Oristano 24 agosto 2022
Cari amici,
In particolare durante l’estate,
le vongole (così come le nostre "Arselle di Marceddì") sono un frutto di mare particolarmente ricercato, considerato che il
profumo dei piatti che le contengono sanno tanto di mare e di vacanze! Ebbene, a quanti di
noi è successo di mangiare un bel piatto di spaghetti alle vongole e di trovarsi
in bocca della sabbietta così fastidiosa da togliere la voglia di gustarli che
prima avevamo? Credo in tanti. Si, nonostante il sapore unico delle vongole, è
sempre molto fastidioso ritrovarsi in bocca dei minuscoli granelli di sabbia.
Ebbene, amici, per
evitare tutto questo, per poter cucinare e servire a tavola delle vongole con
grande sicurezza e tranquillità, oggi voglio riportare per Voi quel semplice procedimento necessario per poter servire a tavola, a noi ed ai nostri ospiti, dei
piacevolissimi piatti con le vongole senza il pericolo di ritrovarci della
sabbia in bocca. Ecco il segreto di come pulire le vongole attraverso dei
semplici passaggi e godere del piacevolissimo sapore di questi frutti di mare.
Per prima cosa è molto
importante scegliere le vongole. Una volta acquistata una bella retina piena di
vongole (stiamo sempre attenti al luogo di provenienza e dove sono state
stabulate), la prima cosa da fare è scegliere le vongole una per una, controllando
che non abbiano un cattivo odore ed eliminando quelle aperte o rotte che,
essendo praticamente morte, potrebbero avere un cattivo sapore e rovinare la
vostra ricetta. Una volta scelte, passare alla fase di ammollo. Dopo aver
riempito una bacinella d’acqua fredda, sistemateci le vongole da Voi selezionate,
aggiungendovi un cucchiaio di sale grosso per ogni litro di acqua.
Ricordatevi di lasciarle
in ammollo per alcune ore in frigorifero: al contatto con l'acqua salata, le
vongole inizieranno ad aprirsi e cacceranno fuori la sabbia ancora contenuta al loro
interno, che andrà a posarsi sul fondo della bacinella. A questo punto è ora di
spurgarle: risciacquatele in acqua fredda corrente, facendole cadere, una per
volta, nel lavandino da un'altezza di circa 30 centimetri: quest'ultima
operazione servirà ad eliminare qualunque eventuale residuo di sabbia rimasto. A questo punto mettetele dentro uno scolapasta nel lavandino per un ultimo risciacquo.
Ora aprite, ad una ad una, le vongole: un ultimo controllo accerterà la qualità del vostro lavoro. A
questo punto le vostre vongole ben pulite vanno sistemate in un tegame, che va
messo sul fuoco con l’aggiunta di un filo d’olio e uno spicchio d’aglio. Dopo
aver coperto il recipiente con un coperchio, tenetelo a fuoco vivo, e fiamma
alta per qualche minuto. Le vongole si apriranno quasi subito e, appena raggiunto
l'obiettivo, dovrete spegnere la fiamma e scolarle; potrete anche usare il
liquido di cottura, filtrandolo con un colino a maglie strette, per insaporire
le vostre ricette. Amici, a questo punto non vi resta che trovare la ricetta
che più gradite per utilizzarle in quella giornata!
Amici, prima di chiudere Vi
ricordo una delle ricette che, personalmente, gradisco maggiormente: spaghetti alle
vongole, oppure con la variante delle arselle di Marceddì. È una ricetta alquanto semplice ma che piace tantissimo. Eccola.
SPAGHETTI ALLE VONGOLE.
Per 4/5 persone servono 5oo
grammi di spaghetti o linguine. Dopo aver messo dell’acqua a bollire, preparate
una padella dove farete soffriggere due spicchi d’aglio in olio EVO e
peperoncino; quando l’olio è ben caldo versateci le vongole spurgate coprendole
con un coperchio e tenendo viva la fiamma, in modo che le vongole inizino ad insaporirsi. Queste vanno fatte cuocere solo per qualche minuto, condendo, infine,
con del prezzemolo fresco tritato. Cuocendole in questo modo le vongole si presenteranno belle aperte e ben impregnate del condimento.
A questo punto, amici, vi
basta scolare la pasta e condirla con le vongole ed il loro sughetto. Per i più
sfiziosi potrete aggiungere nel piatto una spolverata di prezzemolo fresco ben tritato. Il vino da
servire a tavola che Vi consiglio è un Karmis, bello fresco! Buon
appetito!
A domani, amici.
Mario
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