giovedì, agosto 25, 2022

TROVATI IN ITALIA GRANDI GIACIMENTI DI LITIO, IL PETROLIO DEL FUTURO. A ROMA È PRESENTE IN QUANTITÀ, CON UNA CONCENTRAZIONE DI OLTRE 350 MILLIGRAMMI PER LITRO, UNA DELLE PIÙ ALTE AL MONDO.


Oristano 25 agosto 2022

Cari amici,

La rivoluzione tecnologia in atto, sempre più avanzata, necessita di nuovi materiali; una rivoluzione che, come è sempre successo, manda in obsolescenza materiali che invece, in passato, furono essenziali per lo sviluppo dell’epoca. Uno dei materiali che oggi va per la maggiore, non per niente già chiamato “Il petrolio del futuro” è il “LITIO”, componente essenziale della nuova tecnologia, a partire dalle batterie.

Ebbene, il litio, chiamato anche “Oro bianco”, è un metallo essenziale per l’accumulo energetico, e, fortunatamente, risulta alquanto presente nel sottosuolo italiano, addirittura in buona quantità e concentrazione. Queste riserve rappresentano la chiave di volta per lo sviluppo della mobilità elettrica, come anche per altri importanti servizi. Teniamo presente che l’Enel già nel 1975 trovò importanti quantità di litio in un’area a Nord di Roma, addirittura con una concentrazione mineraria è di oltre 350 milligrammi per litro, una delle più alte al mondo.

Per avere un’idea più precisa delle potenzialità del litio geotermico italiano, come spiega il geologo Marcello De Angelis, amministratore dell’italo austriaca "Energia Minerals", intervistato da “Il Messaggero”, «Il litio è un materiale di alto interesse. Ci basti osservare che i valori presenti nei giacimenti romani sono circa il doppio di quelli riscontrati nelle salamoie del campo geotermico californiano di Salton Sea, considerato dagli statunitensi come la fonte che permetterà agli Usa di raggiungere l’indipendenza dai mercati esteri del litio». In questo millennio ipertecnologico il litio è diventato un metallo essenziale per l’accumulo energetico, rappresentando la chiave di volta per la mobilità elettrica ma anche uno strumento sempre più importante per fornire importanti servizi per la flessibilità, la stabilità e la sicurezza della rete elettrica nazionale. Si stima che il fabbisogno europeo di litio crescerà nel giro di pochi anni del 3.535%, ma il problema è che ad oggi l’Europa produce solo il 3% delle batterie. Al contrario, la Cina detiene circa il 10% delle risorse mondiali di litio ma soprattutto controlla direttamente o indirettamente una buona parte delle miniere mondiali, dominando al contempo la raffinazione del metallo e la produzione di batterie.

Come spiega il ricercatore del CNR Andrea Dini, intervenendo nell’ambito degli Stati generali della geotermia svoltisi a Roma, «Alla luce di questo contesto internazionale è chiaro che l’Italia, seguendo le indicazioni europee, dovrebbe provare a smarcarsi dal dominio cinese, cercando sul proprio territorio risorse da estrarre con tecnologie a basso impatto ambientale, in quanto l’estrazione di litio geotermico rappresenta un’opportunità particolarmente interessante per il nostro Paese». E i giacimenti intorno alla nostra Capitale appaiono come il ritrovamento dell’oro bianco in casa nostra!

Amici, come è successo in passato con l’oro nero, il petrolio, questo moderno “oro bianco” potrebbe diventare la materia prima più richiesta e più preziosa del pianeta, almeno per il mondo delle industrie. Questa materia prima potrebbe cambiare gli equilibri economici mondiali, e rendere più forti i Paesi che hanno dei giacimenti al loro interno e che, ovviamente, riescono a sfruttarli. L’Italia, con il ritrovato giacimento poco distante da Roma, ha acquisito una importante risorsa, il cui valore è certamente altissimo, in quanto il prezzo è costantemente in crescita, ed è arrivato a superare i 75 mila dollari per tonnellata (+280% rispetto a gennaio 2021).

Il litio, amici, potrebbe trainare la “Transizione energetica” in corso nel nostro Paese, grazie soprattutto alla crescente diffusione di auto elettriche. I veicoli di ultima generazione, a trazione elettrica e non più a combustione, con le loro potenti batterie potrebbero essere la risposta al riscaldamento globale. L’Italia ha tra le mani una carta vincente, ma dovrà giocarsela con intelligenza, preparando con immediatezza le strutture necessarie all’estrazione e trasformazione di questo moderno oro bianco, capace di agevolare in modo concreto la sostenibilità ambientale.

Cari amici, indubbiamente questo minerale spopolerà alla grande nei prossimi anni e l’Italia potrà certamente trovarsi avvantaggiata. Un’ultima curiosità.  Il Litio è anche un farmaco antidepressivo. Il principale nome commerciale del litio è il Carbolithium®. Serve come stabilizzante dell’umore, è in grado di controllare la fase maniacale della depressione bipolare.  Il Litio agisce limitando le oscillazioni dell’umore, prevenendo gli stati maniacali e la depressione. Amici, a quanto pare è proprio un vero “ORO BIANCO”!

A domani.

Mario

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