mai dunque affidarsi a soggetti praticoni e finti esperti, che possono fare solo danno.
Cari amici, L’ipnosi, come detto in apertura della presente riflessione, esiste da sempre; da tempi lontani gli esseri umani hanno utilizzato questa tecnica capendone la sua utilità. Certo all’inizio l’hanno adoperata in modo rudimentale rispetto ad oggi, ma sempre con buona efficacia. Tutto ciò lo possiamo rilevare negli scritti più antichi dei greci e degli egizi. Oggi la scienza ha ulteriormente rivalutato questa tecnica, anche se alcuni aspetti non sono ancora scientificamente completamente testati.
Bando allora ai pregiudizi che ancora permangono sull’ipnosi, nonostante i due millenni abbondanti trascorsi dalla sua scoperta! Cerchiamo dunque di essere razionali, e potremo trarne sicuro giovamento.
A domani.
Mario



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