Oristano 19 agosto 2022
Cari amici,
La produzione industriale
di uova, con eserciti di galline tenute in modo barbaro in gabbie o a terra, non pensa certo al
benessere animale nella produzione di uova. Un branco di galline maltrattate, in allevamenti
sovraffollati, dove trascorrono una vita terribile, schiave di un consumismo
esasperato. Sono loro a produrre la quasi totalità delle uova che troviamo in
vendita nei supermercati, uova utilizzate anche come ingrediente in numerosi prodotti dolciari. Eppure,
potremo ribellarci a questi allevamenti lager, cercando, nei limiti del
possibile, di essere meno egoisti, di tornare ad allevamenti rispettosi del benessere animale.
Lentamente, però, si intravede un ritorno di molte
famiglie, abitanti in centri minori, a questo tipo di allevamento, dove la casa è circondata da un pezzo di giardino, dove è possibile ripristinare un piccolo allevamento domestico
di galline ovaiole, e avere tutti i giorni a disposizione uova fresche e sane e
animali in salute e benessere. L’allevamento di galline ovaiole a terra è oggi una interessante opportunità, in particolare per i giovani che
intendono tornare all’agricoltura e all’allevamento. Si, amici, questa possibilità
negli ultimi anni sta prendendo sempre più piede e sono già numerosi gli allevamenti
che rispettano gli animali.
La gallina è un volatile
docile e simpatico. Appartiene alla specie del gallus-gallus e alla sottospecie
del gallus-gallus domesticus e, ormai da millenni, viene allevata dall’uomo con
molteplici scopi, quali uova, cibo, compagnia o ornamento. È un animale
onnivoro, che generalmente mangia ciò che trova nel suo habitat naturale,
ovvero il terreno in cui può razzolare senza alcuna restrizione: semi, erbe,
lombrichi, vermi o insetti vari. Anche se può sembrare strano,
nell’alimentazione della gallina rientrano anche i sassolini (ovviamente non
macigni, ma pietroline di piccole dimensioni) che aiutano il volatile a
digerire il cibo con più facilità.
Le galline ovaiole hanno
bisogno di poco per essere felici: basterà uno spazio recintato in cui
razzolare liberamente, un riparo in caso di pioggia, mangiatoie, abbeveratoi e
nidi. Una volta creato l’habitat, sarà possibile introdurvi le galline che, con
il dovuto tempo e la dovuta educazione, capiranno come muoversi nell’ambiente, sfruttando i nidi per deporre le uova senza romperle. Le galline ovaiole sono
generalmente molto produttive nel primo anno di vita e, quando la loro capacità
riproduttiva scema (dopo circa 4/5 anni), avviene la sostituzione dei vecchi
elementi e l’introduzione dei nuovi, operazione che di norma di effettua una
volta all’anno tra settembre e ottobre.
Un allevamento di piccole
dimensioni può essere alimentato con gli scarti di cibo della propria cucina
(solo quelli di origine vegetale, come pane ammorbidito nell’acqua, verdure e frutta), mentre per allevamenti
più grandi bisognerà creare delle apposite miscele a base di cibo per pulcini e
altre sostanze nutritive, per cui viene raccomandato di consultarsi con un
veterinario. Durante la muta, che solitamente avviene a fine estate/inizio
autunno, le galline impiegano tutte le loro energie nel cambio del piumaggio e
dunque sospendono totalmente, per un certo periodo, la deposizione delle uova. Durante
la muta, oltre che attendere il completo cambio del piumaggio, l’unica cosa che
possiamo fare è aiutarle a superare il duro sforzo fisico fornendo un mangime
più proteico e vitamine disciolte nell’acqua.
Se una gallina ad un
certo punto si mette a covare e si fa chioccia, allora cesserà la deposizione
delle uova, che riprenderà soltanto dopo che avrà terminato il suo periodo di
“mamma” con i pulcini (quindi, in totale, per un arco temporale di circa 2/3
mesi). Cosa possiamo fare? In questo caso, se vogliamo far nascere i pulcini,
non possiamo fare altro che attendere i tempi naturali di mamma-chioccia.
Cari amici, se davvero siamo in grado di realizzare un pollaio artigianale, è consigliabile farlo: sarebbe una cosa davvero utile e
potremo avere uova fresche e genuine. Sarebbe anche un modo per avere animali sani
che vivono con noi in un certo benessere; con loro è possibile creare un certo feeling
reciproco! Se nel corso del tempo dovete
aggiungere nuove galline, fatelo con molta cura, pazienza e attenzione,
inserendo le nuove in un recinto separato, ma che consenta comunque agli
animali di vedersi, di conoscersi senza scontrarsi, e di cominciare a capire il
loro posto nella gerarchia. Fatelo, Vi divertirete!
Che ne dite, amici, Vi
tenta l’idea di ricreare un piccolo allevamento di galline ovaiole?
A domani.
Mario
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